Febbraio 2019: Roxy Music – FOR YOUR PLEASURE (1973)

For your pleasure

 

Data di pubblicazione: 23 marzo 1973
Registrato a: Air Studios (Londra)
Produttore: Chris Thomas, John Anthony & Roxy Music
Formazione: Bryan Ferry (voce, piano, Honer Pianet, mellotron, armonica), Brian Eno (sintetizzatori, cori), Andy Mackay (oboe, sassofono, organo elettrico), Phil Manzanera (chitarra elettrica), Paul Thompson (batteria), John Porter (basso)

 

Lato A

 

                        Do the strand
                        Beauty queen
                        Strictly confidential
                        Editions of you
                        In every dream home a heartache

 

Lato B

 

                        The bogus man
                        Grey lagoons
                        For your pleasure
 

Siamo troppo giovani per ragionare, e troppo cresciuti per sognare
(Bryan Ferry)

 

Glamour. La cura dell’estetica come espressione della propria personalità. Anche nel rock il glamour ha preso piede, soprattutto agli inizi degli anni ’70, quando il concetto della musica si rivoluzionò al punto tale che questa non rimanesse solo qualcosa di uditivo, ma anche qualcosa che si potesse vedere, toccare, imitare…
I Roxy Music hanno rappresentato un fenomeno particolarmente intrigante nella rappresentazione del glam rock, inventandosi un genere di rock futurista, esprimendosi attraverso una strumentazione di base proveniente dal jazz, ma elevandosi tramite un canto decadente e maliconico, e fondendosi con i ritmi ballabili, concentrando tutta una serie di culture e stili.
Il loro linguaggio fondeva la sperimentazione eccentrica del genietto Brian Eno e il carisma elegante del leader Bryan Ferry, originario degli Stati Uniti, e trasferitosi nel Regno Unito, inventandosi un sound che univa tanto la spinta reazionaria di un certo tipo di rock, quanto l’avanguardia che stava prendendo piede. Si univano quindi suoni elettronici a melodie delicate, ritmi frenetici e ossessivi e rappresentazione eccentrica, che era già ben visibile dalle loro copertine, che ospitavano ogni volta delle donne bellissime, spesso modelle o donne di spettacolo, rappresentando per bene il concetto stesso di glamour attraverso la sensualità.
Il primo passo fu un omonimo album d’esordio del 1972, subito consacrato dal Melody Maker come “disco dell’anno”, con tanto di “E hanno appena cominciato” a conclusione della recensione, quasi a voler dire che il meglio doveva ancora venire, e che i Roxy Music erano una specie di nuova promessa nel linguaggio del rock colto e sperimentale. E infatti l’album mette insieme schizofrenia e sperimentazione, spesso sovvertendo i linguaggi consolidati che il rock fino ad allora aveva maturato. La musica dei Roxy Music era densa di umori della Londra dei primi anni ’70, riportandone i colori e le atmosfere, mischiando con particolare disinvoltura tutta una varietà di generi.
L’anno seguente lo seguì For your pleasure, che fu anche l’ultimo disco a vantare la presenza di Brian Eno in formazione, che da lì in poi intraprenderà una sorprendente e ricchissima carriera da solista. La copertina vede una giovanissima Amanda Lear vestita di un attillatissimo abito nero pece che tiene al guinzaglio una pantera su uno sfondo notturno e metropolitano, quasi a voler rappresentare la particolare atmosfera del disco. Stilisticamente l’album prosegue sul percorso già battuto dal precedente, ma ne evidenzia un afflato ancora più elegante, grazie ad un lavoro di sperimentazione e ricerca della melodia più marcata, senza rinunciare ad un particolare romanticismo, misto a decadentismo urbano e scenari intimisti.
Apre l’incalzante e schizofrenica Do the stand, nella quale si inseriscono interventi di sassofono forsennati, al limite della cacofonia pura, divenendo una specie di anticipazione di tutto quel movimento che da lì a qualche anno avremmo chiamato punk. Segue il delicato art rock di Beauty queen, dedicata da Bryan Ferry alla sua compagna Valerie Leon, attrice e modella. Strictly confidential vibra delicata al suono dell’oboe e di una chitarra vagamente psichedelica, mentre l’apertura sintetica di Editions of you introduce ad un frenetico ritmo danzereccio, denso di testi decadenti, anticipando tutto il movimento synth pop che prenderà piede durante gli anni ’80, e avrà come pionieri gente come i Depeche Mode o i Soft Cell. Chiude il primo lato la tetra ossessione di In every dream home a heartache, che si trascina lenta e lugubre come un’oscura litania, e si apre ad un crescendo che esplode catartico e bellissimo.
Nel secondo lato figurano solo tre brani, che però vantano un minutaggio superiore, facendo spazio allo psicodramma della ballata futurista e delirante di The bogus man, nell’armonia blues di Grey lagoons e in una conclusiva title-track che esprime tutta la sublimazione della dicotomia finzione/realtà, su una base pianistica elettrica.
For your pleasure metteva insieme quindi teatralità, ironia, sarcarsmo, decadenza, con una personalità senza limiti e un’estetica elegante, restando nel suo genere uno dei monumenti assoluti. Dopo l’abbandono di Brian Eno, i Roxy Music si concentreranno maggiormente sulla ricerca della più canonica canzone pop, con esiti stupefancenti tramite album come Stranded, Siren e Avalon, e anche Bryan Ferry proseguirà una carriera solistica degna di nota, mantenendo un’eleganza che è una cifra notevole di chi è destinato a rimanere in eterno.

 

Quello che i Roxy Music stanno facendo manca della sua fase primordiale, cercando di muoversi in qualche parte vicino alla cima. Il motivo è che sono bravi, e lo sanno
(Richard Williams)

Febbraio 2019: Roxy Music – FOR YOUR PLEASURE (1973)ultima modifica: 2019-02-18T12:11:49+01:00da pierrovox

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