L’ immigrazione è una risorsa. Non un danno ! Ecco perchè.

Cattura

L’ immigrazione ha i suoi effetti positivi, sia sul pil che sull’economia. Gli immigrati vengono trattati come bestie, diffidate da chi dice, guadagnano 50-100 euro al giorno, non è assolutamente vero. Quello che percepiscono sono pochi spiccioli, giusto per comprarsi, le cose necessarie. Molti di loro, lavorano come bestie per guadagnarsi,300-400 euro al mese. I nuovi immigrati che arrivano, sono lasciati come carne da macello, tipo i ghetti. I potenti tramano, vogliono una guerra tra poveri. Certo è più facile sfruttare i poveri immigrati, come schiavi che non hanno diritti. Tutto a vantaggio dei ricchi. A livello religioso non ce da preoccuparsi, l aumento di conversione al cattolicesimo è alto ed alcuni conventi, chiese, monasteri e diocesi, si mantengono grazie agli immigrati. Tra l’ altro, i romani dell’ impero romano, avevano emanato una legge sulla cittadinanza, i stranieri diventavano automaticamente, cittadini romani. Insomma, l’ immigrazione è benevola ed è cristiana, guai a chi vede negli immigrati nemici, oppure augura la morte in mare. Sono pure  loro, persone e figli di Dio, si pentano e si vadano a confessare immediatamente.

L’ immigrazione è una risorsa. Non un danno ! Ecco perchè.ultima modifica: 2019-03-22T07:32:28+01:00da domenicomusto1993

Un pensiero riguardo “L’ immigrazione è una risorsa. Non un danno ! Ecco perchè.”

  1. l’immigrazione così come avviene foraggia le mafie. Arricchisce chi ha scoperto che gestire gli immigrati è una attività molto remunerativa. Albergatori sull’orlo del fallimento, cooperative di tutti i colori dell’arcobaleno, imprenditori agricoli, industriali, artigiani e la santa chiesa compresa traggono profitti. Gli attuali immigrati hanno una cultura e dei valori opposti ai nostri per cui l’integrazione sarà cosa molto difficile e ci vorranno molte generazioni prima di realizzarla. Chi vuole l’immigrazione, in particolare quella africana, io lo paragono ai negrieri che nel passato hanno depredato l’africa.

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