E parliamone di ‘ste donne dell’est. Che poi…porelle loro non c’entrano nulla. Son state messe in mezzo nella più colossale stronzata si potesse dire: tra l’altro, di stronzate simili Salvini e Adinolfi ne dicono tre al giorno e stanno in Parlamento. La Perego l’han sbattuta fuori dalla Rai con le pezze al kiul. M è normale? Comunque, non è di lei che mi interessa parlare tanto, di fame, non muore: ma di me. Che lo sapete che io so’ egocentrica.
Premessa uno: questo post è esclusivamente frutto del mio labile e simpatico cervello. Io la penso così. Io sono donna così. Non mi fate le menate femministe o maschiliste perché io, in quanto né l’una né l’altra cosa rivendico al diritto a pensarla come cazzo me pare.
Dunque: ho discusso di quest’argomento altrove e mi è stato risposto “la donna dell’Est, bella, sottomessa e che non rompe le palle è il sogno di tutto gli uomini”. Bon. Ora io spero…ma ne sono anche sicura…che gli unici a pensare che l’uomo italiano sia uno scemo di guerra convinto che “l’Est” sia un posto fatato popolato da Eve Herzigove che cucinano polpette sorridendo e poi sfoggino perfomances da youporn…siano i cretini della Rai. Ecco. Io voglio crede che l’uomo italiano sappia perfettamente che “l’Est” è un posto tale e quale all’Italia con una percentuale identica di gnocche e di racchie solo che ci sono più bionde. Ma parliamoci chiaro: se una è un comodino…che sia di ciliegio o di rovere cambia poco, comodino resta. Ma questo non ci interessa. Ammettiamo pure che le donne dell’Est siano più belle delle italiane ( tanto a me che me ne fotte…non so’ né una né l’altra…) che è l’ultimo dei nostri problemi. Sono…mi si dice “sottomesse, tranquille e non rompono i coglioni”.
Ora. Miei cari. Voi che conoscete il mondo. Quand’è che una donna è sottomessa e non rompe i coglioni? Da morta, direte voi. Ok ma adesso non è questo l’argomento. Quando ha bisogno, cari miei. Le donne che voi credete arrivino qua e si spappolino di fronte alla vostra imperitura figaggine stendendosi a pelle d’orso e pregandovi di potervi servire e riverire…sono donne che, probabilmente, stanno cercando di sfuggire a un presente e a un futuro di merda. Ora: io, personalmente, non ci trovo niente di sbagliato, anzi, lo trovo totalmente umano…quello che trovo sbagliato sono questi uomini che si approfittano di queste situazioni per tenersele sottomesse e zitte. Perché l’esempio, cari miei, vale anche per le donne italiane, svizzere, portoghese e australiane: tra una disoccupata e una donna in carriera quale sarà quella che se ne sbatte un po’ meno se il suo matrimonio va in rovina? La disoccupata, di solito. Di solito, sì. Perché? E risponde il masculo medio “perché queste donne in carriera chissà che si credono di essere!”
E invece no…è così perché la disoccupata, soprattutto se ha figli, deve pensare a tante cose, purtroppo. Ed è quello che io dico sempre a mia figlia: l’indipendenza economica è la cosa più importante della vita. Perché è quella che ti permette di scegliere in modo davvero libero senza doverti piegare. E se un marito permette che la moglie disoccupata si pieghi…e mi dispiace ma la merda è lui. Così come la merda è quello che si prende la fantomatica ragazza dell’est ( che poi io le vorrei vedè dove stanno tutte ste modelle dell’Est che vagolano per le strade implorando gli italiani di sposarle e di conceder loro di preparargli le polpette ogni sera…e voglio dire, ci mancherebbe pure che ce ne fossero molte! Si facessero pagare per bene, altrochè! E non parlo di soldi: rispolverassero un po’ la famosa capacità di corteggiare dei vitelloni italiani…che ndo cacchio è finita nun se sa…se riescono a beneficiarne loro ne siamo felici, sa’ ) nell’intenzione di ritrovarsi la moglie sottomessa che lava le mutande canterellando felice…è sempre lui.
