#testdrive #Jeep Compass 4xe Trail Hawk Suv fuoristrada performante

Sincronia tra motore a benzina ed elettrico: una 4×4 decisamente sicura

La modalità EV per attraversare zone protette senza IMG_3157 IMG_3171 IMG_3218 IMG_2224 IMG_2226 IMG_2268 IMG_2294 IMG_2311 IMG_2786 IMG_2794 IMG_2776 IMG_2834 IMG_2840 IMG_2862disturbare la natura

Ma prima una prova di accelerazione all’Aviosuperficie AVRO di Rivoli di Osoppo (Ud) della Fondazione ‘Lualdi’

Prima di spingerci verso la montagna avevamo fatto visita all’Aviosuperficie AVRO di Rivoli di Osoppo (Ud) della Fondazione ‘Lualdi’, che gentilmente spesso ospita le nostre prove di accelerazione. Il contesto è interessante, come lo è per gli appassionati del volo che vi arrivano da oltre le Alpi, fanno tappa qui per il rifornimento e proseguono, o con altri mezzi per visitare il Friuli Venezia Giulia, o sempre in volo verso altre regioni della Penisola o le coste adriatiche.  Ora, siamo arrivati alla base della salita prescelta. Ora possiamo scegliere tra far decidere il rapporto del cambio più conveniente al cambio automatico oppure scegliere noi con la cloche posizionata sul tunnel centrale tra le sei marce a disposizione. Possiamo anche selezionare con una leva accanto alla cloche del cambio la modalità di guida che ci serve. Visto che per ora il fondo stradale è pulito e asciutto attiviamo la modalità Sport per ottenere le massime prestazioni. Così saliamo veloci pur essendo a bordo di una fuoristrada mentre la trazione posteriore ‘elettrica’ la rende un’auto ancorata all’asfalto anche nella guida sportiva su asfalto. Questo grazie alla trazione integrale controllata. Inoltre, se premiano sul pulsante che attiva la Massima rigenerazione della batteria disponiamo anche di un ulteriore effetto di decelerazione al rilascio dell’acceleratore, mentre la guida diviene ancora più divertente e fluida.

Il mix tra il motore a benzina e quello elettrico rende la salita brillante.

Anche se il ritorno in discesa ci consentirebbe di rigenerare con efficacia la batteria grazie alle frenate, sappiamo che sul pianoro sono attive dallo scorso inverno due colonnine di ricarica,  e per poter continuare a testare l’efficacia del sistema ibrido Jeep abbiamo bisogno di viaggiare con la batteria sempre sufficientemente carica. Giunti qui sopra, sull’altopiano, non vogliamo rinunciare all’opportunità di visitare i boschi nella modalità ‘silente’ EV, che la Jeep Compass Hybrid è in grado di mantenere con il motore elettrico per una quarantina di km; autonomia che qualora disponiamo di un impianto fotovoltaico diviene è utile per l’utilizzo dell’auto per gli spostamenti limitati o cittadini che potremo compiere a costo Zero. Un’opportunità che avevamo testato con efficacia sulla Jeep top di gamma Wrangler Sahara 4xe, molto più pesante ma non meno sostenibile.

In modalità elettrica per immergerci nella natura

Ritornando al nostro test, in modalità EV riusciamo a spostarci nel bosco senza rumore, e a incrociare un branco di caprioli; più avanti siamo ‘sfiorati’ dal volo di un’aquila reale forse incuriosita dall’alto da questo oggetto che si sposta silenzioso oppure richiamata dal sound sintetico emesso dalla Jeep per avvisare del suo passaggio. Né è trascurabile il fatto che in modalità elettrica non abbiamo disturbato la tranquillità di escursionisti e turisti, né degli sciatori che in questo periodo raggiungono numerosi Piancavallo, la località montana del Pordenonese. Ci avviciniamo alle colonnine: con il cavo in dotazione colleghiamo l’auto e ci basterà un’ora per ricaricare la batteria fino all’80 per cento della sua capacità. valore che pur corrispondendo  al suo massimo rendimento ne preserva la durata. In attesa della ricarica ci dedichiamo alla ‘tradizionale’ tappa di ristoro pomeridiano all’Angolo di Jasmine, per una fetta di Sacher con panna e una cioccolata calda.

