Teresa

Conobbi Teresa in un noiosissimo party poco prima di Natale organizzato dall’azienda per cui prestavo servizio in quell’anno. Di lei, mi aveva colpito particolarmente il suo sapere stare tra la gente, parlava quando occorreva, sorrideva di gran gusto, e teneva la coppa di champagne tra la mano con l’altra mano poggiata sotto il suo gomito. A Capodanno già stavamo insieme, mentre poco dopo l’arrivo della primavera si era già trasferita da me. Il nostro rapporto funzionava bene: avevamo un’ottima intesa sia mentale che fisica, ci dicevamo sempre tutto e ci capivamo al volo, adoravamo discutere e confrontare le nostre idee, a letto tutto funzionava splendidamente, lei sembrava soddisfatta ed io impazzivo letteralmente per quel suo corpo perfetto: il seno non troppo grande, delle bellissime gambe, dei piedi molto attraenti. Quel che accadde invece in un caldo giorno d’agosto, è ciò che sto per raccontarvi, un qualcosa che stravolse totalmente il nostro rapporto rendendolo qualcosa di estasiante.

Eravamo al mare, per ragioni di lavoro non distanti dalla nostra città, ed era ormai giunta l’ora di andar via con il sole quasi già tramontato, quando per scherzo la buttai in acqua. “Bravo” fece lei, uscendone “ed ora come faccio col costume bagnato? Si asciugò con il telo, poi raccolse tutte le nostre cose dicendomi di sbrigarmi, infine con fare sicuro afferrò quello che lei definiva “copricostume” e che per me invece era un eccitantissimo vestitino di colore blu, molto corto e scollato, e lo indossò,  quindi si sedette sul lettino e slacciò il “top” del bikini che con abile mossa venne sfilato via, infine guardandosi intorno con aria circospetta sfilò via anche le mutandine, dicendo “andiamo, speriamo di non trovare traffico!” In macchina le chiesi “non vorresti aspettare che si asciughi il costume prima di tornare a casa?”, mi rispose “non ce la faremmo mai, e poi non ti eccita la situazione?” In realtà, da quando si era sfilata le mutandine del bikini, ero in preda ad una violentissima erezione, ma mi sforzavo di mostrare grande indifferenza in modo da coinvolgerla in una specie di sfida! Durante il tragitto in auto parlammo di varie amenità senza affrontare nessun tema “caldo”.

Erano quasi le venti, quando ci eravamo lasciati alle spalle il traffico della statale, quando poco prima dell’uscita lei mi chiese di fermarci in una piccola area di sosta con un bar. Uscendo dall’auto un movimento brusco le scoprì completamente il pube provocandomi quasi l’esplosione del costume che indossavo, la presi per mano, e ci incamminammo verso il bar che all’apparenza sembrava completamente deserto, entrammo e ci dirigemmo dinanzi al banco del bar, esclamando a gran voce: “Non c’è nessuno?” Dopo un po’ comparve il barman, viola in viso e che con gli occhi bassi, mi chiese cosa gridavamo, io gli sorrisi per tranquillizzarlo e gli ordinai due caffè, lui si prodigò subito nel prepararli e Teresa mi disse in un orecchio “Chissà cosa farebbe se sapesse che sono completamente NUDA!” Le risposi “A me sembra già eccitato! Bevemmo il caffè, pagammo il conto e uscimmo dal bar con passo lento. Camminando mi disse: “Non so se mi giudicherai male, ma sono eccitatissima solo all’idea che quel ragazzo abbia capito che sotto il vestitino sono completamente nuda, voglio scopare appena arriviamo in macchina!” E nel camminare lei sollevò leggermente il vestitino da farlo arrivare a toccare la mia mano che era appoggiata sul fianco destro di lei: praticamente camminò per alcuni secondi col culo completamente di fuori, ma eravamo ormai abbastanza lontani dal bar e non incontrammo neanche nessuno nel tragitto fino al parcheggio.