Ma torniamo a noi. E a questa faccenda dell’uomo che vuole la donna sottomessa perché queste donne moderne che fanno carriera in corriera li disturbano. Io ho la mia idea di essere donna: giusta o sbagliata non son fatti di nessuno è la mia. E ho la mia idea di come intendo un uomo. Per come la vedo io…un po’ è vero che la donna debba essere un pochino meno chiassosa di fianco al suo uomo, un po’ più comprensiva, un po’ più sensibile, un po’ più propensa a prenderlo con le buone…per il mio modo di vedere ci sta. Però attenzione. Tutto questo ci sta se di fianco ci hai un uomo che fa il masculo. Perché se ti ritrovi di fianco un uomo-fighetta che passa la vita a mettersi il rimmel e ad aspettare che qualcuno gli dica “ciao” per fare la coda perché ha ricevuto il complimentino o che si mette a fare gli strilletti davanti alla vetrina di scarpe o che si mette a fare i capricci come una bambina a cui non piace la frangia…eh be’ allora un attimo va’, che forse la voglia di essere femminile passa e viene tanta voglia di impugnare il forcone e andarsene nella stalla a spalare fieno e far due chiacchiere col toro, tanto per vedere, almeno, un po’ di testosterone che gira. No perché tra un po’, qua, ci toccherà spedir cestini di viole mammole per invitare a cena qualcuno e passarli pure a prendere e apirgli la portiera sennò mettono in broncino. Rendiamoci conto.
E quando dici così ti rispondono “avete voluto la parità?” e credono di aver detto la grande cosa intelligente.
Certo che abbiamo voluto la parità. Ma non ci è comunque cresciuto il pisello, eh. Io ve lo dico…tanto per chi non lo sapesse. Abbiamo voluto la parità giuridica mica stiamo chiedendo quella ormonale. C’è una bella differenza tra il dire “non ci sembra molto giusto che non possiamo andare a scuola né votare” e arrivare al “quando esci con un uomo, per prima cosa, fagli i complimenti per i begli occhi che ha e controlla se arrossisce”. Scusate eh. Una può pure votare e guidare un camion e poi, magari, voler essere abbracciata se si spaventa del film horror…o essere trattata con una certa virilità a letto…per dire eeeh. Non è che siccome voto allora un uomo non mi può cedere il passo o tenere aperta una porta sennò arriva Berlu e mi straccia la tessera elettorale, abbiate pazienza pure voi.
Io, l’ho sempre detto, sono una che crede nei ruoli. Che non hanno nulla a che vedere con la parità professionale, giuridica, di diritto. Che comunque non esiste comunque, vi farei notare: sì è vero votiamo. Però i nostri capi ci pagano comunque meno degli uomini, anche quando abbiamo capi donne. Sì, è vero, possiamo accedere alle Università: ma quando c’è il progetto importante, 90 su 100, ci arrivano prima con le sgrinfie i colleghi uomini. Ci hanno riconosciuto pure il femminicidio ( manco fossimo panda del WWF che se ammazzi una donna vale due punti ) eppure ci ammazzate lo stesso. Non ve ne fotte proprio. E il bello che lo facciamo pure tra di noi, perché, in quanto donne, siamo confuse…e contro la violenza degli uomini siamo tutte compatt…uhm no…non è vero…perché troppe ne ho sentite di donne che hanno detto ad altre “te la sei cercata”. Però diciamo che contro la violenza maschile, un po’ di più, siamo compatte. Ma tra di noi…basta ingrassare un chilo o avere il seno rifatto o essere troppo belle o avere un marito troppo gnocco…e te saluto la Mariagiovanna….quello che si riesce a scatenare spaventerebbe persino Belzebù.
