Note a margine
A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari
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«Io non sono quello che tu vuoi,
io sono quello di cui tu hai bisogno»
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Post n°223 pubblicato il 22 Aprile 2016 da Web_London
Nei giorni scorsi ho ricevuto una mail da BacardiAndCola, una blogger storica di Libero. Ed è anche un'occasione per riascoltare quel pezzo "monstre" di Eric Clapton che BacardiAndCola ha scelto da abbinare al suo testo. Detto questo, oggi questo blog è un po' anche il suo. Ola ...
I magici alberi di fagiolo
...
Il cavaliere chiuse il pugno con i semi che poi infilò velocemente nella tasca dei pantaloni.La donna prese il mantello e glielo porse. La conversazione era finita. Si dice, che ogni notte, in un lontano paese dove di giorno c'è sempre il sole e la notte porta con sé una lieve brezza, un cavaliere che sempre disegna sul suo volto un lieve sorriso, esca di casa per andare a controllare tre maestosi alberi di fagiolo, un tempo semi, che gli cambiarono la vita.
Il Profilo di BacardiAndCola è: ....
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NoirNapoletano
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Con la musica mi sono immaginata, la foresta il cavaliere...l'ambiente per "Cocaine" lo vedo più idoneo ad un quartiere di Londra,o magari Las Vegas...un bar malfamato...rumore.
Quella che ho scelto è per un ambiente molto più tranquillo e più affascinante...
Ciao maps ^_^
Di sicuro saranno stati semi della MONSANTO...
Io preferisco altri "semi"... Cuori, Quadri, Fiori, Picche... oppure Spade, Coppe, Denari, Bastoni...
Mentre per il mio orticello "urbano" compro sempre le pianticelle già grandi... non mi affido ai semi nemmeno per i fiori, dei quali anche per loro li compro in pianticelle piccolissime... ad eccezione dei "Tagete"... piccoli, medi e giganti... gialli, rossi e arancioni... perchè i semi si conservano tranquillamente per tutto l'inverno sulle piante secche abbandonate... e in Primavera, basta staccarli e ributtarli nel terreno, che ricrescono facilmente senza alcuna difficoltà...
Non mi piace avere il "semenzaio", perchè gli dovrei dedicare troppo tempo... e preferisco dedicarlo alle donne... quelle vere... non quelle che fantasticano con le favole a 50 anni...
Per quanto riguarda le favole a 50 anni, sono come i sogni e di sognare non si dovrebbe mai smettere, riuscendo a mantenere vivo il bambino che abbiamo dentro.
La morale è sottile, l'interpretazione di una fiaba, scritto, lettera, racconto è soggettiva. Una volta che la metti nelle mani degli altri, non è più propria e diventa loro. Grazie. ;-)