Luglio 2020: Funkadelic – MAGGOT BRAIN (1971)
Data di pubblicazione: 12 luglio 1971
Registrato a: Universal Studios (Detroit)
Produttore: George Clinton
Formazione: George Clinton, Raymond Davis, Fuzzy Haskins, Grady Thomas, Garry Shider, Hot Buttured Soul (voce), Eddie Hazel (voce, chitarra), Tawl Ross (voce, chitarra), Bernie Worrell (tastiere, cori), Billy Nelson (basso, voce), Tiki Fulwood (batteria)
Lato A
Maggot Brain
Can you get to that
Hit it and quit it
You and your folks, me and my folks
Lato B
Super stupid
Back in our minds
Wars of Armageddon
“Lo stile è quello che vuoi fare,
se è possibile farlo con fiducia”
(George Clinton)
L’arte è rappresentazione di umanità. L’umanità della soul music deriva da secoli di tradizione, fatta di canti e melodie lontane. I Funkadelic, assieme al progetto parallelo di George Clinton Parliament, sono stati i pionieri del funky, espressione di un’arte che lega la soul music con i ritmi primitivi. Contaminandosi con i grandi del rock psichedelico e dell’acid rock, come Jimi Hendrix, Frank Zappa e Sly & The Family Stone, hanno coniato uno stile esplosivo e fluttuante.
Maggot Brain in tal senso è un capolavoro visionario, di ascendenze black e straordinariamente carnale. Si apre con una title-track, sostenuta da una chitarra acida e fluttuante richiamante lo spirito voodoo di Jimi Hendrix, per poi aprirsi in una follia ritmica composta dal funky corale di Can you get to that, con una serie di sovrapposizioni di voci e cacofonie. Segue il bluesy-funky di Hit and quit it, con i suoi ritmi irresistibili, le voci, miscelando tanto il southern rock con la black music alla James Brown. Il primo lato è chiuso dai ritmi disco di You and your folks, me and my folks, con le sue andature sbilenche e seducenti.
Il secondo lato si apre con l’assalto assordante hard di Super stupid, vorticoso e trascinante. Back in our minds invece inanella una serie di sfarfallii sonori, ritmi dance e tendenze funky. Wars of Armageddon invece riflette le ascendenze free jazz di Sun Ra in una lunga suite di quasi dieci minuti, dove si miscelano irresistibili ritmi funky, voci urlanti primitive, e rumorismi vari.
Maggot Brain è un album superlativo, sorprendentemente attuale, dove confluiscono un mare di generi e di stili sonori, assoli e melodie corali. Un’arte che non consuma e che resta eterna!