Comunque dicevamo? Ah sì i ruoli. Che non c’entrano con la parità. Uomini e donne devono avere gli stessi diritti per quanto concerne la società: questo però non significa che quando smettono i panni di elettori, di professionisti, di operai o di panettieri e si ritrovano sul divano di casa…la donna non possa essere un’eccellente neurochirurga a cui piace essere coccolata dal marito e fare un po’ di capricci ( che la donna deve fare un po’ la bambina capricciosa, su…) e l’uomo non possa essere un ottimo ostetrico che poi a casa tiene un po’ le redini mentali della situazione e si occupa di portar su le cassette d’acqua da sei che possinoammazzare chi le ha progettate io una volta o l’altra ci lascio un polso, lo so.
Le donne alla fine si sono arrese, più che altro, in tante cose, secondo me. Hanno assunto ruoli maschili perché è bastato, appunto, ribellarsi a delle ingiustizie e sottomissioni oggettive…per scatenare un tale rifiuto dai parte dei reucci decaduti. Non sei più donna schiava zitta e lava? E allora fottiti, mi metto a farla io. Ma non è normale, eh! Che ragionamento è? E a furia di fare “il dispetto” di femminizzarsi…è successo davvero. Gli uomini, oggi, nel ruolo di Principessa sul Pisello ci stanno benissimo. E le donne so’ diventate tutte un po’ Rambo. Mi è stato pure detto, ultimamente, che io “non so vivere il sesso liberamente a causa di una forte educazione cattolica”…da una donna. Adesso: a parte che io non sono cattolica…e la mia famiglia o quella specie di famiglia che ho avuto per qualche tempo…non era cattolica. Ma no nel senso “non praticante”…no…cioè proprio un’altra parrocchia, per restare in tema. Ma poi: se il concetto di “libertà sessuale” di alcune donne moderne è: stasera mi faccio uno e poi me ne vanto in tutti i luoghi, in tutti i laghi e posto la sua testa stile trofeo come fa il cacciatore col cervo cornuto…cioè questo è già brutto quando lo fa un uomo. Che le donne arrivino a dover avere queste esigenze, a mio parere, non è indice di femminilità. Il sesso si fa…possibilmente se ne fa parecchio e fatto bene….ma, sempre a mio parere, resta dove è stato fatto. Poi pure le mie amiche hanno il vizio di venirmi a raccontare le loro prodezze eh e io le ascolto, le commento e mica perdo stima in loro: ognuno fa quello che vuole. Però a mio avviso i ruoli sevono anche a questo. E’ giusto, secondo me, che la donna sia quella che “lascia correre un po’ di più”…perché dovremmo essere più accoglienti, più comprensive e anche un po’ più emotivamente intelligenti…è giusto però che l’uomo cerchi di avere una forte personalità, sia quello che fa fronte ai capricci e sia quello che ci sappia prendere un po’ per il nostro verso. Ci sta che una donna ogni tanto faccia la bambina che pesta i piedi…ci sta meno se lo fa un uomo…poi ripeto questo è il mio modo.
Per concudere? Dell’est…dell’ovest…del circolo polare artico…nessun essere umano “è sottomesso” di natura. Ma se lo è ha dei motivi. E chi se ne approfitta è una merda. Carissimi uomini che pensate che “sia meglio una donna sottomessa”…sarà forse che non siete in grado di gestire e confrontarvi con una donna alla pari? Eccerto. Cominciate a fare gli uomini. Che non vuol dire pomparsi il bicipite ( ma non lo esclude, ovviamente ) in palestra o alzare il vocione roboante quando non avete più argomenti. E vedrete…che anche le donne in carrierissima…se prese da donne e trattate con dignità e rispetto della loro femminilità…si sottomettono. Uh se si sottomettono. Non vedono l’ora di farlo. Ma sottomettersi, inteso al femminile non significa la stessa cosa che pensano molti maschi…per una donna ( sempre nella mia concezione ) sottomettersi vuol dire “accontentare chi si ama”. Eh…ma se tu non accontenti me…perché cazzo ti devo accontetare io visto che ho uno stipendio e mangio pure senza di te? Facile sottomettere una che ha fame…convinci una con la pancia piena a farti contento. Allora sì che sei un uomo. E a quella che ha fame…offrile un pranzo senza pretendere niente. Che male non ti fai.