I. Per credere in Dio bisogna riconoscere che Cristo è Dio che Si manifesta nella carne e che è Dio Stesso

incarnazione di Dio

Versetti biblici di riferimento

“Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta. Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre? Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a cagion di quelle opere stesse” (Giovanni 14:8-11). “Io ed il Padre siamo uno” (Giovanni 10:30).

“Dio incarnato è chiamato Cristo, e così il Cristo che può offrire agli esseri umani la verità è chiamato Dio. Non vi è nulla di eccessivo in questo, poiché Egli possiede la sostanza di Dio e possiede l’indole di Dio e la sapienza della Sua opera, che sono irraggiungibili per l’uomo. Coloro che si proclamano Cristo ma non sanno eseguire l’opera di Dio sono degli impostori. Cristo non è solamente la manifestazione di Dio in terra, ma è invece la carne particolare assunta da Dio nell’eseguire e nel portare a termine la Sua opera fra gli uomini. Questa carne non può essere sostituita da un uomo qualunque, ma può svolgere adeguatamente l’opera di Dio in terra, esprimere la Sua indole, ben rappresentarLo e fornire la vita all’uomo”.

da “Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna

“Il Dio che Si è fatto carne Si chiama Cristo e Cristo è la carne assunta dallo Spirito di Dio. Questa carne è diversa da qualsiasi uomo che è di carne. Questa differenza è perché Cristo non è fatto di carne e di sangue, ma è l’incarnazione dello Spirito. Egli ha sia una normale umanità e sia una completa divinità. La Sua divinità non è posseduta da nessun uomo. La Sua normale umanità sopporta tutte le normali attività della carne, mentre la Sua divinità svolge l’opera di Dio Stesso. Che si tratti della Sua umanità o della Sua divinità, entrambe sono obbedienti alla volontà del Padre celeste. L’essenza di Cristo è lo Spirito, che è la divinità. Pertanto, la Sua essenza è quella di Dio Stesso; […] Dato che Dio Si è fatto carne, realizza la Sua essenza all’interno della Sua carne, in modo tale che la Sua carne sia sufficiente per intraprendere la Sua opera. Pertanto, tutta l’opera dello Spirito di Dio è sostituita dall’opera di Cristo durante il tempo dell’incarnazione e al centro di tutta l’opera durante tutto il tempo dell’incarnazione c’è l’opera di Cristo. Non può essere confusa con l’opera di qualsiasi altra epoca. E poiché Dio Si fa carne, opera attraverso l’identità della Sua carne; dato che viene nella carne, finisce poi nella carne l’opera da compiere. Sia che si tratti dello Spirito di Dio o che si tratti di Cristo, entrambi sono Dio Stesso e compie l’opera che Egli deve fare e adempie al ministero che deve adempiere”.

da “L’essenza di Cristo è di obbedire alla volontà del Padre celeste”

“Costui, fattoSi carne, espresse la divinità di Dio tramite la Sua umanità, e Ne comunicò la volontà agli uomini. Mediante l’espressione della volontà e dell’indole di Dio, Egli rivelò alle persone anche il Dio che non poteva essere visto né toccato nella dimensione spirituale. Ciò che esse videro era Dio Stesso, tangibile, in carne e ossa. Così il Figlio dell’uomo, fattoSi carne, rese concrete e umanizzate cose come l’identità, la condizione, l’immagine, l’indole di Dio e ciò che Egli ha ed è. Sebbene l’aspetto esteriore del Figlio dell’uomo avesse alcune limitazioni riguardanti l’immagine di Dio, la Sua essenza e ciò che Egli ha ed è erano assolutamente in grado di rappresentare la Sua identità e la Sua condizione. C’erano semplicemente alcune differenze nella forma d’espressione. A prescindere dal fatto che si tratti dell’umanità o della divinità del Figlio dell’uomo, non possiamo negare che Egli rappresentasse l’identità e la condizione di Dio. Durante questo periodo, tuttavia, Dio operò attraverso la carne, parlò dalla prospettiva della carne e si presentò dinanzi al genere umano con l’identità e la condizione del Figlio dell’uomo, e ciò diede alle persone l’opportunità di incontrare e di sperimentare le vere parole e la vera opera di Dio tra gli uomini. Permise loro anche di penetrare la Sua divinità e la Sua grandezza tra l’umiltà, e di acquisire una conoscenza e una definizione preliminari dell’autenticità e della realtà di Dio. Benché l’opera compiuta dal Signore Gesù, i Suoi modi di operare e la prospettiva da cui parlava differissero dalla persona reale di Dio nella dimensione spirituale, tutto ciò che Lo riguardava rappresentava davvero il Dio Stesso che gli uomini non avevano mai visto prima. Questo non si può negare! In altre parole, in qualunque forma Dio Si manifesti, da qualunque prospettiva parli o con qualunque immagine Si presenti all’umanità, Egli rappresenta soltanto Sé Stesso. Non può rappresentare alcun essere umano, alcun uomo corrotto. Dio è Dio Stesso, e questo non si può negare”.