Ripartendo troviamo finalmente una strada ancora innevata.

Sfruttando la guida a trazione integrale percorro un tratto ghiacciato in piena sicurezza. Poi, sulla neve la Compass Trail Hawk si lascia guidare docilmente, confermando la sensazione di sicurezza che ci aveva trasmesso sullo sterrato. Ora pensiamo alla discesa. La combinazione motore-capacità di rallentamento in decelerazione rende la guida anche in questo caso divertente e sicura, quasi come se non si trattasse di un veicolo che è nato specificamente per il fuoristrada. D’altro canto, la Compass è un’interpretazione confortevole del fuoristrada. A valle, costatato che l’auto aveva ricaricato interamente la batteria possiamo mentre registriamo un  livello ridotto dei consumi. Rieccoci a un nuovo ‘trasferimento’: ora ci godiamo il sound dell’impianto stereo di bordo che è un sistema Alpine molto potente.

#charlieinauto3/318                        #provavintage 

#testdrive #Jeep Compass Hybrid 4xe Trail Hawk sicurezza ed elettronica

4X4 motore elettrico indipendente che agisce sull’asse posteriore e 239 CV

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Senza albero motore i due sistemi sono sincronizzati per una guida sicura

Nel ‘trasferimento‘ verso la montagna, che manca al nostro test dalla Jeep Compass Hybrid 4xe Trail Hawk, esaminiamo le dotazioni di sicurezza attiva che si sono manifestatesi fin dall’inizio della prova di livello avanzato. Già nel percorso autostradale avevamo apprezzato l’efficacia del cruise control adattivo, che essendo pienamente affidabile consente di limitare l’uso della pedaliera e di viaggiare in pieno relax: si tratta di un dispositivo classificato nel livello 2 di guida autonoma e induce l’auto a rallentare, frenare, ripartire a seconda dell’andamento del traffico. A ogni buon conto la Compass dispone del

rilevamento del rischio di essere sorpresi da un colpo di sonno,

il ‘Drowsky Driver Alert, che richiama allo stato vigile il conducente. E’ inoltre dotata del Traffic Sign Recognition, un sistema che riconosce e legge i cartelli stradali riproducendoli sul cruscotto virtuale, dello Speed assist che mantiene il veicolo entro i limiti di velocità segnalati, dell’Automatic Emergency Braking, la frenata automatica che scatta quando l’auto riconosce pedoni o ciclisti. Questo sistema attiva nel contempo un vistoso ed efficace avviso sul cruscotto (FRENA!) e rallenta l’auto fino ad arrestarla per evitare la collisione. Infine, a completare il quadro dell’intelligenza artificiale di bordo che sostanzialmente dota la Compass Hybrid di una guida ‘quasi’ autonoma c’è il mantenimento di corsia. Questa Jeep è plug-in, ibrida e a trazione integrale, con il motore a benzina 1.3 turbo che muove le ruote anteriori e uno elettrico che aziona quelle posteriori.

Assieme erogano una potenza complessiva di 239 CV.

Come si intuisce, questa Compass è superaccessoriata per quanto riguarda i sistemi di sicurezza, ma le sue caratteristiche svelano che si tratta di un modello del tutto particolare: è priva dell’albero di trasmissione che solitamente collega il motore con l’asse delle ruote posteriori. Infatti, il motore endotermico anteriore muove le ruote anteriori. A quel le posteriori ci pensa il motore elettrico che la rende una 4×4 dalla guida assistita elettronicamente. La Jeep Compass 4xe Hybrid Trail Hawk dispone altresì di un’ulteriore unità elettrica che funge da generatore e concorre a ricaricare la batteria da 11,4 kW.

