Coronavirus a Bergamo, operatore del 118 morto a 46 anni: «Ora dedichiamogli un luogo pubblico, per non dimenticare»

Share on TwitterPin it on PinterestSubmit to redditShare on Tumblr

«Intitolare un luogo pubblico alla memoria» di Diego Bianco, 46 anni, operatore del 118 in forze alla Soreu delle Alpi, morto in provincia di Bergamo con i sintomi del nuovo coronavirus. «Per non dimenticare un uomo che si è sempre speso per il proprio territorio e la propria regione».

diego bianco_15105623

A chiederlo è l’Associazione autisti soccorritori italiani (Aasi) in una lettera inviata ai vertici della Regione Lombardia e al direttore generale dell’Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) Alberto Zoli.

L’associazione esprime «vicinanza alla famiglia» del tecnico morto dopo una settimana di febbre. E dedica un pensiero anche agli operatori contagiati, che in questo momento stanno combattendo la loro personale battaglia contro la Covid-19, esprimendo «i più sinceri auguri di una celere guarigione. Dal Nord al Sud d’Italia, gli autisti soccorritori sono in prima linea insieme alle figure sanitarie per essere sempre più vicini ai cittadini in questo momento buio per il nostro paese».

L’operatore del 118 si chiamava Diego Bianco, abitava a Montello, paese di 3.200 abitanti a una dozzina di chilometri da Bergamo. Bianco era sposato e padre di un figlio: avrebbe compiuto 47 anni il prossimo maggio. I colleghi lo ricordano come un ottimo lavoratore e un attento padre di famiglia.


Coronavirus a Bergamo, operatore del 118 morto a 46 anni: «Ora dedichiamogli un luogo pubblico, per non dimenticare»ultima modifica: 2020-03-15T13:32:02+01:00da denisamariutei97