La gioia di essere onesti: una parrucchiera ritrova la strada verso la rettitudine

Seguo la corrente per guadagnarmi da vivere

Seguo la corrente per guadagnarmi da vivere

L’attività di parrucchiera può essere considerata un’occupazione con margini di profitto ridicoli. Tante proprietarie di attività commerciali vendono prodotti a buon mercato per la cura dei capelli a prezzi più di dieci volte maggiori del loro costo effettivo e raccomandano anche alle loro clienti di richiedere le carte fedeltà, in apparenza per ottenere sconti, il che garantisce loro un flusso di habitué. Alcune parrucchiere aggiungono anche servizi supplementari, come prestazioni sessuali fatte passare per “massaggi”, ottenendo guadagni illeciti. Tale tipo di tattiche per ingannare i clienti permette davvero che i soldi continuino a riversarsi nelle casse del negozio. Tuttavia, io gestivo la mia attività secondo la mia coscienza e, sin dal primo giorno in cui avevo aperto il salone, conducevo i miei affari con onestà, attenendomi al principio di trattare ogni singola persona con moralità e di vendere i prodotti a prezzi fissi. Non ho mai truffato i miei clienti. Mettevo anche molto impegno in ogni singolo taglio di capelli che facevo e, inoltre, i miei prezzi erano inferiori a quelli di altre parrucchiere. A questo modo, avevo molte clienti che tornavano volentieri da me.

Lavoravo giorno e notte, ma, a un anno dall’inizio della mia attività, mi rimanevano solo 2000 yuan, dopo aver pagato l’affitto, le spese di lavoro, le utenze, il riscaldamento, ecc. Mi accorsi anche che c’erano alcuni saloni dall’altra parte della strada che non avevano tanto giro quanto me, ma realizzavano un profitto molto più alto di quello che io conseguivo. Ero davvero invidiosa, ma sapevo molto chiaramente che si trattava di guadagni illeciti. Non volevo ignorare la mia coscienza nel gestire la mia attività. Come dice l’antico proverbio, “Povero, ma orgoglioso”. Indipendentemente da quanto fossi povera, sentivo che non potevo perdere la mia dignità e il mio carattere. Quindi, continuai a gestire la mia attività con rettitudine, come avevo fatto prima. Tre anni dopo, le colleghe che avevano aperto il salone insieme a me avevano ora negozi più grandi e alcune si dedicavano addirittura a importanti affari o avevano comprato un’automobile. Ma per me tutto era come tre anni prima; la mia vita era la stessa e il mio portafoglio non era ingrassato.

Un giorno mia madre si ammalò e dovette essere ricoverata in ospedale: le sole cure erano molto costose. Racimolai e presi in prestito tutti i soldi che potevo, ma tuttavia essi bastavano solo per coprire metà delle sue spese mediche. Pensare a quanti soldi avevo preso in prestito e a come non avevo idea di quando sarei stata in grado di ripagarli mi rendeva alquanto ansiosa. Proprio in quel momento un’amica venne a trovarmi nel mio salone e, quando venne a sapere della mia situazione, mi disse: “Altre proprietarie di saloni si studiano le loro clienti, le corteggiano e le adulano. Loro si fanno imbrogliare e, quindi, sono felici di spendere di più. In questo modo possono guadagnare decine di migliaia di yuan in solo un anno. Ma tutto quello che tu guadagni è qualcosina per i tuoi servizi e, inoltre, non dici alle tue clienti cose carine e poi aumenti i prezzi dei prodotti. A guadagnare soldi in questo modo, chissà quando sarai in grado di ripagare i tuoi debiti…”. Sentirla parlare così agitò qualcosa dentro di me. Subito dopo che la vidi uscire, fece un salto nel negozio una collega che stava dall’altra parte della strada, la quale, nel momento stesso in cui entrò, disse sarcasticamente: “Sei davvero brava a gestire questo salone! Gli affari vanno bene e la tua reputazione è buona, è solo che la tua attività non è molto redditizia. Sembra che tu voglia diventare una moderna Madre Teresa. Hai veramente tante clienti: se fosse per me, sarei diventata ricca da un pezzo. Quante volte te l’ho detto? Negli affari devi pensare a metodi speciali, ad alcune tattiche. Quando lo capirai? Se gestisci la tua attività a questo modo, morirai di sfinimento prima di guadagnare davvero soldi!”. Detto ciò, se ne andò. Dopo aver ascoltato quello che lei e la mia amica avevano da dire, mi sentii come se fossi stata presa a pugni nello stomaco.