#charlieinauto3/317                        #provavintage       

#testdrive #Compass 4xe Trail Hawk a suo agio dove il fondo è più impegnativo

Supera con agilità la sfida dello #sterrato e del #fango senza scomporsi

È spaziosa ma performante e sicura anche in condizioni di scarsa aderenza

Quando sentiamo parlare di Jeep pensiamo subito al fuoristrada. Jeep è infatti sinonimo di un mezzo capace di andare dove le auto tradizionali non riescono o non possono arrivare. Nota agli italiani dalla fine della seconda guerra mondiale perché era il mezzo militare americano capace di andare dappertutto, ha mantenuto fede alla sua mission dopo oltre settant’anni adeguando costantemente le sue vocazioni. Certo, non potremo darvi una testimonianza dettagliata di un test drive nel fuoristrada spinto. Starà agli appassionati verificare i limiti della Jeep Compass 4Xe Hybrid per avere il riscontro delle sue performanti prerogative. Andremo per gradi. Cercando uno sterrato, il fondo con scarsa aderenza, il fango e ci spostiamo tra la campagna e la zona collinare, perché le strade bianche oramai scarseggiano, e a meno che non siano destinate a collegare centri abitati o zone altrimenti non raggiungibili, sono spesso interdette alla circolazione per preservare le biodiversità, salvaguardare la fauna selvatica e tutelare zone di pregio sotto il profilo paesaggistico e ambientale. Ma qualche sterrato che fa al caso nostro c’è ancora. Riepilogando, al motore di questo fuoristrada di

1.332 cc si affianca l’unità elettrica che eroga complessivamente 240 CV

ed è alimentata da una batteria. Batteria, che si ricarica in frenata e in decelerazione, oppure collegando la Compass alla colonnina in strada o alla rete domestica a casa, perché si tratta di una plug-in. Le prestazioni derivanti da un motore performante le mette a nostra disposizione appena premiamo a fondo l’acceleratore.

Ma sulla terra un’auto che va da 0 a 100 km/h in 7” come si comporta? 

È quello che vogliamo verificare per raccontarvene. È a quattro ruote motrici e questo ci agevolerà nella tenuta di strada. Ma questa Jeep Compass è della serie Trail Hawk, marchio che contrassegna i modelli più completi e performanti, quindi è vocata al fuoristrada. Infatti, mentre il cambio è automatico e diviene manuale a sei marce selezionando le velocità volute con la leva del cambio a cloche, considerato che è a quattro ruote motrici permanenti e affinchè le sue elevate prestazioni possano essere gestibili , possiamo scegliere anche tra le modalità di guida possibili la più adatta alla condizione del fondo che stiamo affrontando. Il sistema di controllo della trazione Selec-Terrain, permette infatti di scegliere tra quattro modalità di guida dinamiche:

Auto, Snow (neve), Sand/Mud (sabbia, ghiaia) e Sport.

Si possono selezionare con una leva situata accanto alla cloche del cambio. Sempre lì c’è il pulsante che attiva la massima rigenerazione della batteria, una funzione che provoca l’incremento dell’effetto frenante nella fase di rilascio del pedale dell’acceleratore, riducendo l’afflusso di benzina al motore: servirà ad aiutarci? Lo vedremo nel test. Così finalmente imbocco una strada bianca, come le intendevamo noi rallisti, e schiaccio a fondo l’acceleratore. Un lieve accenno di sgommata iniziale

ma la Compass 4Xe Trail Hawk rimane saldamente attaccata al terreno.

