#testdrive: #Hyundai Kona N un cavallo di razza che si lascia domare

Motore turbo da 2000 cc che eroga 280 CV e 320 Nm di coppia

Nella guida normale consente il relax nella mobilità turistica

Guidare un’auto che molti giovani sognano di poter provare è un modo per condividere le emozioni che ogni test driver, come ogni pilota, prova nell’impegno quotidiano e intende trasmettere ai lettori, ascoltatori, telespettatori per dare una rappresentazione puntuale di ciò che offre il mercato dell’auto. Di questa Casa, e non solo, abbiamo testato quasi tutta la linea di produzione degli ultimi cinque anni, dalla i10, alla i30N Fastback, e diversi modelli del SUV più gettonato tra le auto coreane ovvero la Kona. Anche quella elettrica, da 204 CV.

Va detto che Hyundai è impegnata nello studio di un futuro pur sempre più incerto dell’auto, causato anche da decisioni continentali discrasiche che falsano le attese dei mercati e gettano nell’’incertezza i costruttori. In questo caso, la Hyundai ha già dimostrato il proprio impegno sia per la transizione ecologica, con le auto ibride prima plug-in, poi full-hybrid, che elettriche,

ma anche producendo la prima auto a idrogeno.

Così, quando mi hanno proposto la Kona N, la fantasia del pilota si è illuminata nuovamente per la certezza che avrei provato un modello davvero interessante. L’ho fatto anche su insistenza del mio ‘naviga’. Il fatto di avere testato quasi tutti i modelli del Suv Kona prodotti non frenava certo la mia curiosità e l’aspettativa. Vediamo perché: la Kona N monta un motore

turbo a benzina di 1998 cc che eroga 280 CV, ed è a trazione anteriore!

Si tratta quindi di un cavallo di razza pronto a imbizzarrirsi anche perché sfrutta a fondo tanta potenza grazie al cambio a doppia frizione, automatico, oppure manuale, sequenziale a palette al volante oppure comandato dalla leva a cloche per una guida più personalizzata e performante. L’aspetto grintoso l’avevamo notato già nelle nostre frequenti visite al parcheggio del parco stampa Hyundai, a Milano, in occasione di altri testdrive. Il colore rosso fiammante ne rafforza la grinta evidenziata dal cofano bombato, perché riempito dal motore 2 litri, dai parafanghi rinforzati per contenere le ruote maggiorate adeguate alle prestazioni, dal muso rigonfio per ospitare le griglie delle due grandi prese d’aria stampate con il classico nido d’ape nero opaco stile Hyundai e i potenti fari a led, dalle minigonne laterali maggiorate per aumentare l’effetto aggrappante al suolo. In realtà ce ne sarà bisogno per guidarla con efficacia, perché la curva di

coppia della Kona N è di ben 320 Nm e assicura emozioni a ripetizione,

ma impone una guida attenta e responsabile. Saliamo a bordo, la chiave è ovviamente elettronica. I sedili, il volante, le finiture sono in similpelle nera e tela tecnologica con le cuciture di color celeste, cromatismo caratteristico nelle vetture performanti della Casa coreana che è tuttora la più efficace nei rally. Questo modello di Kona è un esempio del percorso eclettico e versatile seguito finora. I sedili sono molto comodi ma nel contempo trattengono adeguatamente il conducente e i passeggeri al loro posto anche nella guida veloce; ovviamente sono regolabili elettronicamente, nonché, particolare non banale per un’auto performante, riscaldabili oppure raffreddabili, mentre anche il volante è riscaldato. Il cruscotto non si differenzia da quello standard della Kona, anche se nel caso di elevate prestazioni la funzione prescelta lo trasformerà in una centrale di controllo delle funzioni e dell’efficienza della vettura. Per un primo contatto con la Kona N scegliamo di fare un giro turistico in relax, per capire se è possibile un utilizzo ‘basico’ sulle strade di ogni giorno.