Quella notte nel letto mi girai e rigirai, incapace di prendere sonno. Le parole della mia amica e della mia collega riecheggiavano nella mia testa e io ero bloccata in una battaglia interiore. “È vero, gestisco la mia attività con onestà, per cui, quando mai guadagnerò qualcosa? Come si dice: ‘Il denaro non è tutto, ma senza non si fa nulla’. Non importa quanto sei brava, se proprio non hai soldi! E ora devo pagare per le cure di mia madre e devo rimborsare i miei debiti: tutto ciò richiede denaro. Forse dovrei alzare un po’ i miei prezzi e ogni volta che qualcuno che ha soldi entra, posso far pagare una cifra più elevata. A ogni modo, alcune delle mie clienti spendono senza grossi problemi e non prestano molta attenzione a quanto sborsano, se sono contente della loro acconciatura. Inoltre, non è quello che stanno facendo tutte le altre? Comportarsi a questo modo sarebbe totalmente comprensibile…”. Pensai e ripensai, e decisi di lasciar perdere l’onestà che avevo difeso per tre anni e di iniziare a provarci con le clienti più ricche.

Seguendo le tendenze malvagie, persi il mio senso morale

A mezzogiorno del giorno seguente arrivò una cliente che voleva una permanente. Osservai che era vestita molto bene e sembrava piuttosto benestante, quindi pensai di farle un prezzo un po’ più alto. Quando ebbi finito, mi chiese quanto costasse. Normalmente le avrei fatto pagare 120 yuan, ma quella volta dissi che erano 200. Ero davvero nervosa dopo aver pronunciato queste parole, e il mio cuore non smetteva di battere forte. Non osavo guardarla in faccia, temendo che si sarebbe accorta che avevo alzato il prezzo. Ma lei si limitò a consegnare subito i soldi e, mentre se ne andava, disse: “Sei davvero brava. Mi piace il nuovo stile che mi hai dato con questa permanente: vale qualsiasi somma di denaro. Ho intenzione di consigliare alle mie colleghe e alle mie amiche di venire a farsi i capelli qui”. Dopo che se ne fu andata, mi sentii per un bel po’ sottosopra. Pensai a quanto questa cliente si era fidata di me, ma io l’avevo ingannata. Mi sentivo come se avessi violato la mia coscienza. Ma quando vidi che avevo guadagnato più soldi di prima, mi sentii soddisfatta e a quel modo avrei incassato denaro molto più velocemente. Alle prese con tali rimorsi di coscienza, tutto quello che potevo fare era ricacciare quel senso di colpa nel profondo del mio cuore.

Da quel giorno in poi, mi concentrai risolutamente su come guadagnare più soldi. Ogni volta che vedevo entrare una cliente benestante, le davo il benvenuto tutta sorrisi, la salutavo cordialmente e le consigliavo alcuni servizi e prodotti particolari. Una volta una cliente disse che desiderava farsi lavare e acconciare i capelli, e io pensai: “Lavare i capelli costa 10 yuan, non è abbastanza. Devo trovare un trucco per ottenere una cifra più elevata”. Così le dissi: “I suoi capelli sono troppo secchi. Se non inizia a prendersene cura, presto comincerà a perderne tanti e i capelli sono come una seconda faccia per le donne. Se inizierà ad avere problemi con i suoi capelli, sarà troppo tardi per i rimpianti”. Feci alcune raccomandazioni che ebbero un certo effetto su di lei; spese 300 yuan per una serie di prodotti nutrienti contro la perdita di capelli e ne divenne una cliente affezionata. Dopo che se ne fu andata, mi sentii un po’ a disagio e pensai: “Ho i soldi nelle mie mani, ma non so nemmeno quanto sia efficace quel prodotto. Se faccio pubblicità ai cosmetici a questo modo, cosa farò se la cliente non ottiene un buon risultato e torna per protestare?”. Ma preoccuparsi non serviva a nulla e il prodotto era già stato venduto, quindi non c’era niente da fare al riguardo.

Poi, pochi giorni dopo, vendetti a 68 yuan una bottiglia di shampoo da 25 yuan a una cliente che voleva qualcosa contro la forfora, e lei non smetteva di ringraziarmi. Non avrei mai immaginato che fosse così facile guadagnare soldi: non c’era da stupirsi che le mie colleghe si fossero arricchite da tanto tempo. Anche se pensavo che gestire un’attività con bugie e imbrogli non fosse moralmente corretto, i soldi arrivavano in fretta e in breve tempo sarei diventata una persona ricca. Inoltre, ora c’era una fonte di denaro per le spese mediche di mia madre. Quando pensai a tutto ciò, il disagio che sentivo nel mio cuore scomparve gradualmente e io mi convinsi ancora di più che negli affari si potevano guadagnare soldi solo basandosi su bugie e imbrogli.

