Eh insomma. Lo dice pure Augusto che pretendiamo troppo e lo vogliamo anche gratis.
Eh beh sì. Gratis lo vogliamo gratis. Adesso, va bene tutto ma pagare per avere un coso peloso che staziona sul divano a guardare il calcio anche no. Gratis sì lo voglio, assolutamente, ma a pagamento no.
Poi certo…qualcuno potrebbe obiettare che ho speso dei soldi per comprarmi due cani pelosi che, effettivamente, stazionano sul divano…però dai, è diverso.
Cioè. Snup ed Eros sono piccolini, puccini, dolcini dolcetti, mi fanno le feste e mi riempiono di baci e soprattutto non capiscono quello che dico. Il che, come tutti ben sapete, è meglio.
E poi mi danno sempre ragione. Anche perchè non parlano. Cioè sì, parlano. Ma la vocetta gliela faccio io e gli faccio dire tutto quello che voglio io. Basta, sorvoliamo.
Torniamo a noi.
E’ vero che noialtre portatrici sane di estrogeni siamo pretenziose?
Io dico no. E lo dico fermamente. Convintamente. Sono pronta a scendere in piazza per sostenere ‘sta causa. Magari di venerdì pomeriggio così ne approfitto per guardare due vetrine che io ho visto una borsa lilla che son tre giorni che ci penso e ancora non ho avuto tempo di andare a controllare se si abbina bene con…insomma appena ho due minuti me la vo a comprare.
Pretenziose…ma…in fin dei conti che cosa chiediamo?
Poche piccole cose. Innanzitutto i pari diritti. Certo che chiediamo i pari diritti!
Perchè mai io donna non potrei votare? ( perchè tu voti Berlusconi, Tiffany…embè? Che c’entra. L’ho votato quella volta perchè aveva detto quella cosa…ma poi…cioè mica è detto…prossime votazoni si vede…eh ma vedi, la coerenza, la fede politica Tiffany…ma la fede si cambia, voglio dire, chi l’ha detto che la fede è fedele? La parola stessa, ok. Ma insomma…petaloso! Ecco. )
Pari diritti anche sul lavoro. Perchè io donna non posso guidare un treno, per dire? ( perchè non sai guidare neanche la macchina…ok ma che c’entra? Il treno è più facile…ha i binari. Certo Tiffany però non è che tu ti metti sopra ed è telecomandato tipo il trenino dei bambini…ah no? Vabbè ma io non lo voglio guidare il treno, io lo dicevo per le altre che lo sanno fare )
Quindi: pari diritti e, ovviamente, pari dov…no. Momento. Con molta calma.
Pari doveri…ecco…dipende. Pari doveri al netto della galanteria di base. Si sa. Cioè mo non è che perchè so guidare il treno allora non mi devi più fare la carineria, che discorso è. Giusto? Eh sì, direi che è giusto. Non mi pare grinzi da nessuna parte ‘sto discorso.
Cos’altro chiediamo? Che ci trattiate in modo carino. Che ci facciate i complimenti e le moine. Che poi lo sapete…che pure quando siamo isteriche e stiamo strillando come cocorite…due moine giuste e ci inteneriamo e ci passa tutto e alla fine la spuntate sempre voi…su e che vi costa. La lusinga, si sa, sulla donna, paga. Poi sì ci son quelle che dicono che non è vero, che blabla, che il medioevo è finito…seee seee. Il complimento, nel 2016, funziona ancora, lassate perde, con tutte quante.
Che noi siamo un po’ gatte eh. Diffidenti che non ci avviciniamo manco se cercate di attirarci con un paio di Jimmy Choo figuriamoci con una polpetta…cucinata da voi poi…seeee. Ma la lisciatina per il nostro verso…e ci piace, sì. E ci caschiamo sì, ammettiamolo. A noi in fondo piace essere coccolate come se fossimo delle gattine, le fusa son già pronte dietro l’angolo.
Che poi del resto ci comportiamo anche come delle gatte. Che fa il gatto? Si lecca tutto il santo giorno e guarda tutti con schifo malcelato.
Noi uguale. Ci pettiniamo, ci esfoliamo, ci strofiniamo, ci incipriamo e, nel frattempo, sputiamo veleno sul mondo intero.
E qualcuna ha pure i baffi.
Bon. Miao. E caso chiuso.
