Lègami in legàmi

Cattura

foto tratta dal web

Lègami in legàmi

Si può affermare “non solo l’esistenza di un legame etimologico tra ‘corda’, ‘cuore’,  ‘cervello’, ‘viscere’ (…),  ma anche l’esistenza di valide motivazioni a sostegno del perché l’uomo, nell’arco della sua storia, abbia localizzato in zone diverse del suo corpo la sorgente del suo spirito vitale.” (dal web)

corde che legano, corde che salvano, corde che sospendono, corde che imbrigliano, corde che risuonano nell’anima.

Lègami in legàmi

Corde…cuore….un legame non solo etimologico, un legame che quando si crea va oltre la rappresentazione iconografica del loro uso, un legame fisico che crea legame emotivo e sentimentale tanto più stretto quanto più stretti sono i nodi interiore

Adoro le corde, adoro usarle, adoro viverle e renderle vive, corde che dialogano con il corpo creando  disegni sulla pelle come arabeschi screziati , come tatuaggi delebili pronti ad essere ridisegnati dalla fantasia e dalla passione.

Dom

Lègami in legàmiultima modifica: 2018-06-01T14:26:36+02:00da dominjusehellah

5 comments:

  1. : Un tratto d’arte, senza escludere che un nodo crea e sollecita tensione nella fermezza del gesto, ed è legàme. Nei volumi è un convesso, e nella combinazione, l’attrito necessario al sentirsi légati, rappresentati…Non trovo molta arte nei légami illividiti ed estremi, forse sono lontani dalla poesia erotica; resta sempre “chi e per chi”, all’interno di un rapporto e della consapevolezza percepita. E’ detestabile, a mio parere, chi lo crede strumento efficiace a prescindere. Buon pomeriggioM^

    1. Ogni strumento che non sia condiviso , voluto, accettato e desiderato costituisce violenza come costituirebbe violenza una semplice carezza ricevuta da persona indesiderata. Per cui non esistono strumenti efficaci a prescidere.
      Esiste il legame di cui i legami costituiscono simbolismo metaforico.
      Refusi o no i tuoi commenti sono sempre efficaci e graditi.
      Dom

  2. Sicuramente: le corde legano, salvano, sospendono e possono anche risuonare nell’anima. D’altro canto, possono imprigionare, immobilizzare ed impiccare, il tutto dipende dall’utilizzo e dal significato. Come fai giustamente notare tu, c’è un’etimologia che lascia ben sperare, con processi associativi che rimandano spontanei agli accordi musicali, del cuore e delle menti tra soggetti affini. E sono tutti legàmi che avvicinano, perché legano liberando dall’esigenza di divincolarsi… Ma proprio come per la carriola resa protagonista di tutta una serie di post nell’Olimpo di misti, anche qui le interpretazioni possono essere innumerevoli, e così le immagini. I segni sul corpo – dai tatuaggi alle ben più estreme scarificazioni – sono (o possono essere, a seconda dei singoli casi) forme decorative, proprio come i segni lasciati dalle corde; ma al contempo non prevedono soltanto uno scopo meramente decorativo. Così, al di là della funzione di ritualità iniziatica, finalizzata a marchiare un passaggio evolutivo dell’individuo o a sottolineare una sua condizione di appartenenza, un certo segno sulla pelle – indelebile o passeggero che sia – può essere anche visto come un elemento protettivo ed un tangibile prodotto di una manifestazione erotica. Un amabile effigie sulla pelle come reliquia visibile di una passione. Lo shibari o kinbaku, pur essendo una costola nata da un’arte tipicamente marziale giapponese, è diventata una disciplina che prevede l’immobilizzazione legando una persona in contesto puramente erotico ma oggi viene anche utilizzata come forma di rilassamento oltre che come forma artistica di scultura vivente. Gli stessi lividi, poi – ma sia più che chiaro, onde evitare facili decontestualizzazioni e legittimazioni improprie, non mi sto riferendo ai pericolosi ematomi prodotti da qualsivoglia violenza o patologia – nell’ambito puramente erotico e nel contesto della già citata formula SSC, vale a dire sano-sicuro-consenziente (vedi post precedenti), possono essere una gotica – quanto sensuale – e pure un pochino mistica, reliquia d’amorosi sensi.
    Ed in fondo, anche da un punto di vista squisitamente letterario, la stessa figura del vampiro – ripensiamo a Carmilla di Le Fanu o al Dracula di Stoker – non è forse intimamente legata ad un concetto erotico vagamente bdsm?

    1. Il BDSM pervade la nostra quotidianità in modo subliminale, dai rapporti Dom-sub inconsapevoli, alla simbologia religiosa fino ai richiami squisitamente letterali di cui ho fatto cenno in numerosi miei post ormai rimossi da tempo. Per il resto come sempre cogli nel segno e come sempre proponi nuovi stimoli per allargare la discussione … il gotico erotico della fine 800 è probabilmente più moderno di tante esasperazioni odierne.
      Grazie
      Dom

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