Con mia sorpresa, la cliente a cui avevo consigliato una cura regolare per i capelli tornò al negozio per lamentarsi. Disse che stava usando il prodotto da più di un mese, ma i suoi capelli non erano diventati più spessi, al contrario, avevano continuato a farsi più sottili. Avevo paura che chiedesse di essere rimborsata e che non si sottoponesse più ad alcuna cura, e che il denaro che avevo ricavato sarebbe andato perso. Inoltre, il fatto che dicesse quelle cose avrebbe potuto avere un impatto negativo su altre clienti che utilizzavano quel prodotto. Mi precipitai a dire qualcosa per appianare la situazione. “Vedo che i suoi capelli sembrano essere molto migliorati negli ultimi tempi. Ad ogni modo, ci vuole un bel po’ prima che i capelli ricrescano. Ci sono clienti che continuano a usare questo prodotto per un anno o più, prima che la loro chioma inizi lentamente a diventare più folta. È come curare una malattia, deve fare le cose con calma”. Sentendomi dire ciò, la cliente non si lamentò più e continuò a frequentare il salone come al solito per i trattamenti ai capelli.

Diversi anni trascorsero in un batter d’occhio. Avevo guadagnato un po’ di soldi, tutti i miei debiti erano stati ripagati e avevo persino comprato una casa e un’auto. Non sapevo perché, ma non ero mai felice. Mi sentivo sempre in colpa verso le mie clienti e non avevo mai il cuore in pace. L’antico proverbio dice: “Dio può vedere ogni piccola cosa che facciamo”. Come era possibile che la mia coscienza fosse tranquilla quando ingannavo così le clienti? Volevo davvero tornare al modo in cui le cose erano prima, affrontando ogni singola cliente con sincera onestà, senza bisogno di dire bugie o di imbrogliare e, in particolare, senza dovermi scervellare per insabbiare tutto e mentire. Anche se non guadagnavo molti soldi, allora ero tranquilla, in pace e vivere non era così faticoso. Ma, a quel punto, era come se avessi una dipendenza dal gioco d’azzardo: vivevo in un mondo di bugie, volevo fermarmi, ma non ero in grado di farlo. Il vuoto nel mio cuore e il disagio nella mia coscienza mi lasciavano spesso insonne, ma non ero nemmeno disposta a tornare al mio vecchio modo di gestire gli affari. Mi sentivo molto in conflitto e davvero non sapevo come sfuggire a quella vita di sofferenza.

Accettare il Vangelo e assaggiare per la prima volta la dolcezza delle parole di Dio

Accettare il Vangelo e assaggiare per la prima volta la dolcezza delle parole di Dio

Dove l’uomo finisce, lì inizia Dio. Proprio mentre stavo lottando dolorosamente, coinvolta in un pantano di peccato, un’amica condivise con me il Vangelo di Dio degli ultimi giorni. Mi disse che tutte le parole di Dio sono la verità e che possono risolvere tutte le nostre difficoltà, che riescono a curare la sofferenza delle nostre anime. Più tardi la mia amica mi portò in Chiesa, dove vidi che i fratelli e le sorelle erano tutti veramente sinceri, e indipendentemente da chi provasse confusione o difficoltà, loro avrebbero trovato parole di Dio per condividere e risolvere i problemi. E quando c’erano attriti tra le persone, tutti erano molto semplici e aperti; comunicavano fra loro e nessuno nascondeva alcunché. Non c’erano pregiudizi o barriere tra le persone. Tutti i fratelli e le sorelle della Chiesa si comportavano secondo le parole di Dio: possedevano l’opera e la guida dello Spirito Santo, e si trovavano in condizioni completamente diverse rispetto alle persone del mondo esterno. Mi integrai molto rapidamente nella vita della Chiesa, partecipando agli incontri e leggendo le parole di Dio con tutti, cantando inni e lodando Dio. Mi sentivo incredibilmente tranquilla e in pace: quel tipo di pace spirituale è qualcosa che il denaro non può assolutamente comprare. Vidi la speranza nella vita e decisi di praticare bene la mia fede.In

