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Fully digital

Possiamo indossare un vestito fatto d’acqua o avere luci ovunque e cambiare il tuo tessile in base al tuo umore

Fully digital

Comprereste mai un capo d’abbigliamento che non esiste? E quanto sareste disposti a pagarlo? Anche la moda, si sta preparando alla transizione verso il metaverso.

L’industria della moda virtuale (chiamata anche digital fashion) ha già registrato vendite per decine di milioni di Euro, andando a confondere la nostra definizione di ciò che è reale nella moda e ciò che non lo è.

Secondo Gucci, il marchio del momento, è “solo una questione di tempo” prima che le principali case di moda entrino a far parte del mondo NFT(non-fungible tokens ) e in altri aspetti della moda digitale;  molti marchi lavorano con gli NFT per inserire capi digitali all’interno delle loro collezioni. La Moda nel futuro è  tra NFTs e il Metaverse.

Fino ad oggi, abbiamo interagito online andando su siti web o attraverso i social media ma nel Metaverso le interazioni si fanno multidimensionali, e gli utenti sono in grado di immergersi nei contenuti digitali piuttosto che semplicemente vederli grazie all’utilizzo di cuffie, occhiali per la realtà aumentata, app per smartphone o altri dispositivi.

Il concetto di metaverso è uno dei maggiori argomenti di trend nel mondo della  tecnologia, è un termine ampio che si riferisce generalmente ad ambienti virtuali condivisi, in cui le persone accedono ad  internet rappresentati da un proprio avatar 3d. Nonostante sia una realtà virtuale, le persone vorranno che i propri avatar appaiano al meglio.

Nel metaverso le attività saranno svariate, come assistere virtualmente ad un concerto, fare un viaggio online, comprare e provare vestiti digitali. All’interno del metaverso, gli utenti potranno acquistare terreni virtuali e altri beni digitali utilizzando presumibilmente le criptovalute. Ultimo al metaverso l’arrivo del petaverso. Senza inorridire è il mondo Pet, nel metaverso. Quindi si potrà acquistare un animale virtuale, per ora tutti i box disponibili, un migliaio con cani virtuali sono stati già venduti in soli 30 minuti nel mondo.

Dai brand nel metaverse ci si può aspettare dunque due approcci:

Fisico e digitale combinato: che è la moda digitale che una persona può indossare facendo uso della realtà aumentata o virtuale e Fully digital: che è la moda digitale che viene venduta direttamente a un avatar.

Un esempio in questa direzione è la collaborazione tra Balenciaga e Fortnite, la quale ha reso possibile acquistare abiti (visti qui sotto) ispirati a vari disegni Balenciaga, all’interno del gioco.

La collaborazione con l’industria del gaming non è solo un modo per sperimentare la creatività dei propri stilisti, in quanto rappresenta un’enorme opportunità economica, aiutando i brand ad avvicinarsi alla generazione Z. La maggior parte di queste joint venture infatti, offrono agli acquirenti la possibilità di mettere le mani su un capo fisico in edizione limitata, come quello presente nel gioco. Balenciaga e Fortnite per esempio.

La fusione tra l’industria dei videogiochi e della moda, offre opportunità illimitate per la creatività, che andrà oltre i limiti fisici dell’industria della moda, essendo gli avatar di qualunque forma si desideri.

Anche Dolce e Gabbana ad Ottobre ha rilasciato una collezione digitale composta da nove capi di abbigliamento NFT, chiamandola “Collezione Genesi”. Venduta per circa 5,7 milioni di dollari, la collezione è diventata la collezione digitale più costosa fino ad oggi.

C’è invece chi pensa di estendere la “digital fashion” anche al di fuori del metaverso, puntando su due fattori sempre più protagonisti nella moda: la sostenibilità e la tecnologia. Jae Slooten, co-fondatore del marchio pioniere di moda digitale olandese “The Fabricant”, sostiene che la moda del mondo reale diventerà sempre più tecnologica e sostenibile, con materiali intelligenti che agiscono come una seconda pelle e sono in grado di monitorare il nostro corpo, consumando energia pulita allo stesso tempo.

“Sento che il futuro sta nei materiali che sono intelligenti e che sono in grado di crescere con noi o addirittura crescere su di noi”, ha spiegato Slooten, aggiungendo che il mondo fisico permetterà alle persone di esibire “un’espressione più sobria di chi siamo”.

Diversamente, secondo Slooten, la parte espressiva verrà traslata nella realtà virtuale. “E poi, all’interno del mondo digitale, possiamo impazzire completamente. Possiamo indossare un vestito fatto d’acqua o avere luci ovunque e cambiare il tuo tessile in base al tuo umore”.

L’anno scorso, la compagnia fondata da Slooten, Fabricant, ha segnato un record quando un suo abito virtuale è stato venduto all’asta per 9.500 dollari.

“La nuova proprietaria lo ha indossato sul suo Facebook e sul suo Instagram”, ha detto Slooten.

In conclusione, nel metaverso, un mondo virtuale che offre principalmente un’esperienza visiva, il ruolo della moda come strumento di espressione personale e sociale non può che avere un ruolo centrale. Resta solo da aspettare che lo screenwear diventi il nuovo streetwear.

 

Fully digital: la moda digitale che viene venduta direttamente a un avatarultima modifica: 2022-03-04T00:10:20+01:00da Dizzly