Ottobre 2022: Nina Hagen Band – UNBEHAGEN (1979)

Nina Hagen - Unbehagen

 

Data di pubblicazione: 1979
Registrato a: Hansa Studios (Berlino)
Produttore: Ralph Nowy & Tom Müller
Formazione: Nina Hagen (voce), Bernhard Potschka (chitarra), Reinhold Heil (tastiere, sintetizzatore), Monfred Preaker (basso, chitarra ritmica), Herwig Mitteregger (batteria, percussioni)
 

Lato A

 

                        African reggae
                        Alpatraum
                        Wir leben immer… noch
                        Wenn ich ein junge wär
 

Lato B

 

                        Hermann hiess er
                        Auf’m rummel
                        Wau wau
                        Fall in love mit mir
                        No way
 

 

Canto dell’inferno e del paradiso,
degli angeli e dei demoni
(Nina Hagen)

 

Nel pieno dell’epopea del punk. Da un lato i giovani sballati, scuciti e pieni di spille da balia. Dopo aver agitato lo shaker e aver versato il liquido, i punk hanno cominciato a emergere da sotto le pietre. Alcuni erano musicisti esperti con grande maestria tecnica e, soprattutto, affamati. La domanda era tagliare i capelli, spettinarli, tingerli, indossare vestiti di pelle, mettere l’ombretto e degli orecchini e tirare la posa. Quando le riviste iniziarono a pubblicare foto e rapporti, tutto fu più facile. Allora in Germania anche i musicisti soffrivano la fame. Il kraut morente non poteva più dare di più e il rock era diventato insopportabilmente adulto. I ragazzi di Spliff cercarono un cantante con una buona voce e trovarono questo tipo di rifugiato dalla DDR morente che affermava di aver studiato canto. Con i gorgoritos ha convinto e gli Spliff, trasformati in mercenari della signorina Hagen, hanno tirato fuori dalla manica un potente disco pieno di ombretto, rossetto, pantaloni di lattice e storie di periferia. Fin qui bene. Ma come accadono in questo tipo di commedie, il prossimo album è stato visto allo spolverino. L’energia si è attaccata alle suole delle loro scarpe, il nero corvino si è trasformato in un rosso sporco, le canzoni puzzavano di rock adulto per una notte ubriaca e le storie di periferia si sono trasformate in una serie di brutti scherzi.
Nina è prima di tutto una folle, ma una folle divertente. La sua voce fa acrobazie e spesso gira tra il canto e il gemito inquietante e qualsiasi altra cosa a cui possa pensare. Se fosse stata solo la sua voce a essere strana e roba del genere e la musica di sottofondo fosse spazzatura, l’avrei sicuramente cancellato ma fortunatamente non è così. Tonnellate di stili musicali degli anni ’70 che vanno dallo stile Meat Loaf al reggae a qualsiasi altra cosa tu possa pensare. In realtà è piuttosto rilassante e teatrale, ma è comunque eccezionale, il gruppo di supporto qui merita grandi complimenti per averla adeguatamente sostenuta mentre lavora ancora con i testi folli.

Ottobre 2022: Nina Hagen Band – UNBEHAGEN (1979)ultima modifica: 2022-10-13T06:44:41+02:00da pierrovox

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