un incontro, lessi il seguente passo: “Dovete sapere che Dio vuole l’uomo sincero. Lui possiede l’essenza della lealtà, perciò ci si può sempre fidare della Sua parola. Inoltre, le Sue azioni sono irreprensibili e indiscutibili. Ecco perché Dio apprezza coloro che sono del tutto sinceri con Lui. Sincerità significa donare il vostro cuore a Dio, mai imbrogliarLo; essere franchi con Lui in ogni cosa, senza mai nascondere la verità; mai fare ciò che inganna i superiori e illude i subordinati e mai fare ciò che serve soltanto a ingraziarsi Dio. In breve, essere sinceri vuol dire astenersi dall’impurità nelle vostre azioni e parole, e non ingannare né Dio né gli uomini” (“Tre ammonimenti”). Riflettendo sulle parole di Dio, compresi che Egli è leale; Gli piacciono le persone oneste e detesta coloro che ingannano. Dobbiamo essere persone integre secondo le prescrizioni di Dio: dobbiamo chiamare le cose col loro nome, non imbrogliare o ingannare, ed essere completamente sinceri. Questo è l’unico modo per ottenere l’approvazione di Dio. Riflettei, poi, sul fatto che i fratelli e le sorelle sono generalmente semplici, aperti e lavorano per essere persone oneste; sono concreti e realisti nelle loro parole e nelle loro azioni, e non si fanno coinvolgere in imbrogli. Anche se ci sono volte in cui cercano di salvarsi la faccia o la posizione, o dicono una bugia, sono tutti capaci di riflettere su sé stessi e di conoscersi e, successivamente, praticano nell’essere chiari e nell’aprirsi secondo le parole di Dio. Le loro vite sono veramente libere e rilassanti, e i loro volti sono spesso ornati da sorrisi felici. È una situazione davvero invidiabile. Dopo aver compreso tutto ciò, desiderai anch’io diventare una persona onesta, essere qualcuno che reca gioia a Dio e vivere con una coscienza tranquilla e in pace. Ma poi pensai al fatto che sono un’imprenditrice e che in questa società materialista dove il denaro vale più di ogni altra cosa, fare affari onestamente non solo significa non poter guadagnare denaro, ma indica anche essere preso in giro dagli altri: non c’è proprio modo di affermarsi in una società così. Ma sapevo che se avessi continuato a mentire e a imbrogliare, anche se riuscivo a ingannare la gente, non avrei mai potuto raggirare Dio: Egli vede nel profondo dei nostri cuori e conosce tutti i nostri pensieri. Avevo già accettato la salvezza di Dio, per cui, se non fossi diventata una persona onesta sulla base di ciò che Egli richiede, ma avessi continuato a imbrogliare nei miei affari, non sarebbe forse ciò stato disgustoso per Lui? Ci pensai e ripensai, e alla fine decisi che nei miei futuri rapporti d’affari avrei agito secondo le parole di Dio e avrei praticato per essere una persona onesta.

Un giorno, mentre stavo tagliando i capelli a una cliente, questa mi chiese: “Pensa che la mia chioma sia secca? Se è così, mi faccia un trattamento nutriente con olio caldo, mentre sono qui”. Pensai: “Da un taglio di capelli posso guadagnare solo dieci yuan, ma un trattamento con l’olio significherebbe riceverne almeno un altro centinaio. È la stessa cliente che lo ha richiesto: non sono certo stata io a farle pressione per ottenere più soldi. Questo non conta come ingannare, giusto?” Diedi un’altra occhiata ai suoi capelli e vidi che non erano affatto secchi e non avevano bisogno di un trattamento all’olio, ma se fossi stata onesta e le avessi detto la verità, lei sicuramente non avrebbe voluto farlo, questo trattamento, e io non ci avrei guadagnato quasi niente. Proprio mentre mi sentivo in crisi, mi vennero in mente queste parole di Dio: “Essere sinceri vuol dire astenersi dall’impurità nelle vostre azioni e parole, e non ingannare né Dio né gli uomini” (“Tre ammonimenti”). Le parole di Dio mi ricordarono in modo tempestivo che le persone oneste nelle loro parole e nelle loro azioni cercano la verità dai fatti: uno è uno e due è due. Che sia davanti a Dio o davanti al prossimo, costoro non ingannano o imbrogliano, e solo quel tipo di comportamento è in linea con la volontà di Dio. Poiché volevo essere una persona onesta, dovevo accettare l’esame approfondito di Dio e dire la verità. Quindi, risposi con franchezza alla cliente: “I suoi capelli non sono secchi. Non sprechi il suo denaro”. Lei replicò, sorpresa: “Non avrei mai pensato che il proprietario di un’attività commerciale avrebbe avuto una tale cortesia professionale. Davvero non ci sono più abbastanza persone come lei. Ho assolutamente intenzione di mandare qui tutti i miei familiari a farsi i capelli”. Ascoltare queste parole fu davvero emozionante per me: continuai a ringraziare Dio. Fui sorpresa dal fatto che la prima volta che avevo agito come una persona onesta, avevo ricevuto quel riconoscimento da una cliente. Essere integri è veramente gratificante.

Nei giorni che seguirono, feci del mio meglio per essere una persona onesta in accordo con le prescrizioni di Dio e, prima che me ne accorgessi, la mia sensazione di disagio andava progressivamente diminuendo, e non ero più preoccupata che qualcuno sarebbe tornato al negozio, sconvolto. Ogni notte dormivo profondamente.

Fonte: Investigare la Bibbia 

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La gioia di essere onesti: una parrucchiera ritrova la strada verso la rettitudineultima modifica: 2020-07-04T21:18:42+02:00da liyue123