Arrivammo alla macchina, e appena entrati, lei si sfilò completamente il vestitino, restando praticamente nuda. Io nel frattempo, mi ero tolto il costume e mi stavo masturbando furiosamente; e balbettando le dissi: “Ma ti rendi conto che sei completamente nuda in un parcheggio pubblico?” Lei non rispose, guardò la mano, appoggiò entrambi i piedi sul cruscotto, e iniziò anche lei a masturbarsi. Fu subito poco dopo che, guardando nello specchietto retrovisore dell’auto, mi resi conto che il ragazzo del bar ci stava spiando da dietro un albero poco lontano. Con gesto del capo gli feci segno di guardare nello specchietto, Teresa alzo lo sguardo, vide il ragazzo, sorrise, e mi chiese di ritrarre al massimo il mio sediolino. Si si mise a cavalcioni su di me con una gamba tra sedile e portiera e l’altra tra i due sedili, ed io iniziai a spingerle il mio pene sempre più in profondità; i suoi seni saltavano al ritmo della scopata, quando le dissi: “Sai, il ragazzo si sta masturbato guardandoci!” “Cooome?” fece lei fermandosi per un attimo, “Sì, è proprio li, appena dietro l’albero!” Riprese a cavalcarmi come una forsennata, questa volta impostando lei il ritmo; mentre scopavamo mi chiedeva: “Ci sta ancora guardando?” e via un gemito, “si è proprio li col cazzo di fuori!” e giù un urlo, “Si masturba col cazzo di fuori mentre io e te scopiamo?” e via ancora più veloce fino all’urlo finale causato dall’orgasmo raggiunto. Le urlai a mia volta: “Staccati, sto per venire!” Mi rispose: “Non me frega niente, voglio sentirti venire dentro!” E così fu: le venni dentro la fica, urlando come un pazzo!

Dopo, entrambi esausti, ci rendemmo conto che eravamo completamente nudi, fermi in macchina in un parcheggio e non era ancora notte! “Te ne importa?” Mi chiese. “A me no!” le risposi, aggiungendo però che in futuro avremmo dovuto fare attenzione perché, purtroppo, non tutti la pensano come noi, e la possibilità di beccarsi una bella denunzia per atti osceni in luogo pubblico esiste sempre! Poi mi chiese, mentre amorevolmente mi asciugava il sudore con un fazzolettino di carta: “Ho capito che mi fa eccitare da pazzi il mostrarmi nuda, ma tu come mi giudichi?” “Una donna meravigliosa, carica di sensualità!” risposi e aggiunsi “Penso che ogni donna abbia piacere a mostrarsi: è un fatto naturale, fa parte del gioco della seduzione che è sempre esistito e che è funzionale alla continuazione della specie! Sono solo i retaggi della società, cosiddetta civile, che impediscono alle donne di mostrarsi senza pudori e agli uomini di godere nell’esibire le proprie donne, passando per maniaci o per cornuti! Il vero tradimento sta nel non rispettarsi, nel non essere reciprocamente sinceri, nel non donarsi totalmente!” “Ti amo!”, mi rispose baciandomi teneramente, “Senza di te non sarei mai stata capace di comprendere a fondo il mio essere donna!

Quel che accadde in un caldo giorno d’agosto, è ciò che vi ho raccontato, un qualcosa che stravolse totalmente il nostro rapporto, rendendolo qualcosa di estasiante, fino a quando per altri motivi, io e Teresa prendemmo due strade differenti.

Teresaultima modifica: 2021-05-03T14:32:42+02:00da LaFormaDellAnima

12 pensieri riguardo “Teresa”

  1. Lettura scorrevole…. apprezzabile e non volgare.

    Non ho capito perché lo hai condiviso con noi?
    Scusami ma raramente leggo racconti erotici nel tuo blog.
    N.

    1. Sicura di non confondere blog? Non mi pare di averti vista nel mio blog e/o di aver letto mai un tuo commento. Non è il primo che posto qui, in basso c’è ne un altro, e non c’è un motivo preciso per il quale io l’abbia pubblicato. E’ soltanto un modesto racconto, scritto senza nessuna pretesa, che tra l’altro, avevo già condiviso nel precedente blog, poi rimosso.

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