Implantologia con poco osso

IMPLANTOLOGIA CON POCO OSSO

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Che cosa è l’implantologia Zigomatica?

L’implantologia Zigomatica con l’inserimento degli impianti zigomatici è una tecnica implantare per pazienti con gravi atrofie del mascellare superiore, nella zona frontale.

Quando nel corso del tempo l’individuo per una serie di ragioni, perde gli elementi dentali, l’osso alveolare in quella zona inizia da prima velocemente a ritirarsi, poi pian piano ma enesorabilmente, al termine del ritiro, la zona resta praticamente senza osso alveolare.

Perchè succede questo?

L’essere umano, mentre mastica, invia tramite gli elementi dentali e le sue radici, alcuni impulsi agli osteoblasti, che a loro volta vengono attivati a produrre nuovo osso alveolare, per mantenere la zona degli elementi dentali, sempre fornita di nuovo osso per fungere a supporto degli elementi dentali durante le fasi della masticazione.

Quando al contrario perdiamo gli elementi dentali, durante la masticazione, non viene più generato l’impulso agli osteoblasti in quelle zone, quindi quest’ultimi smettono di produrre osso, per questa ragione, l’osso nel corso del tempo in quelle zone viene a mancare.

Cosa possiamo fare per ottenere nuovo osso in quelle zone?

Se si desidera tornare a sorridere con denti fissi, inesorabilmente, si dovrebbe ricreare l’osso in quelle zone, per poter inserire nuovi impianti per sorreggere una protesi dentale fissa.

Quali sono oggi le tecniche ordinarie, sempre eseguite per ricreare l’osso in queste zone? e mettere gli impianti?

La correzione delle atrofie ossee può essere effettuata principalmente con quattro modalità; di trattamento:

  • La rigenerazione ossea guidata (GBR)
  • L’innesto a blocco (origine intra o extraorale)
  • L’espansione di cresta (Split Crest)
  • Rialzo del seno mascellare

I materiali per innesto osseo attualmente utilizzati sono:
OSSO AUTOLOGO

  • Innesti ossei di osso autologo (prelevato cioè dal paziente stesso)
  • Membranoso: reperibile nella sinfisi mentoniera, nel cranio o all’interno del cavo orale
  • Encondrale : prelevato dalla cresta iliaca.

OSSO OMOLOGO

  • Extra-orali (anca, teca cranica); innesti ossei di osso omologo (osso di banca, cioè di specie umana)
  • Proviene da individui della stessa specie, ma genotipicamente diversi, si ottiene da cadaveri opportunamente trattati e conservati nelle banche dell’osso.
  • Sono disponibili in tre stati fisici:
  • congelato
  • secco congelato ( liofilizzato )
  • secco demineralizzato congelato

BIOMATERIALI : Ne esistono una gran quantità e varietà, riassorbibili e non, i più comuni: fra i più comuni vi sono il solfato di calcio, i biovetri, l’idrossiapatite, l’osso animale, fino ad arrivare alle più recenti nano-molecole di sintesi e alle cellule staminali.
Le più comuni tecniche di rigenerazione ossea che prevedono l’utilizzo dei suddetti materiali sono:

  • Mini rialzo del seno mascellare
  • Grande rialzo del seno mascellare
  • GBR
  • Split crest
  • Ridge Preservation
  • Innesti di osso in blocchi
  • IMPLANTOLOGIA POCO OSSO

IMPLANTOLOGIA CON POCO OSSO

Esistono ulteriori tecniche, per evitare quest’ultime? tra l’innesto, il grande rialzo, la rigenerazione?

Se non desideri sottoporti a queste tecniche ordinarie di ricrescita o di riposizionamento di osso per aumentarne nuovamente il volume, possono interessarti le nostre tecniche chirurgiche che sfrauttano le ossa basali, ossa che non si consumano.

COSA SONO LE OSSA BASALI?

