A farci cullare e curare dai sogni e dalla notte
Mariano Filippetta a detta di Lucia Aldinucci dei Musei di Roma ama molto il colore blu, e il motivo è la profondità, gli aspetti del mondo non recepiti in velocità. Un mondo poetico dove non serve nessun rifugio; perché blu Ceruleo blu Cobalto blu di Prussia blu di Persia blu Oltremare blu Reale lapislazzuli azzurrite smalti incantato il blu stesso ne diventa immagine e destino .
La mostra “infinitaMente” di Galleria Alice Schanzer di Sutri (VT) curata da Silvia Previti e visitabile fino al 18 marzo 2023, lo vede protagonista con Bruno ALLER, Fabrizio BERTUCCIOLI, Marisa FACCHINETTI, Giorgio FIUME, Silvana LEONARDI, Fabio MARIANI, e Mario NALLI in un progetto espositivo sviluppato in parallelo con la galleria Alice Schanzer di Venezia sulla poetica della Relazione di Edouard Glissant: con l’Altro riconosciuto e rispettato nella sua alterità e complessità, che oggi più che mai – come spiegato da infinitaMente – con lo spirito filosofico di un metodo di apertura può includere sempre più diverse personalità sulla percezione di stima e apprezzamento oltre i curricula. Un “metodo” cortocircuitato da incontri casuali ma illuminanti che innescano quasi naturalmente il processo” (Silvio Pasqualini, artista e curatore artistico della galleria); un’epressione genuina caratterizzata dalle varie sollecitazioni, e va da sé, per alcuni più marcatamente frutto del proprio tempo, quando le dispute culturali ed intellettuali sono state segnanti.
Precisa Filippetta nell’intervista quanto sia decisivo far avvertire l’invito a fermarsi, a contemplare, a cogliere l’essenza di ciò che ci circonda per ristabilire spazio tempo giuste armonie e intensi dialoghi: A farci cullare e curare dai sogni e dalla notte. A riprendersi La terra, la luna e l’abbondanza sulle note di Zingari felici, Claudio Lolli.
E quell’arte “comportamentale” – palestre mentali – così come il nome di una mostra di Fabio Sargentini, di artisti protagonisti di atteggiamenti, azioni e di ricerche non convenzionali di cui riconosciamo J. Beuys capostipite o il Kounellis e i più concettuali, che si sono stretti nella Galleria L’attico e nelle scuole romane che già Gramiccia è tornato a raccontare con L’Osteria dei Pittori (Filippetta con Rosso d’Osteria). Compagni d’arte o Padri, e perchè non raccontarli se questi artisti sono roboanti come Gino De Dominicis Luigi Ontani, assieme ai Figli della ‘pittura italiana’ e il percorso della Scuola Romana come testimonia il recente e prezioso catalogo ‘Sotto il cielo di Roma dalla scuola di Via Cavour ai nostri giorni’ di Paolo Pancaldi e Simona Bartolena – edizioni Heartbook 54.
Se in questa mostra il colore è il trait d’union, tra gli artisti passato, presente e futuro non c’è che da considerarli come unicum intuitivo: la grande capacità di evocare tramite le proprie intuizioni, ciò che manca alla realtà, non speculazione o solo rappresentazione.
SitFeel
Fino al 18 marzo Galleria Alice Schanzer Sutri VT
CrossPurposes
"In questo articolo ci si perde meravigliosamente nelle stratificazioni secolari di simbolismi magici ..."
Dizzly
"Higgins piuttosto ha fatto il 48! Scherzavo -dice- ho dato dei prompt a ..."
Dizzly
"Balenciaga, pare:-) "
spalmieros
"Il diavolo e l'acqua santa. Però il sommo Pontefice non sta affatto male, ..."
Dizzly
"un puro della forma ... come se la purezza risiedesse nelle forme "