Golf Club Udine a Fagagna (Ud) e Wellness Villaverde

Ci avviamo così lungo un morbido percorso collinare, sui Colli morenici del Friuli, e ci dirigiamo verso Fagagna (Ud) per raggiungere Villaverde, dove si trova il Golf Club Udine presieduto da Gabriele Lualdi. L’atmosfera è bucolica, con scorci di paesaggio incantevoli tra le colline e la zona pedemontana. Quindi ci esimiamo dal dare sfogo al sound che caratterizza la Kona N quando le si chiede di dare il massimo. Glielo chiederemo la prossima volta. Ora, diamo un’occhiata di lato alla vettura: ci permette di apprezzare i cerchi in lega da 19’ color nero lucido, con la N, simbolo dei modelli performanti della Hyundai, stampato sulle pinze color rosso fuoco. Lo stesso colore viene richiamato a contrasto del rosso corsa anche sugli specchietti retrovisori esterni, sullo spoiler sistemato sul portellone posteriore e sulle griglie che completano la linea del tettuccio. Avevamo detto giornata di relax. Quindi, ora ci dedichiamo al centro wellness Villaverde, un’oasi nell’oasi del benessere perfettamente integrato nella ricchezza del paesaggio circostante. Ritorneremo più carichi e concentrati per guidare la Hyundai Kona N.

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#provavintage   

#testdrive : come si comporta nelle strade extraurbane la Hyundai Kona full hybrid

Autonomia sostenibile e bassi consumi con prestazioni vivaci e appaganti

Una guida soft: il sistema di ricarica in movimento si sostituisce ai freni

Un motore termico e un motore elettrico attivi assieme con il supporto di una batteria potente che la vettura autoricarica: questa è la Hyundai Kona full hybrid. Un’auto nella quale le prestazioni non sono sacrificate rispetto ai consumi e alla sostenibilità della vettura, anzi. Un dato interessante di questa versione del SUV di fascia B della Casa coreana sta nel fatto che il passaggio dalla mobilità elettrica a quella a benzina avviene senza interruzioni. Addirittura, all’occorrenza, l’auto utilizza assieme entrambi i motori. Quello termico GDi è di 1.6 litri, con potenza massima di 105 Cv a 5.700 giri e coppia da 147 Nm a 4000 giri, quello elettrico da 32 kW, con potenza massima di 43,5 CV e 118 Nm di coppia istantanei. Assieme

generano 141 CV di potenza e una coppia massima di 265 Nm, che per un’auto come la Kona rappresenta un dato davvero interessante, la porta a livelli sportivi e si riflette in una guida brillante e performante, nervosa quanto basta per assicurare divertimento al volante. I due motori funzionano sia assieme, che separatamente, quello elettrico per tratti brevi e a bassa velocità. L’abbiamo provata in salita, sulle strade vocate al rallysmo delle nostre montagne. Un elemento importante di valutazione sui vantaggi della Kona full hybrid sta nel fatto che l’utilizzo del sistema di rigenerazione della batteria, di intensità regolabile e progressiva regolato costantemente con le palette al volante ci riduce, in molti casi evita, l’utilizzo dei freni, anche arrivando in velocità sui tornanti. Esattamente come accade sul modello completamente elettrico. In discesa poi, la sensazione di utilizzare un

sistema frenante che si comanda con le palette e non soltanto con il pedale

del freno, e si attiva nella modalità di guida Eco,  è del tutto particolare e appagante. Anche perché, come abbiamo già accennato anche in altre prove, si riflette nella ricarica della batteria e sull’aumento dell’autonomia dell’auto. La tecnologia ibrida, ovvero il motore elettrico accoppiato a quello termico, fa sentire il suo effetto soprattutto nei tratti di salita più impegnativi, o qualora occorra procedere a un sorpasso: in questi casi la Kona hybrid si proietta in avanti e si lancia verso la meta in piena sicurezza. È anche merito del cambio automatico a doppia frizione DCT a 6 rapporti. Tutto questo è assistito dalla tecnologia di supporto alla guida ADAS, e assicura grande tranquillità su strada. Così andiamo a divertirci, come accennato, sulle strade dei colli morenici del Friuli, tra Rive D’Arcano (Ud) e Fagagna. Le strade bianche o con asfalto antico, spesso cosparso di ghiaino, sono l’ideale per capire come si comporta la Kona Hybrid, trazione anteriore ma grande attenzione all’assistenza elettronica alla guida,

tanto che rimane incollata alla strada quasi fosse una 4×4.

