Maggio 2022: The Jesus Lizard – LIAR (1992)
Data di pubblicazione: 10 ottobre 1992
Registrato a: Chicago Recording Company (Chicago)
Produttore: Steve Albini
Formazione: David Yow (voce), Duane Denison (chitarra), David Sims (basso), Mac McNeilly (batteria)
Tracklist
Boilermaker
Gladiator
The art of self-defence
Slave ship
Puss
Whirl
Rope
Perk
Zachariah
Dancing naked ladies
“A volte penso se vivere non sia solo l’accumulare di ore e decadi”
(Dadid Yow)
Le “lucertole” si presentano come un grosso animale rock sudato, con Yow che abbaia e sbuffa la voce, cantando contro piuttosto che insieme alla musica. L’effetto conferisce alle canzoni un potere aspro che è forte ma non “macho” di per sé. Boilermaker apre l’album con un leggero sussulto. Gladiator ha un simile riff di guida, un crunch di precisione che richiama il lavoro più raffinato del Big Black di Steve Albini, e la pesante sezione ritmica di fondo rende il suono pieno e brutale. Lo rallentano un po’ per Slave ship, che vortica insieme ad alcune fantastiche percussioni e testi spaventosi. Puss è quasi orecchiabile, ed è stato pubblicato come doppio double a-side. La punk Rope è più veloce di qualsiasi altra traccia e funziona anche a quella velocità. Zachariah con il suo riff a macinazione lenta e testi biblici è probabilmente uno dei pezzi migliori del disco. Costruisce e culmina due volte, lasciando le orecchie esauste mentre suono sempre a volume Spinal Tap. Ascolto essenziale per gli amanti della musica noise