che bell’idea…

piante

Direi che l’idea non è male, anzi mi ha messo voglia di provarci con una sansevieria e facendo due sole modifiche. Il jeans lo riempirei di polistirolo, mettendogli anche le scarpe e tenendolo fermato, come appoggiato, alla ringhiera del balcone sul lato che affaccia sulla siepe. La sansevieria, naturalmente, la terrei nel suo vaso nascosto nel jeans. Dalla zip dei jeans gli faccio uscire un pezzo di tubo collegato al vaso della pianta in modo che innaffiandola, l’acqua in eccesso defluisce dal tubo che esce dalla zip, così la signora del piano di sotto non si lamenta dello stillicidio come fa quando innaffio i miei gerani di plastica che, proprio perché di plastica ovvero derivati del petrolio, non innaffio con l’acqua ma con gasolio ed acqua al 50%, infatti crescono belli e rigogliosi anche se hanno un profumo diverso dai gerani veri. Il tubo, per renderlo più elegante lo ricoprirò col das modellandolo e, magari, gli aggiungo la manica di una vecchia felpa dalla quale fuoriesce una mano che regge il tubo. Anche la mano la modello con il das. Un po’ di colore sia alla mano che al tubo et voilà. Un po’ come il Manneken-Pis di Bruxelles.
che bell’idea…ultima modifica: 2020-05-10T23:42:00+02:00da arienpassant

5 pensieri riguardo “che bell’idea…”

  1. Per la serie, se la descrizione lascia adito a dubbi, vi aiuto citandovi il Manneken-Pis… 🙂 eppure ti assicuro che sei stato così minuzioso che potevi pure omettere la precisazione…io non so da ti arrivi questo flusso di fantasia visionaria, so solo che la mia mente è troppo rigorosa per sfiorare certi vertici di divertente condivisione 🙂

  2. più che fantasia visionaria è un modo di reagire all’orrido. Io non so a chi sia venuta la “brillante” idea di mettere le piante nei jeans, ma se fosse un gioco a chi riesce ad essere ancora più orrendo, io ci sto e, per non essere da meno, ci aggiungo anche il tubo di scolo :))

  3. Un momento, non credevo si trattasse di realtà…ho pensato a un gioco o meglio a una installazione…sai com’è, in quel campo tutto diventa arte 🙂

  4. “sai com’è, in quel campo tutto diventa arte”

    come non concordare con te! Non a caso, qualche commento fa, quando dicesti (come solo tu sai dire) che l’unità di misura dell’arte è il tempo (parlasti di eternità). Quindi, prima di artizzare affrettatamente tutto, diamo tempo al tempo 🙂

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