Vangelo del giorno: Lettera ad un fratello lontano

Vangelo del giorno: Lettera ad un fratello lontano
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Traduzione di Andrea Gallo

Caro fratello Zhao Ming:

Senza volerlo, non ci vediamo ormai da due anni! Come va? E i fratelli e le sorelle come stanno? Sento davvero nostalgia di quei giorni in cui diffondevamo il Vangelo, leggevamo la Bibbia e partecipavamo insieme agli incontri. Ricordi ancora quella discussione su come dovremmo leggere la Bibbia e sul fatto di non comprendere ancora le parole di Gesù nonostante le leggessimo ogni giorno? Onestamente, qualche giorno fa ho pubblicato la mia confusione su internet. Un amico della chiesa mi ha risposto velocemente e ciò mi ha molto soddisfatto. Perciò ti scrivo questa lettera al fine di condividere il cammino alla giusta lettura delle parole di Gesù per comprenderne la verità.

Innanzitutto, quando leggiamo la parola di Dio dovremmo manifestare sincerità, concentrazione e pietà. Il Signore Gesù disse: “Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità” (Giovanni 4:24). Dio è santo e fedele. La parola di Dio è l’espressione dell’indole di vita di Dio e la rivelazione della sua essenza di Dio. Dunque, dovremmo leggere la parola di Dio con un cuore desideroso e onesto. Solo così lo Spirito Santo può scendere su di noi. Se leggiamo la parola di Dio con un atteggiamento superficiale e sprezzante e se ci concentriamo solamente sulla conoscenza, sul riassunto e sulla conclusione del suo significato letterale, o ancora ci riempiamo di teoria spirituale, allora saremo intrappolati inevitabilmente nelle nostre concezioni e nella nostra immaginazione. In questo modo, non solo non possiamo comprendere la volontà e le richieste di Dio, ma permetteremo facilmente a Satana di interrompere e disturbare l’opera di Dio. Ripensa ai farisei nell’Età della Legge. Recitavano le scritture giorno dopo giorno ma non meditavano mai sul significato intrinseco della parola di Dio, né conoscevano minimamente l’opera dello Spirito Santo. Invece furono così arroganti da fare della loro poca comprensione della Bibbia il loro punto principale, e si fecero molte nozioni su Dio. Quando Gesù venne a redimere l’umanità, i farisei utilizzarono le dottrine della Bibbia per negare Dio, condannarLo e resistere alla Sua opera; infine inchiodarono Gesù alla croce e commisero un grave peccato per il quale furono puniti da Dio. Così sta scritto nella Bibbia: “Perché la lettera uccide, ma lo spirito vivifica” (II Corinzi 3:6). Quando leggiamo la parola di Dio, se vogliamo ottenere l’illuminazione dallo Spirito Santo e comprendere la volontà di Dio, allora abbiamo bisogno di un atteggiamento di pietà, di concentrazione e di sincerità. Solamente in questo modo possiamo raggiungere ottimi risultati nel leggere la parola di Dio.

Inoltre dovremmo pregare e meditare di più sulle parole di Dio. Quando leggiamo un passo della parola di Dio, dovremmo meditare su domande come queste: perché Dio ha voluto pronunciare queste parole? Qual era la Sua volontà? Quali problemi ha voluto risolvere per noi? Quali risultati ha voluto ottenere? Meditando su queste domande, comprenderemo facilmente la volontà di Dio e il significato delle Sue parole. Una volta, quando lessi le parole di Gesù: “E quando pregate, non siate come gl’ipocriti; poiché essi amano di fare orazione stando in piè nelle sinagoghe e ai canti delle piazze per esser veduti dagli uomini. […]” (Matteo 6:5), mi chiesi perché Dio non avesse esaudito le preghiere dei farisei. Quali erano le manifestazioni delle loro preghiere? Quale sarebbe il risultato se noi dovessimo pregare allo stesso modo dei farisei? In quei giorni meditavo su queste questioni e successivamente pensai che la causa fosse magari il loro comportamento. Ad esempio, pregavano a lungo, anche agli angoli delle strade, per farsi notare dai passanti, e pronunciavano dei bei versi per Dio ma non li mettevano mai in pratica; facevano tutto in maniera ipocrita. Fecero fuori le proprietà della vedova e uccisero persino dei profeti… Le loro preghiere ingannavano ugualmente Dio e gli uomini. Dio è fedele, sacro e giusto, dunque condanna e detesta le preghiere ipocrite dei farisei. Rispetto al comportamento dei farisei, nelle nostre preghiere possiamo trovare menzogne, parole vuote e pretenziose, pronunciamo bei versi per Dio ma raramente li pratichiamo. A volte preghiamo per ottenere la grazia, ma non preghiamo mai per capire la verità o realizzare la parola di Dio; a volte preghiamo per amare Dio, ma se ci trovassimo in difficoltà incolperemmo immediatamente Dio, fino al punto di non riuscire più ad amarLo. C’erano tempi in cui pregavamo il Signore dicendo di volerLo servire per tutta la vita, ma vedendo i nostri parenti vivere una vita comoda e confortevole iniziavamo a vacillare e a voler vivere come loro. Solo dopo aver realizzato che le nostre preghiere non siano in linea con la volontà di Dio saremo pronti a pentirci e a parlare con cuore sincero. Questo è il risultato che Dio vuole ottenere. Da ciò capiamo che se riusciamo a meditare diligentemente su ogni parola e su ogni richiesta di Dio, a ricercare meglio la Sua volontà quando parla, cercando di comprendere quale risultato vuole raggiungere, allora potremo ottenere l’illuminazione dello Spirito Santo e capire gradualmente il significato delle Scritture.