Eccoci alla prima curva, e visto che ci troviamo in aperta campagna e la visuale è completamente libera possiamo procedere velocemente e in sicurezza nella nostra prova, tenendo sotto controllo quasi tutto il tracciato. arrivo a una curva molto curva e imposto la traiettoria per utilizzare le prerogative delle quattro ruote motrici, ma questa tecnica diverte ed efficace non servirà perché la Compass non darà cenni di perdita di aderenza. Infatti i controlli elettronici antislittamento sono stati davvero efficaci. Ecco un’altra strada; probabilmente questa fa parte della viabilità interpoderale e in particolari condizioni le sue caratteristiche potrebbero renderla difficilmente praticabile: qui il fondo è fangoso ed  è quello che cercavamo. Anche in questo caso i controllo antislittamento e di trazione sono intervenuti con efficacia e nonostante il fondo viscido ci sembrava di muoverci ancora su una strada normale. Incuriositi dal posto dove siamo capitati ci avviamo verso un guado ma il fondo diviene  sempre meno rassicurante, con ciottoli e un percorso ghiaioso sconnesso: non cambierà molto perché la Compass 4Xe TraIMG_2352 IMG_2407 IMG_2407 IMG_2724 IMG_2877 IMG_2987 IMG_29881 IMG_2990 IMG_2990 IMG_2992 IMG_2993 IMG_3004 IMG_3007 IMG_3008 IMG_3010 IMG_3014 IMG_3017 IMG_3022il Hawk uscirà anche da questa situazione scomoda senza incertezze. Prova superata, dunque. Inoltre, un po’ di fango sulle fiancate e sul cofano che è nero opaco per distinguerla dai modelli ‘normali’ non fanno che valorizzare il look grintoso della Trail Hawk, di colore rosso con protezioni e passaruote nero opaco e il simbolo del modello impresso con un marchio di colore blu su un lato del cofano, ma anche nei marchi TH posizionati sui parafanghi e sul portellone. Quindi? Ci rimane da fare un test, quello più importante: dobbiamo raggiungere l’ambiente montano. Alla prossima…

#charlieinauto3/320              #provavintage

#testdrive #Jeep Compass 4Xe un fuoristrada comodo anche in città

#Ibrida: 50 km in modalità elettrica ma aumenta con la ricarica dinamica

In decelerazione e frenata carica energia e per restituirla quando ci serve 

Una Jeep, ricorderete che il marchio della Casa è la trascrizione della pronuncia americana dell’acronimo di General Purpose Vehicle, vi fa pensare subito a una vettura destinata al fuoristrada. Per il modello Compass non è così, perché anche il modello che avevamo provato anni fa considerava anche il confort del conducente e dei passeggeri viaggiando su strada. Se avessimo avuto dei dubbi, il trasferimento da Milano a casa, quasi 400 km, rappresenta già un test efficace. L’autonomia dichiarata della Jeep Compass 4Xe Trail Hawk è di 380 km, risultato dell’utilizzo del motore endotermico, che dispone di una capacità del serbatoio di 28 l, sommato a quello elettrico: assieme assicurano una potenza di 240 CV.

Una potenza interessante, che abbiamo già testato sul modello più piccolo,

e più leggero, la Renegade. Per capire l’effetto di questo abbinamento che scopriremo azzeccato per diversi motivi ci prepariamo all’abituale prova di accelerazione, dalla barriera dell’autostrada all’ottenimento della massima performance o al raggiungimento del limite di velocità. Il Telepass ci apre la sbarra del casello autostradale e non faccio altro che schiacciare a fondo il pedale dell’acceleratore e affidarmi al cambio automatico a sei rapporti: in poco più di 7” siamo a 100 km/h. Questa Jeep monta un nuovo sistema di trasmissione automatica che assicura maggiore reattività e accelerazione.

Compass 4Xe è ‘plug-in’ ibrida, cioè ricarica la batteria collegandola

con l’apposito cavo alla colonnina o alla rete domestica, o in decelerazione, è dotata di un sistema di controllo della trazione Selec-Terrain, che permette di scegliere tra le modalità di guida dinamiche Auto, Snow (neve), Sand/Mud (sabbia, ghiaia) e Sport. Essendo una Trail Hawk è dotata anche delle ridotte, ma ne parleremo in un’altra occasione. Anche perché stiamo esaminando la Jeep nel comportamento su strada. L’occasione per il nuovo test ce lo offre ce la offre una sosta al grill, o meglio la successiva ripartenza: così seleziono la modalità Sport e utilizzo il cambio manuale comandato dalla cloche, perché ritengo sia ancora il modo più rapido per cambiare marcia. Schiaccio a fondo l’acceleratore e di 7 secondi sono a 100 km/h. Per arrivare a casa sarei al limite dell’autonomia combinata, e per guadagnarne quanto basta faccio una sosta a metà strada, a Verona, a di fuori di un’azienda dell’automotive che  ne mette a disposizione due del tipo a ricarica rapida. La sosta ci permetterà di guadagnare una cinquantina di km in modalità elettrica, oppure di arrivare a destinazione con un consumo minore di carburante; ecco le colonnine, sono a rigenerazione rapida della batteria: Jeep Compass 4Xe è ibrida plug in, ovvero per ricaricarla la dobbiamo collegare con il cavo in dotazione alla rete domestica o a una colonnina. Fra quanto sarà pronta? La ricarica o rigenerazione della batteria avviene in movimento, in decelerazione o in frenata,

