Creato da Web_London il 15/04/2015

Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

« Incontri ravvicinatiDling Dlong ... »

Il Piacere Maligno

Post n°702 pubblicato il 10 Gennaio 2019 da Web_London

 


Ho sempre considerato Milton Erickson un genio
E lo è stato davvero.
Dove altri non vedevano nulla, lui riusciva a cogliere
E ci riusciva con l'abilità, lo studio e una profonda sensibilità
Non era un mago ma un terapeuta che aveva trovato delle chiavi di lettura.
Ai tempi in cui mi interessavo ai suoi lavori mi meravigliavo e mi incantavo ogni volta
L'ho ripreso in mano, e la meraviglia è ritornata

Riporto stasera un vecchio post, uno dei tanti di episodi raccontati in uno dei più bei libri che io abbia mai letto.
E' un esempio di "Ristrutturazione" che ha fatto scuola
Mi rendo conto che può rìsultare non comprensibile fino in fondo.
Ma è godibile, intrigante e "Fa vedere cose ..."
Già, "Fa vedere cose ..."

Milton Erickson, un Genio.

....


Il "Piacere Maligno"

Una donna sui 30 anni venne da me mi disse:
"Non credo proprio lei voglia vedermi".
"Questo è quello che pensa lei, vuole sapere cosa penso io?"
, risposi.
"Beh, io non merito la sua attenzione", disse, "Quando avevo sei anni mio padre mi molestò sessualmente, e dai sei ai diciasette anni mi usò come oggetto sessuale, regolarmente, molte volte a settimana. Dopo ogni volta che lo faceva, io ero in uno stato di grande paura. Ero agghiacciata di terrore.
Mi sentivo sporca, inadeguata, vergognosa

A diciasette anni pensai di essere abbastanza forte per fuggire da lui, e mi mantenni da sola per tutto il resto della scuola, nella speranza che ciò mi avrebbe dato un senso di autostima, ma cosi non fu. Allora pensai che forse un diploma mi avrebbe dato il rispetto di me stessa, ma non fu cosi. Così, attraversai tutta la scuola superiore.
Mi sentivo vergognosa, inferiore, indecente. Era una terribile sensazione di frustrazione. Pensai che forse una laurea mi avrebbe dato il rispetto di me, ma cosi non fu.
Per tutto il corso di laurea ricevetti proposte sessuali, questo provava che non meritavo autostima. Pensai allora di prendermi il dottorato, e gli uomini continuavano a farmi proposte. Piantai tutto e diventai una prostituta qualsiasi; ma non è stato molto bello.
Finché un uomo mi ha offerto di andare a vivere con lui.
Beh, una ragazza ha bisogno di cibo e riparo, cosi acconsentii.

Il sesso era un esperienza terribile. Il pene è cosi duro, ha un aspetto cosi minaccioso. Ero atterrita e passiva. Ed era una dolorosa, orribile esperienza. Quell'uomo si stancò di me, ed io presi a vivere con un altro. La stessa cosa si è ripetuta sempre uguale, ed ora eccomi qui da lei.
Mi sento uno schifo. Un pene eretto mi atterrisce completamente, ed io divento debole, impotente e passiva.
E sono cosi felice quando un uomo finisce. Ma devo pur vivere. Devo avere dei vestiti. Devo anche avere un riparo; e il fatto fondamentale è che non mi merito niente di più."

"Questa è una triste storia", le dissi; "e la cosa veramente triste è .... Che lei è una stupida!
Lei mi viene a dire che è spaventata da un pene eretto, gagliardo, duro, e ciò è stupido! Lei sa di avere una vagina; io lo so.
Una vagina è capace di prendere il pene più grosso, più gagliardo, più vigoroso che ci sia e trasformarlo in un misero ciondolino.
E la sua vagina può provare il maligno piacere di ridurlo a un misero ciondolino".

Il suo cambiamento d'espressione ebbe del meraviglioso.
"Ora me ne torno a casa" disse, "ma posso rivederla fra un mese?"
"Certamente"
, risposi.
Tornò un mese dopo e mi disse: "Lei ha ragione! Sono stata a letto con un uomo e ho provato il maligno piacere di ridurlo all'impotenza. Non c'è voluto molto, e mi è piaciuto. E ho provato con un altro uomo.
Stessa cosa. E un altro. Ed è piacevole!
Ora voglio prendermi la mia laurea e poi aspetterò finché non trovo un uomo con il quale voglia vivere."

Le avevo detto che era una stupida.
Avevo veramente afferrato la sua attenzione.
E poi le avevo detto: "Maligno piacere".
E lei aveva veramente del rancore verso gli uomini.
Avevo anche detto "piacere"


...

 

Milton Erickson ristruttura del mondo del paziente non solo attraverso il contenuto delle suggestioni ma anche per mezzo dell'atteggiamento spigliato e umoristico che adotta nel riproporre e inquadrare il problema, quando presenta un nuovo modo di considerare il comportamento che la paziente esibisce, nei suoi tentativi di "vivere".

Il problema (paura degli uomini e odio verso se stessa) viene riproposto nei termini: "Lei mi viene a dire che è spaventata da un pene eretto, gagliardo, duro".
Il termine "spaventata" condensa le sue paure non solo degli uomini ma anche della vita.
Le viene detto con forza che questa paura è "stupida" (e lei è abituata a considerarsi una stupida).
La frase: "Una vagina è capace di prendere il pene più grosso, più gagliardo, più vigoroso che ci sia e trasformarlo in un misero ciondolino" è una suggestione postipnotica che, quando seguita ricorderà alla paziente un aspetto alquanto materno ed eccentrico di quel pene prima tanto minaccioso.
Quel "gagliardo, duro pene" che Erikson ha deriso ripetendo la frase.
L'elegante passo finale della ristrutturazione a favore del paziente è espresso nella frase:
"E la sua vagina può provare il maligno piacere di ridurlo ad un misero ciondolino".

"Piacere Maligno" è un meraviglioso esempio dell'impiego della ristrutturazione per trasformare una sensazione di passiva impotenza in una di attiva padronanza.
Per quanto la paziente mettesse l'accento soprattutto sulla propria paura e impotenza, Erikson si rese conto che provava anche un forte rancore verso gli uomini,
Allora legò questa sensazione di rancore a una potenziale sensazione di piacere, e giunse all'evocativa espressione "Piacere maligno"
E Funzionò.


(Brano tratto da "La Mia Voce ti Accompagnerà"by Milton Erickson)

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2QuartoProvvisorioSoloDaisymaresogno67nadiaemanuArianna1921aldebaran630Web_Londonlisa.dagli_occhi_blugiovanni.franconeEstelle_kmoon_IossimoraNoRiKo564
 

ULTIMI COMMENTI

Vivere nell'attesa o nell'attesa vivere? Un caro...
Inviato da: SoloDaisy
il 23/03/2024 alle 22:36
 
Se provo immaginare gia m'inquieto ^_^
Inviato da: Web_London
il 12/03/2024 alle 21:30
 
No, non si finisce mai
Inviato da: Web_London
il 12/03/2024 alle 21:28
 
Sono d'accordo con la riflessione delle scelte Web, ma...
Inviato da: Estelle_k
il 12/03/2024 alle 19:20
 
Non si finisce mai di impazzire
Inviato da: cassetta2
il 11/03/2024 alle 22:30
 
 

_____________________________

 

 

_____________________________

 
 

_____________________________________

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963