Settembre 2019: Dead Kennedys – FRESH FRUIT FOR ROTTEN VEGETABLES (1980)

Dead Kennedys - Fresh fruit for rotting vegetables

 

Data di pubblicazione: 2 ottobre 1980
Registrato a: Möbius Music (San Francisco)
Produttore: East Bay Ray
Formazioni: Jello Biafra (voce), East Bay Ray (chitarra), Klaus Flouride (basso, cori), Ted (batteria)

Lato A

            Kill the poor
            Forward the dead
            When ya get drafted
            Let’s Lynch the landlord
            Drug me
            Your emotions
            Chemical walfare

Lato B

            California uber alles
            I kill children
            Funland at the beach
            Ill in the head
            Holiday in Cambodia
            Viva Las Vegas

Dobbiamo dimostrare che adesso siamo diventati adulti. 

Non siamo un gruppo punk, siamo un gruppo new wave

(Jello Biafra)

Strano posto la California. spesso la si guarda con un’immagine di paradiso della superficialità e del disimpegno della ragione critica, e invece sa anche rappresentare un tipo di cultura alternativa e di protesta sorta nei sobborghi di Los Angeles immediatamente dopo gli strascichi della cultura Beat, post sessantottina e hippie.
Nella tarda seconda meta’ degli anni ’70 l’assolata costa Ovest dell’America “ricca” ci ha regalato “perle” di punk-hardcore quali: The Germs, Circle Jerks, Black Flag, Dead Kennedys per poi via via salire sempre di piu’ verso uno stato di estremizzazione del genere. Di punto in bianco insomma, la California sembra mostrare il lato nero del suo sole di cartone. Con la scena hardcore punk si svilupperà infatti, più tardi, anche quella rap nonché il circolo degli skaters, immortalati dagli storici scatti di Friedman, si andrà diffondendo sempre piu’ massicciamente lo Straight Edge life style unito ad un approccio più politico nei confronti della situazione sociale vigente, segno che il nuovo apparato non stava affatto riuscendo a coprire il malessere dei tempi. Non bastava il cinema rileccato, non la moda, non l’opulenza ostentata o le forme artistiche che si limitavano ad affermare il reale senza contrastarlo: era nato un nuovo movimento dei sobborghi. La California insomma manifesta in nuovi modi la lezione assorbita da grandi come Chomsky e Marcuse.
Detto questo possiamo parlare del manifesto della nuova epoca di rifiuto californiana: Fresh fruit for rotten vegetables dei Dead Kennedys.
Il titolo indica la volontà dei nostri psicopatici ragazzi di San Francisco di dare un taglio col passato marcio e corrotto della belle epoque californiana. Qui ci troviamo di fronte a musica dagli alti contenuti politici in una forma di punk velocizzato e teatrale in cui la voce del mitico Jello Biafra rappresenta una figura da biascico menestrello-cantastorie. C’è ironia, tanta ironia amara e rabbiosa mista alla velocità dei pezzi proposti con un lavoro chitarristico che a in molti punti crea quasi dei giri-filastrocca. Ciò è chiaro in pezzi come Let’s Lynch The Landlord, I kill children o Chemical warfare. In altre canzoni c’è uno spirito punk più genuino e diretto tipo When ya get drafted o Drug me, ma resta il fatto che l’album in questione non può essere scomposto al pari di certi manifesti programmatici della letteratura politica, i quali vanno introiettati nelle loro interezza. Lo spirito del disco apre la via a tanti stati d’animo, la voce di Biafra è profetica, inimitabile, e le chitarre mantengono quel ciarpame “rock n’ roll” che però rompe la tradizione frivola e divistica per dare spazio a contenuti maturi, fastidiosi e diretti. Lo schema della rock star divina immersa in mille eccessi decade, non piu’ arte per arte ma “arte come rifiuto” della corruzione politica e del neo fascismo (California uber alles) o come rifiuto della guerra (Holyday in Cambodia). L’idolo è morto; la società americana colorata e opulenta non esiste (Kill the poor): ciò che permane è la grande bugia del reaganismo o, parlando di politica estera, del dittatore Pol Pot. Non c’è la fuga dalla realtà ma la trasposizione in parole e musica del “ciò che è”. Una tradizione più vicina al teatro di strada di Grotosky e della concezione Estetica Di Lucaks e Benjamin piuttosto che allo star system del rock tradizionale, verso il quale comunque rimangono tutti debitori, musicalmente parlando.
La linea di separazione è ora marcata anche per la California così come avevano insegnato i Sex Pistols per L’Europa bianca e colta, anche se in modi e atteggiamenti differenti, perché al nichilismo i Dead Kennedys antepongono la militanza e la presa di posizione.
Raramente l’hardcore deviato riuscirà ancora a lambire queste sommme vette di protesta e marciume.

 

Settembre 2019: Dead Kennedys – FRESH FRUIT FOR ROTTEN VEGETABLES (1980)ultima modifica: 2019-09-30T09:46:52+02:00da pierrovox

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