da “L’opera di Dio, l’indole di Dio, e Dio Stesso III”

“Quando Gesù chiamava Dio in cielo con il nome di Padre mentre pregava, ciò era fatto unicamente dalla prospettiva di un uomo creato, soltanto perché lo Spirito di Dio Si era rivestito da uomo comune e normale, e aveva la parvenza esteriore di un essere creato. Anche se in Lui dimorava lo Spirito di Dio, il Suo aspetto esteriore era pur sempre quello di un uomo comune; in altre parole, Egli era diventato il “Figlio dell’uomo”, di cui tutti parlavano, tra cui lo Stesso Gesù. Dato che viene chiamato il Figlio dell’uomo, è una persona (uomo o donna che sia, resta il fatto che ha la parvenza esteriore di un essere umano) nata in una famiglia normale da persone comuni. Di conseguenza, Gesù, chiamando Dio in cielo con il nome di Padre, ha fatto la stessa cosa che avete fatto voi all’inizio nel chiamarLo Padre; lo ha fatto dalla prospettiva di uomo creato. Vi ricordate, inoltre, della preghiera del Signore che Gesù vi insegnò perché la imparaste a memoria? “Padre nostro che sei nei cieli…”. Chiese a tutti gli uomini di chiamare Dio in cielo con il nome di Padre. E dato che anche Gesù Lo chiamava Padre, lo fece dalla prospettiva di chi Si pone in rapporto paritario con tutti voi. Avere chiamato Dio in cielo con il nome di Padre dimostra che Gesù vide Se Stesso alla pari con voi, e come uomo sulla terra scelto da Dio (cioè, il Figlio di Dio). Se chiamate Dio “Padre”, non è forse perché siete esseri creati? Per quanto grande fosse l’autorità di Gesù sulla terra, prima della crocifissione, Egli era solo un Figlio dell’uomo, che era governato dallo Spirito Santo (cioè Dio), e una creatura terrena, perché doveva ancora completare la Sua opera. Pertanto, il fatto che Gesù chiamasse Dio il Padre che è nei cieli lo si doveva unicamente alla Sua umiltà e alla Sua obbedienza. Il Suo rivolgerSi a Dio (cioè allo Spirito in cielo) in questo modo, tuttavia, non prova che Egli sia il Figlio dello Spirito di Dio in cielo; il punto è semplicemente che è diversa la Sua prospettiva, non che Egli sia una persona diversa. Credere all’esistenza di persone distinte è un errore! Prima della crocifissione, Gesù era un Figlio dell’uomo soggetto alle limitazioni della carne, e non possedeva appieno l’autorità dello Spirito. È per questo che Egli poteva solo cercare la volontà di Dio Padre, dalla prospettiva di una creatura, analogamente a come pregò tre volte nel Getsemani: “Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta”. Prima della crocifissione, Gesù era soltanto il Re dei Giudei; era il Cristo, il Figlio dell’uomo, e non un corpo glorioso. Ecco perché, dal punto di vista di essere creato, chiamava Dio con il nome di Padre”.

da “La Trinità esiste?”