Poi? Ah sì. Qualche altra piccola bazzecolina…
Tipo che ci siate fedeli. Che non vuol dire evitare di andare a letto con un’altra. Ma vuol dire evitare proprio di guardarle tutte le altre. E come si fa…come si fa. Ve lo devo dire io come si fa? Cecatevi. Che ci vuole! Vi serve proprio la vista? Cioè, è sopravvalutata, eh. Sai come sviluppi meglio il tatto se non ci vedi più? Guardate che il tatto è più importante eh!
Che ci portiate all’Ikea. Di sabato pomeriggio. Dalle 14 alle 20. Continuato. Sì. Oh. Bisogna sceglierli bene i colori delle candele.
Che non ci facciate fare brutta figura con le nostre amiche. Anche perchè tanto ci riusciamo già da sole, ci mancate solo voi.
Che siate disposti a tenere in braccio il chihuahua mentre noi ci fiondiamo “cinque minuti giusto cinque minuti” nel negozio di turno. Mi rendo conto che, per un uomo, stare impalato in mezzo alla strada con in braccio un topo vestito di rosa e azzurro con un guinzaglio di strass che gli lecca il naso a ripetizione non è il massimo. Soprattutto perchè attira un sacco di donne che lui non può neanche guardare. Eh lo so. La vita è dura.
Che mangiate quello che cuciniamo. Rischiando la vita tutte le volte.
Che passiate le precedenti due ore a qualsiasi uscita ad assistere alle nostre improbabili sfilate per consigliarci cosa mettere. Tanto alla fine decidiamo noi e il vostro parere non sarà servito a una ceppa. Però ci piace avervi lì, tipo pubblico. Però dovete fare la faccia giusta. E l’applauso. Tutte le volte. Anche all’accappatoio.
Che ci comprendiate. Nei nostri momenti difficili. Sì lo so che noi abbiamo almeno diciotto momenti difficili al giorno ma mica è colpa nostra! Quello è il progesterone! Voi non lo conoscete ma è cattivo, perfido, antipatico e crudele. Ci tiene in pugno, capite? Ci fa piangere. Ci stalkera psicologicamente. E voi dovete capirci!
Che ci consoliate. Da cosa? E che ne so. Consolateci. Magari la sera, prima di dormire, così, per sicurezza.
Che non ci urliate che noi ci spaventiamo. Se invece urliamo noi no, non ci spaventiamo. Anzi, ci serve da sfogo.
Che siate gelosi. Ma no al modo di “non metterti la minigonna e non uscire con le amiche”. Cioè noi abbiamo bisogno di vestirci in modo appariscente e di uscire con le amiche. E’ proprio il progesterone che ce lo chiede. Se non lo facciamo ci picchia. Gelosi più al modo di “oddioooooo tutti vogliono la mia donna e io come Otello mi trasformo in Hulk e King Kong e…” uhm…capito no cosa intendo? ( non è vero ma fate finta cribbio…state sempre a fa’ i giochi di ruolo…mo cavillate? )
Che siate affettuosi. A noi piacciono i puccipucci. Bacini, bacetti, gesti carini, presente? Il mento tra le dita, la carezzina sulla nuca, i grattini…i grattini. Segnatevi ‘sta parola. Il grattino risolve persino le sindromi premestruali più pese.
Che siate gentili. Ma al contempo decisi. Permissivi ma autorevoli. Protettivi ma non oppressivi. Dolci ma convinti.
Insomma. Chiediamo tanto? Ma non mi sembra affatto.
Vogliamo parlare di quello che chiedete voi? Eh?
Dunque. Voi chiedete di:
– mangiare tre volte al giorno ( e non è detto che lo vogliate da noi, ormai, anzi, cucinate pure meglio…di me di sicuro )
– dormire 8 ore a notte
– essere lasciati in pace durante la partita una volta la settimana ( ma nelle pause possiamo cagarvi il cazzo e di solito non vi arrabbiate )
– un po’ di sesso. Ognuno coi suoi tempi personali. Mediamente neanche poi così tanto spesso. Fatto bene lo volete, eh. Magari meno spesso ma meglio fatto. Su quello transigete poco, in effetti.
Ecco. Vi pare il caso di pretendere tutte ‘ste cose? Per chi ci avete preso, aho’! Ma non vedete come siamo oberate? Qua tra il progesterone, le scarpe, il treno da guidare, la sfilata e il gatto miao e i grattini…sta a vedere che possiamo far fronte a tutte le vostre pretese? Maschilisti!
( che si scherza lo dobbiamo specificare o ci arriviamo con la nostra intelligenza sopraffina? Si scherza…cioè…si scherza abbastanza, ecco. )