Ovviamente lo Spirito Santo opera solo in certi momenti. Qualche volta potremmo non ricevere immediatamente l’illuminazione dello Spirito Santo quando meditiamo sulle parole di Dio; allo stesso tempo non possiamo arrenderci, anzi dovremmo continuare ad aver fiducia fino alla completa comprensione. Il Signore Gesù disse: “Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati” (Matteo 5:6). “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto” (Matteo 7:7). Dio è fedele. Basta che si continui a meditare e ad aspettare, e forse dopo un periodo di tempo Dio ci illuminerà e noi all’improvviso capiremo la Sua parola. Ciò è testimoniato dall’esperienza di Pietro. Un tempo, il Signore Gesù chiese a Pietro tre volte: “M’ami tu? […]” (Giovanni 21:16). A quel tempo, Pietro non comprese la volontà di Dio. Tramite un’incessante preghiera e meditazione, egli capì che aveva amato un Dio vago in cielo ma non aveva amato il Signore sulla terra. La volontà e la speranza del Signore è che l’uomo possa amare un Dio concreto sulla terra ma non un Dio vago e intangibile in cielo. Da allora Pietro iniziò ad amare Dio come se fosse l’unico obiettivo da perseguire durante tutta la sua vita. Alla fine, egli riuscì ad amare Dio fino all’estremo, fu crocifisso capovolto per il Signore e reso perfetto da Lui. Dio non è di parte nei confronti della gente: è necessario pregare e meditare di più, aspettare con cuore obbediente, allora Dio sicuramente ci illuminerà e ci guiderà.

Infine, dovremmo mettere in pratica la parola di Dio e farne esperienza nella vita di tutti i giorni. Solamente in questo modo possiamo capire il Suo significato profondo. Anche se comprendiamo solamente il significato letterale, dovremmo cominciare a praticare proprio da quello. Ad esempio, il Signore Gesù disse: “Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal maligno” (Matteo 5:37). Dopo aver meditato su queste parole, possiamo considerare che essere una persona onesta sia “dire pane al pane e vino al vino” e non raccontare bugie. Allora, iniziamo ad essere persone oneste in base a ciò che abbiamo compreso. Quando ci comportiamo così, allora ci accorgeremo che non è così semplice essere onesti, ed è altrettanto difficile non raccontare menzogne. Nel nostro fare le cose abbiamo ancora molte impurità e cattive intenzioni; la nostra volontà di proteggere la vanità, la faccia e gli interessi ci porterà a mentire. A questo punto possiamo capire che il fatto che Dio ci chieda di essere onesti non comporta cambiare le nostre azioni di dire bugie all’esterno, ma piuttosto risolvere le nostre impurità e le cattive intenzioni così da poterci liberare della nostra indole ingannevole e raggiungere non barare né Dio né uomo nel nostro cuore. Inoltre, quando iniziamo a comportarci da persone oneste, ci accorgeremo che l’umanità è stata corrotta da Satana profondamente e che abbiamo urgentemente bisogno della salvezza di Dio. Pregheremo con più urgenza, chiederemo a Dio di illuminarci e guidarci in modo che possiamo praticare la verità, essere purificati presto e essere una persona che delizia Dio. Se ci focalizziamo solo sulla conoscenza biblica e sulle dottrine spirituali, ma non pratichiamo la parola di Dio, resteremo superficiali e anche se ricevessimo l’illuminazione da Dio, la dimenticheremmo gradualmente. Quando Dio vede che non mettiamo in pratica la Sua parola, lo Spirito Santo non illuminerà più per comprendere le parole di Dio. Così disse il Signore: “Perché a chiunque ha, sarà dato, e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha” (Matteo 13:12). Dopo aver ricevuto l’illuminazione dallo Spirito Santo dovremmo inoltre fare attenzione a farne esperienza nella nostra vita. Questa è la chiave per ottenere l’approvazione di Dio.

Queste parole rappresentano tutto ciò che ho acquisito nei giorni precedenti. Grazie a Dio! Spero tutto ciò ti sia di beneficio e ti possa aiutare a liberarti dal tormento di come leggere le parole di Dio per ottenere risultati, così da poter ottenere dal Signore una fonte infinita di acqua viva.

Che la benedizione del Signore sia con noi!

Con affetto,
Song Guang
27/04/2018

Fonte: Investigare la Bibbia

Vangelo del giorno: Lettera ad un fratello lontanoultima modifica: 2019-05-30T11:02:39+02:00da liuming