“Ci sono ancora quelli che dichiarano: “Dio non ha espressamente affermato che Gesù era il Suo Figlio diletto?” Dio Stesso ha certamente detto: “Gesù è il Figlio prediletto di Dio, nel quale Egli Si è compiaciuto”. Così facendo, Dio ha reso testimonianza a Se Stesso, ma solo da una prospettiva diversa, quella dello Spirito in cielo che rendeva testimonianza alla Sua incarnazione. Gesù è la Sua incarnazione, non Suo Figlio in cielo. Comprendi? Le parole di Gesù “il Padre è in Me e Io sono nel Padre” non indicano che Essi sono uno Spirito? E non è proprio per l’incarnazione che vennero separati tra cielo e terra? In realtà, sono ancora uno; a prescindere dal come, si tratta semplicemente di Dio che rende testimonianza a Se Stesso. A causa del cambiamento delle età, delle esigenze dell’opera e delle diverse fasi del Suo piano di gestione, è diverso anche il nome con cui l’uomo Lo chiama. Quando venne a compiere la prima fase dell’opera, poteva essere chiamato solo Jahvè, pastore degli Israeliti. Nella seconda fase, il Dio incarnato poteva essere denominato soltanto Signore e Cristo. Tuttavia, in quel tempo, lo Spirito in cielo dichiarò solo che era il Figlio prediletto di Dio, e non fece alcuna menzione del fatto che fosse il Figlio unigenito di Dio. Ciò semplicemente non si verificò. Come potrebbe Dio avere un figlio unico? Dunque Dio non sarebbe diventato uomo? Perché Egli era l’incarnazione, venne chiamato il Figlio prediletto di Dio e da ciò discendeva il rapporto tra Padre e Figlio. Fu semplicemente per la separazione tra cielo e terra. Gesù pregava dal punto di vista della carne. Dato che Si era incarnato in un’umanità così comune, è dal punto di vista della carne che disse: “Il Mio aspetto esteriore è quello di un essere creato. Poiché Mi sono incarnato per venire su questa terra, ora sono molto ma molto distante dal cielo”. Per questo motivo, poteva solo pregare Dio Padre dal punto di vista della carne. Questo era il Suo dovere e ciò di cui avrebbe dovuto essere fornito lo Spirito di Dio incarnato. Non si può affermare che Gesù non sia Dio semplicemente perché prega il Padre dal punto di vista della carne. Anche se viene chiamato il Figlio prediletto di Dio, è sempre Dio Stesso, in quanto non è altro che l’incarnazione dello Spirito, e la Sua essenza è sempre lo Spirito”.

da “La Trinità esiste?”

“Ciò che l’uomo vide per primo fu lo Spirito Santo che scendeva come una colomba su Gesù; non si trattava dello Spirito proprio di Gesù, bensì dello Spirito Santo. Lo Spirito di Gesù può quindi essere separato dallo Spirito Santo? Se Gesù è Gesù, il Figlio, e lo Spirito Santo è lo Spirito Santo, come potrebbero essere uno? Se così fosse, l’opera non potrebbe essere compiuta. Lo Spirito in Gesù, lo Spirito nel cielo e lo Spirito di Jahvè sono una cosa sola. Lo si può chiamare Spirito Santo, Spirito di Dio, Spirito intensificato sette volte e Spirito onnicomprensivo. Lo Spirito di Dio da solo può compiere molte opere. Egli è in grado di creare il mondo e di distruggerlo inondando la terra; Egli può redimere tutta l’umanità e anche conquistarla e distruggerla. Quest’opera è tutta svolta da Dio Stesso e non può essere stata realizzata da nessun’altra persona di Dio in vece Sua. Il Suo Spirito può essere chiamato con il nome di Jahvè e di Gesù, come pure di Onnipotente. Egli è il Signore e il Cristo e può altresì diventare il Figlio dell’uomo. È nei cieli e anche sulla terra; è in alto sopra gli universi e tra la moltitudine. Egli è l’unico Signore del cielo e della terra! Dai tempi della creazione fino a oggi, quest’opera è stata compiuta dallo Spirito di Dio Stesso. Sia che si tratti dell’opera nei cieli o nella carne, è tutto compiuto dal Suo Spirito. Tutte le creature, sia in cielo sia sulla terra, stanno nel palmo della Sua potente mano; tutto questo è opera di Dio Stesso e non può essere compiuto da nessun altro al posto Suo. Nei cieli, Egli è lo Spirito, ma anche Dio Stesso; tra gli uomini, è carne, ma rimane Dio Stesso. Anche se può essere chiamato con centinaia di migliaia di nomi, è sempre Se Stesso, e tutta l’opera è diretta espressione del Suo Spirito. La redenzione di tutta l’umanità attraverso la Sua crocifissione fu stata opera diretta del Suo Spirito e lo è anche la proclamazione a tutte le nazioni e a tutte le terre negli ultimi giorni. In ogni epoca, Dio può solo essere chiamato l’onnipotente e l’unico vero Dio, Dio Stesso onnicomprensivo. Non esistono persone distinte, tantomeno questa idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! C’è un solo Dio in cielo e sulla terra!”

da “La Trinità esiste?”

Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

I. Per credere in Dio bisogna riconoscere che Cristo è Dio che Si manifesta nella carne e che è Dio Stessoultima modifica: 2020-04-04T21:18:40+02:00da jiaotashidi