Giugno 2011: Thurston Moore – DEMOLISHED THOUGHTS (2011)

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Data di pubblicazione: 24 maggio 2011
Registrato a: The Library, Flowers & Cream (New York)
Produttore: Beck
Formazione: Thurston Moore (voce, chitarra), Beck (sintetizzatori, basso, voce), Samara Lubelski (violino), Mary Lattymore (arpa), Bram Inscore (basso), Joey Waronker (batteria)

 

Tracklist

 

                        Benediction
                        Illuminine
                        Circulation
                        Blood never lies
                        Orchard Street
                        In silver rain with a paper key
                        Mina Loy
                        Space
                        January

 

Ogni volt ache posso permettermi
di fare qualcosa, la faccio
(Thurston Moore)

 

In effetti reinventarsi una carriera da solista, dopo il burrascoso scioglimento dei Sonic Youth (avvenuto anche a causa della rottura del matrimonio con Kim Gordon), è qualcosa che ha portato Thurston Moore a mettere tutto in discussione.
L’ex “giovane sonico” aveva già all’attivo alcuni album da solista, e diverse colonne sonore, ma è con Demolition thoughts che avvia difatti una nuova vita artistica, decisamente diversa e libera dal passato. Per fare questo Moore si avvale della collaborazione del genio Beck Hansen, che lo porta nei suoi studi di registrazione, e assieme danno vita ad un album strutturato su canzoni prettamente acustiche e ornate di rifiniture eleganti. Qualcosa insomma che dovrebbe depistare chi era abituato alle “storture” della band madre…
Demolition thoughts in tal senso è un album che lascia alle spalle il noise rock e si avvicina a Nick Drake, o meglio, al Beck di Sea change. Si ha voglia adesso di lasciarsi cullare dal dolce suono delle canzoni, della melodia, e gli esiti sono straordinari.
Si parte dai sussurri delicati di Benediction si giunge alla cupa asprezza di January, che chiude il disco. Nel mezzo vi è spazio per delicatezze acustiche ravvisabili nei passaggi estatici di Illuminine, nelle progressioni post punk condite da archi e synth di Circulation, nel minimalismo acustico di Blood never lies, nella nenia oscura di Orchard Street, chiusa da cacofonie finali.
L’album si ammanta di atmosfere lisergiche nella delicata indolenza di In silver rain with a paper key, con tanto di intrecci elettronici dal sapore cosmico. Mina Loy dal canto suo si veste di un’acustica minimale a tinte fosche, quasi spettrali. E Space è l’ulteriore lavoro sui suoni deviati dalla psichedelia.
Demolition thoughts è uno di quegli album più importanti per l’artista che per tutto il resto del contesto storico, perché gli apre nuove prospettive. Ma ciò non toglie che questo sia un passaggio importante, che ha aggiunto importanza ad un percorso che già tante cose notevoli aveva dato!

 

Con Demolition thoughts , gli album solisti di Thurston Moore sono diventati più di campi di rumore che si trovano a gonfiare con la gioielleria occasionale, più delle ultime tappe di Sonic Youth. Molte persone si ritirano dopo 30 anni, ma Moore ha aggiunto un’altra grande linea ad un ritorno assurdo”
(Grayson Currin)

 

Giugno 2011: Thurston Moore – DEMOLISHED THOUGHTS (2011)ultima modifica: 2019-06-03T07:54:36+02:00da pierrovox

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