Le ossa basali, sono le ossa a cui noi ci andremo ad ancorare per la realizzazione delle nostre tecniche chirurgiche

  • 1 Impianti Pterigoidei
  • 2 Impianti Zigomatici

Quando il nostro organismo per la mancanza di elementi dentali, riassorbe l’osso alveolare del mascellare e mandibolare, restano per sorreggere il nostro cranio le ossa basali, pilastri di resistenza del nostro cranio, estremamente dure che non si consumano nel tempo.

Quali sono le ossa basali?

Fondamentalmente 3:

  • 1 Osso Processo canino frontale del mascellare
  • 2 Osso Processo Zigomatico
  • 3 Osso Processo Palatino/Pterigoideo

 

Certo possiamo elencarle, con una doverosa precisazione, le tecniche di chirurgia complessa, che andremo a scrivere, sono tutte tecniche altamente sofisticate, per questa ragione, ci si deve rivolgere a medici esperti, che eseguono queste tecniche da molto tempo, che possano offrire, tutte quelle informazioni e precauzioni, che l’argomento comporta.

 

Non ci si puo’ improvvisare chirurghi di impianti Zigomatici e Pterigoidei, con un semplice corso eseguito in Brasile.

Per questi motivi, spingiamo i pazienti ad informarsi sempre delle reali esperienze dei medici in chirurgia atrofica, visionare, curriculum, corsi, master, dissezioni, casi, video, foto, ecc ecc

L’inosservanza di queste semplici regole, possono far correre molteplici rischi.

Ora metteremo a confronto 2 tecniche che utilizzano gli impianti dentali Zigomatici, per capirne le differenze e i relativi benefici per il paziente.

LE NOSTRE PROTESI DENTALI PER INTERVENTI DI IMPIANTI ZIGOMATICI

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IMPLANTOLOGI A ZIGOMATICA

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ora mettiamo a confronto le due tecniche di impianti zigomatici vai a questo link

Ora metteremo una serie di casi clinici eseguiti nella nostra sede di Padova, dove ogni problematica di assenza d’osso mascellare potrà trovare soluzione, senza limiti di osso otterrete i vostri denti fissi, con una bellissima estetica

 

Implantologia dentale con impianti dentali indolore

Il protocollo dell’implantologia transmucosa, detta anche flapless (che in inglese significa senza lembo) od anche “ad una fase” prevede, attraverso l’utilizzo di frese chirurgiche, la creazione di un foro che attraversa la gengiva.

Una volta creato l’alloggiamento, l’odontoiatra inserisce l’impianto in titanio assicurandolo all’osso e sopra a questo posiziona la protesi dentaria che può essere costituita da una corona singola (di differenti materiali) nel caso in cui l’impianto serva per sostituire un solo elemento dentale oppure da una protesi fissa, invece, in cui siano più denti a mancare all’interno della bocca del paziente.

La tecnica trasmucosa non prevede, da parte del dentista, l’utilizzo del bisturi per incidere la i tessuti molli, non è necessario lo scollamento della gengiva dall’osso, non è necessario neanche creare un lembo attraverso il quale esporre l’osso mascellare sottostante (o come anche viene detto: rendere direttamente visibile il campo operatorio).

Non essendo necessario l’impiego del bisturi per incidere, il campo operatorio risulta quasi esangue ovvero il sanguinamento è estremamente ridotto e non sono necessari neanche i punti di sutura.

L’importanza degli esami diagnostici

Non potendo l’odontoiatra vedere direttamente l’osso, la tecnica transmucosa può essere posta in essere con successo solo se il chirurgo conosce già la quantità e la qualità dell’osso in cui andrà ad alloggiare gli impianti dentali e questo è possibile oggi grazie alla tecnologia la quale permette una ricostruzione tridimensionale virtuale della bocca del paziente attraverso esami radiologici particolari eseguiti con strumenti quali la DENTASCAN o, attraverso l’impiego di software professionali, a partire della TAC.

Come si è arrivati all’implantologia transmucosa ?

Questa tecnica odontoiatrica o, più precisamente, implantologica, non è del tutto nuova poiché già in passato alcuni medici tra cui l’illustre professor Tramonte, avevano già individuato la possibilità di collocare impianti dentali senza la necessità di incidere la gengiva.

