Agosto 2021: Joe Cocker – JOE COCKER! (1969)

Joe Cocker

 

Data di pubblicazione: Novembre 1969
Registrato a: Sunset Sound (Los Angeles), A&M Studios (Hollywood)
Produttore: Denny Cordell & Leon Russell
Formazione: Joe Cocker (voce), Chris Stainton (piano, organo), Leon Russell (piano, organo, chitarra), Henry McCullough (chitarra), Clarence White (chitarra), Sneaky Pete Kleinow (pedal steel guitar), Alan Spenner (basso), Bruce Rowland (batteria), Paul Humphrey (batteria), Milt Holland (percussioni), Merry Clayton, Bonnie Bramlett, Rita Coolidge, Patrice Holloway, Sherlie Matthews (cori)

 

Lato A

 

                        Dear Landlord
                        Bird on the wire
                        Lawdy Miss Clawdy
                        She came in through the bathroom window
                        Hitchcock railway
 

Lato B

 

                        That’s your business now
                        Something
                        Delta lady
                        Hello, little friend
                        Darling be home soon

 

Amo le canzoni che hanno un sentimento rock e groove
(Joe Cocker)

 

Se c’è una, tra le tante interpretazioni che hanno segnato il famoso Festival di Woodstock, quella è senza dubbio di Joe Cocker. Nel suo set si era premunito di inserire una lunga versione di With a little help from my friends dei Beatles, stravolgendone completamente l’armonia da jingle, dilatata poi in una jam blues con tanto di cori in falsetto e movenze ubriache. Una delle poche cover che, a giusta ragione, si può dire che hanno superato l’originale.
Col tempo Joe Cocker sarà spesso associato all’inno sensuale di You can leave your hat on che accompagnava le scene dello spogliarello di Kim Basinger nel film 9 settimane e mezzo, rendendolo un’icona pop di tutto rispetto, ma non possiamo dimenticare dunque che la sua carriera agli esordi aveva tutt’altro spessore, partendo da un’attitudine decisamente più “maledetta”.
Grande interprete, spesso ha preferito più elaborare a suo modo le canzoni di altri, rendendole praticamente nuove. Il suo secondo album, che segue l’esordio che ha la registrazione della magistrale e già citata With a little help from my friends, è per lo più costellato di cover.
Si pare da una vibrante versione rock-country di Dear Landlord di Bob Dylan, e si prosegue con una chiesastica Bird on the wire di Leonard Cohen, con l’organo in prima fila a disegnare le armonie sulle quale si poggia quella voce dolce e roca. Andando avanti ci si imbatte nel bluesaccio d’annata di Lawdy Miss Clawdy di Lloyd Price, e poi in una densa versione blues di She came in through the bathroom window dei Beatles sponda Lennon/McCartney. Il primo lato è chiuso da una intensa versione di Hitchcock railway.
Il secondo lato si apre con una delle poche tracce autografe, That’s your business now, seguita da un’intensa versione di Something dei Beatles, stavolta sponda Harrison. Giunge poi una gioiosa Delta lady di Leon Russell, e poi una bella versione di Hello, little friend. Chiude il cerchio Darling be home soon di John Sebastian. Nelle edizioni in ristampa sono state aggiunte poi She’s good to me, secondo pezzo autografo, e Let it be, sempre dei Beatles.
Il disco ottenne un discreto successo, e confermò il particolare talento di Cocker di saper dare nuova linfa alle canzoni. Anche la sua abilità scenica era particolarmente suggestiva. Joe Cocker morirà il 22 dicembre del 2014, lasciando una grande eredità, e soprattutto il merito di aver portato il blues all’attenzione di un pubblico vasto.

Agosto 2021: Joe Cocker – JOE COCKER! (1969)ultima modifica: 2021-08-02T08:59:36+02:00da pierrovox

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