Arriviamo a Col Roncone, dove si trova la prima di una serie di quattro fortificazioni che risalgono alla 1. Guerra mondiale e rappresentavano un baluardo, dai colli alla pianura, alla retrostante valle del fiume Tagliamento. Una passeggiata panoramica e un tuffo nella storia davvero interessanti. Poi, ‘green’ per ‘green’, visto che si trova a poca distanza, raggiungiamo Villaverde di Fagagna, sede del Golf Club Udine presieduto da Gabriele Lualdi, leader dell’innovazione meccanica per il mondo dell’automotive, anche per la F1. Passeggiando per il fiabesco scenario naturale del golf e del suo percorso a 18 buche, ci troviamo immersi in una gara tra golfisti austriaci, che qui sono di casa assieme ai grandi campioni del manto erboso. Forse la conclusione più coerente di una gita con un’auto sostenibile come la Kona full Hybrid, con consumi che vanno dai 23/24 ai 20 km/l di benzina.

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#testdrive : #full-hybrid migliore spunto e miglior rendimento

Sulla #Hyundai Kona guida brillante e bassi consumi

La versione 2022 migliorata anche nelle dotazioni per la sicurezza attiva

Full hybrid: che cosa significa? Innanzitutto che non è ‘plug-in’, ovvero che per utilizzare le risorse non endotermiche, in questo caso l’elettricità, quindi per ricaricare le batterie, non deve essere collegata alla rete fissa, ma genera la corrente da sola. Il più delle volte in frenata, altre in decelerazione. In questo caso, con l’intensità che è commisurata non soltanto a quella della frenata che chiederemo all’auto, ma anche all’intensità del rallentamento necessario a seconda delle condizioni del traffico. Il test, anche questa settimana si riferisce alla Hyundai Kona 1.6 HEVw2, un modello che dispone di una tecnologia sofisticata sotto il profilo della sicurezza attiva. E che è evoluta anche sotto il profilo dell’energia. Infatti, dispone di due comandi a paletta al volante che nelle auto a motore endotermico servono per cambiare le marce. In questo caso, innanzitutto perché le vetture elettriche non utilizzano il cambio dei rapporti tra il movimento dell’albero motore e quello da imprimere alle ruote. Poi, perché sono utilizzate per scegliere rapidamente, appunto come se stessimo cambiando marcia, il livello d’intensità del rallentamento e della frenata. Ciò significa che possiamo decidere la quantità di energia che il generatore collegato al movimento delle ruote trasmetterà alla batteria e quindi al motore. In questo caso è evidente che quest’auto, la Hyudai Kona 1.6 HEVw2, offrirà un

rendimento maggiore se sarà utilizzata in montagna,

o su un percorso misto, o nel traffico. Per cominciare, facciamo un giro per i colli morenici del Friuli, verso Moruzzo, Santa Margherita del Gruagno, dove raggiungiamo il Forte di Santa Margherita e quello gemello  di Col Roncone, realizzati durante la 1.Guerra mondiale, e poi Fagagna. Dove le strade in saliscendi sommano al piacere della guida la possibilità di ricaricare più rapidamente la batteria. Nel misto, anche in discesa verso il Golf Club Villaverde, a Fagagna, sul cruscotto gli strumenti che ci danno il quadro delle funzioni connesse al sistema del motore elettrico da 48 V sussidiario al motore a benzina a 4 cilindri di 1580 cc, ci evidenziano un livello di ricarica elevato. Per semplificare, se per la Kona full hybrid la Casa coreana dichiara un’autonomia di oltre 480 km, un risultato ottenibile senza difficoltà con una guida lineare, senza forzature, su strade come queste la Kona full hybrid assicura

notevoli soddisfazioni al volante senza sacrificare l’autonomia.

La sensazione di sicurezza che ci regala la guida utilizzando assieme all’acceleratore le palette al volante per decelerare è paragonabile a quelle che abbiamo provato al volante della Kona completamente elettrica, anche se in questo caso la potenza a nostra disposizione è un po’ inferiore (141 CV) ma sufficiente per una guida sicura. A rendere brillante la guida nel misto e sui saliscendi, assieme al motore elettrico ausiliario il cambio automatico a doppia frizione, che probabilmente influisce positivamente anche sui consumi: abbiamo raggiunto i 26 Km/l.

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