Ottobre 2023: M83. – HURRY UP, WE’RE DREAMING (2011)
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2011
Registrato a: Sunset Sound, The Sound Factory, Justin’s Studio, Electro Vox, OTM (Los Angeles), M83 Studio (Antibes)
Produttore: Justin Meldal-Johnsen
Formazione: Anthony Gonzalez (voce, tastiere, chitarra elettrica, programmazioni, piano, orchestrazioni, sintetizzatore), Zola Jesus (voce), Morgan Kibby (voce, cori), Justin Meldal-Johnsen (tastiere, programmazioni, chitarra elettrica, basso, chitarra acustica, flauto, mandolino), Loïc Maurin (batteria, percussioni), Joey Waronker (orchestrazioni, batteria elettronica, percussioni), James King (sassofono), Gabriel Johson (tromba), Brad Laner (voce, cori), Lyle Workman (chitarra acustica, chitarra classica, banjo, mandolino, marxofono), The Orphans String & Brass Orchestra (orchestrazioni), The Purple Mixed Adult Choir (cori), The Shakespeare Bridge Children’s Choir (cori, effetti sonori), Zelly Boo Meldal-Jonsen, Chelsea Alden, Lydie Benzakin (monologhi), John Graney (fischio), Amy White (cori)
Tracklist
Intro
Midnight city
Reunion
Where the boats go
Wait
Raconte-moi une histoire
Train to Pluton
Claudia Lewis
The bright flash
When will you come home?
Soon, my friend
My tears are becoming a sea
New map
OK Pal
Another wave from you
Splendor
Year one, one UFO
Fountains
Steve McQueen
Echoes of mine
Klaus I love you
Outro
“Canzoni strutturate in modo tradizionale
che sono alcune delle musiche pop più elettrizzanti”
(Ian Cohen)
Quest’album è esattamente quello che Mr. Gonzalez ha descritto: un viaggio nella dolce storia dei suoni degli M83. Un disco composto da una grossa miscela di suoni shoegaze, grandi canzoni elettroniche, pop anni ’80 e piccoli pezzi ambient. Ci sono molte chicche e uno di queste è Wait, che è probabilmente la migliore canzone dell’album, ammantata di sonorità shoegaze e atmosfere estatiche, con una sorta di malinconia e una grande melodia minimalista che si combinano in un modo davvero umile. Midnight city si innalza con i suoi muri sintetici in pieno stile anni ’80, con un sax alla fine dolcissimo. Il resto della canzone è una specie di esibizione, di cosa è capace Gonzalez.
Poo abbiamo Steve McQueen e Claude Lewis che sono entrambe fantastiche, assieme ad una Raconte-moi une historie che suona con ritmi semplici in pieno stile kraftwerkiano di costruzione del suono. i testi sono piuttosto divertenti, ma penso alle vere rane allucinogene, che stanno diventando un po’ popolari al giorno d’oggi. Alcune di queste canzoni han fatto capolino nel celebre film Suburra di Stefano Sollima, sorta di romanzo noir che racconta le vicende di Mafia Capitale e dei vari intrecci criminali a Roma, alimentando il climax epico del racconto