o lasciando l’auto collegata alla colonnina per un’ora e 50’.

Se si tratta di una colonnina di ultima generazione l’operazione si potrà compiere in un’ora e mezza. A casa ci vuole più tempo e la ricarica completa può avvenire in 2 h 50’. Perché abbiamo fatto questa sosta per ricaricare le batterie? Perché poi la propulsione combinata ci permetterà di completare il viaggio senza la paura di rimanere a secco. Questa Jeep ci assicura dunque una buona accelerazione ed è divertente e sicura anche nella guida extraurbana. Dispone infatti di un sistema anticollisione di

ultima generazione che tiene conto anche dei rischi di collisione laterale.

IMG_2151 IMG_2217 IMG_3004 (2) IMG_2359 IMG_2361 IMG_2724 IMG_2730 IMG_2731 IMG_2738 IMG_2735 IMG_2984 IMG_2988 IMG_2990 IMG_2991 IMG_2993 IMG_2405 Proseguiamo il viaggio di rientro ‘approfittando’ della qualità del sistema di info-intrattenimento di bordo Alpine. Possiamo anche apprezzare la qualità del confort offerta dai sedili per il conducente e il passeggero. Trattandosi di una vettura con una elevata vocazione al fuoristrada non mancano le protezioni antiurto nell’abitacolo, né i punti per potersi aggrappare quando l’auto fuoristrada assumerà inclinazioni particolari o starà superando un tratto dal fondo particolarmente vario e accidentato, e mentre le sellerie sono in finta pelle di alta qualità i sedili sono comodi. Quelli anteriori, regolabili elettronicamente, sono sia riscaldati che raffrescabili: non ci resta che provare. Ci avviciniamo alla città, ed ecco una strada bianca, il fondo scorrevole e accattivante. Inizia dopo un guado, in secca in questo periodo. Così… Beh, questo ve lo racconto la prossima settimana.

#charlieinauto3/315

#testdrive #JeepCompass 4Xe tecnologia ibrida al servizio del fuoristrada

Un motore di soli 1332 cc capace di erogare con l’unità elettrica ben 240 CV

E’ il risultato della transizione-incertezza verso il futuro della mobilità

I nostri lettori più attenti ricorderanno che tempo fa abbiamo provato la Jeep Compass, era la versione diesel nel modello Trail Hawk, che è il marchio assegnato alle vetture della Casa americana specializzate nel fuoristrada spinto, capaci di arrampicarsi dappertutto. Da allora, pochi anni, la tecnologia si è evoluta, forse anche per necessità, per adattare le auto alle esigenze della sostenibilità ma anche, e non guasta, per proporre prestazioni migliori ma anche consumi alla portata di un più ampio numero di automobilisti. Diesel, benzina, biocombustibili nei quali il nostro Paese è all’avanguardia per la ricerca e lo sviluppo, idrogeno. Tutte queste opzioni hanno gettato lo scompiglio tra le Case automobilistiche, colte impreparate da direttive comunitarie forzose in merito alle quali poi la stessa Ue è rientrata. L’opzione più indolore che i produttori dell’automotive potevano adottare in attesa di orizzonti più chiari, tuttora non delineati,  era quella di una fase di transizione, o di attesa, utilizzando la tecnologia a disposizione per aggiungere qualcosa in più che assegnasse rinnovato interesse all’acquisto delle autovetture. Così si è fatta strada la tecnologia ibrida, che utilizza i motori endotermici, che bruciano combustibile fossile, per ora prevalentemente a benzina anche se è allo studio la versione ibrida anche per i diesel, affiancati da tecnologie e sistemi elettrici di affiancamento, diversi quasi per ciascuna delle auto di nuova produzione, ed ecco le auto ibride, capaci di ridurre sensibilmente i consumi, anche se è sempre fondamentale lo stile di guida, ma nel contempo di garantire performance superiori. Jeep non poteva non valutare le opportunità di questa tecnologia per il mondo fuoristrada. I benefici li abbiamo già provati sulla Jeep Sahara Wrangler, molto più voluminosa, quindi anche pesante rispetto alla Compass 4Xe Trail Hawk che stiamo provando. Avete capito già che è un modello a quattro ruote motrici, quindi in grado di districarsi agevolmente dalle difficoltà più intricate del fuoristrada, ma anche di garantire sicurezza e una tenuta di strada superiore e diversa rispetto alle auto a trazioneIMG_2116 IMG_2118 IMG_2120 IMG_2121 IMG_2123 IMG_2128 IMG_2130 IMG_2147 IMG_2151 IMG_2155 IMG_2159 IMG_2161 IMG_2170 IMG_2172 IMG_2174 IMG_2196 IMG_2198 IMG_2217 IMG_2218 IMG_2746 anteriore o posteriore sulle strade di ogni giorno. Ciò che ci ha colpito subito, quando ce ne hanno proposto il test drive, sono state le prestazioni: da un motore a benzina di ‘soli’ 1332 cc è possibile ricavare, sommando quelle dell’unità elettrica, ben 240 CV. Ciò si tradurrà in spunto e accelerazione, ma come vedremo anche nella capacità di superare gli ostacoli del fuoristrada. Ma andiamo per ordine. Dal pardo stampa di Stellantis per l’Italia del Nord che si trova nella zona di San Siro, accanto alla sede del Milan Club, ci dovevamo spostare nel cuore di Milano, circa mezzora di percorrenza. La Jeep Compass 4Xe, come la Wrangler Sahara ibrida che avevamo provato, è in grado di percorrere 50 km in modalità elettrica, quanto basta per un uso quotidiano cittadino. Dovendo poi affrontare il trasferimento fino a casa si trattava di rabboccare il ‘pieno’ della batteria. Così abbiamo raggiunto le colonnine di media potenza nella zona di City Live. La Compass 4Xe è un modello plug-in, ovvero la ricarica della sua batteria avviene oltre che in movimento, in decelerazione e in frenata, collegandola con il cavo in dotazione alla colonnina di ricarica, ed è di ultima generazione. Ovvero, in una colonnina come quella scelta rigenera completamente la batteria in 1 h e 50’, in quella rapida il tempo più o meno si dimezza. Se ve la portate a casa, con le colonnine domestiche che alcuni hanno installato anche stimolati dalle agevolazioni statali e regionali, il tempo di ricarica è di 2 h e 50’. È uguale se utilizziamo la rete domestica mettendo fra la Jeep e la presa di corrente l’accessorio in dotazione, come lo è il cavo di connessione. Dopo l’anteprima della notevole dotazioni di indicatori, spie, schermi dei quali la Compass ibrida è dotata, che ci ha accompagnato nelle strade della città, ci godiamo la pausa di relax prima del rientro e raggiungiamo, per provare com’è, un ristorante bio nella zona di via Brera. Noterete l’abbigliamento ancora invernale: l’interesse che le nostre prove destano nelle Case ha amplificato il numero di prove da effettuare. Per questo siamo un po’ in ritardo e la pubblicazione di #charlieinauto su #liberoblog.it avviene con un po’ di ritardo, con il solo scopo non ridurre il numero di puntate dedicato a ciascun modello e offrirvi una descrizione più completa dei modelli in prova.

#charlieinauto3/313                       #provavintage