Tuttavia, i diversi tentativi fatti non approdarono agli ottimi risultati che sono oggi raggiungibili a causa dell’impossibilità di avvalersi di strumenti tecnologici che potessero permettere a detti precursori di effettuare una valutazione approfondita ed estremamente precisa dell’osso mascellare all’interno del quale gli impianti dovevano essere inseriti e senza la possibilità di individuarne la posizione più utile e corretta al fine del successo operatorio cosa che, invece, oggi rappresenta la quotidianità per molti dentisti.

Vantaggi della tecnica transmucosa

  • praticabile senza l’utilizzo del bisturi;
  • non è necessario procedere con la sutura;
  • il dentista non deve rimuovere i punti;
  • il campo operatorio presenta un ridotto sanguinamento;
  • il tempo di guarigione dei tessuti gengivali interessati è più veloce;
  • il trauma operatorio e post operatorio è minore;
  • indolore (i pazienti generalmente lamento solo una sensazione di fastidio più o meno intenso in base alla sensibilità ed alla capacità di sopportazione del paziente stesso)
    assenza o quasi di ematoma o edema post operatori;
  • recupero pressoché immediato della propria quotidiana;
  • risultati raggiungibili in minor tempo (poiché non è necessario attendere il periodo di osteointegrazione come invece prevede la tecnica a lembo o a due fasi);
  • Il rischio di infezione post intervento è estremamente ridotto poiché i tessuti non vengono esposti a potenziale contaminazione esterna quindi il paziente non ha neanche la necessità di una pesante copertura antibiotica (comunque questo deve essere deciso dall’odontoiatra);
  • La gengiva attorno al foro non presenta lesioni e le impronte dentali per la costruzioni della protesi provvisoria risulteranno più precise (di poco) quindi anche l’estetica finale ne potrà trarre beneficio;
  • Immediata soluzione dell’edentulia parziale o completa (ovvero mancanza di tutti i denti, una parte di essi od anche un solo elemento dentale) poiché il paziente potrà uscire dallo studio medico con una protesi fissa sugli impianti che monta denti esteticamente validi (anche se nella maggioranza dei casi non definitivi) e che permettono la normale masticazione anche di cibi solidi immediatamente dopo l’intervento (è comunque sempre consigliabile una certa moderazione almeno per le prime settimana in modo tale da non sollecitare inutilmente le strutture interessate);

Svantaggi / limiti

Quando si descrive l’implantologia transmucosa ed i relativi lati positivi e negativi non possiamo espressamente elencarne gli svantaggio, si tratta piuttosto di limiti di tale procedura odontoiatrica infatti, essa non può essere utilizzata quando la qualità e/o la quantità di osso a disposizione non sono sufficienti. In tali situazioni, quando il dentista deve preventivamente ricorrere ad una integrazione ossea od ad un rialzo del seno mascellare allora è doveroso poi procedere con l’implantologia a lembo detta anche a due fasi.

Qual è il costo dell’implantologia transmucosa ?

Nonostante l’impiego di strumentazione altamente tecnologica e costosa, l’implantologia transmucosa tende sempre più ad avere un prezzo contenuto rispetto alla procedura a due fasi in primis poiché il dentista non deve intervenire due volte (a distanza di tempo) ma anche perché la maggiore richiesta dei macchinari necessari da parte di un numero sempre crescente di operatori del settore tende inevitabilmente a creare concorrenza la quale, come è noto, fa, a sua volta, diminuire i prezzi.

Impianti dentali senza osso?

IMPLANTOLOGIA POCO OSSO

Impianti dentali senza osso?

Certo è possibile, presso le sedi di Implantologia Network, in Italia puoi usufruire della grande esperienza professionale e specialistica dei medici, pochi, ma molto esperti in queste tecniche.

Presso le nostre strutture, puoi tornare a sorridere in 24 ore a carico immediato, anche se hai poco osso. L’esperienza maturata in tutti questi anni fanno dei centri di Impalntologia Network, punti di riferimento in Italia e all’estero, nella realizzazione di queste tecniche altamente sofisticate.

Se sei un paziente, con gravi atrofie mascellari, sei reduce, da interventi sbagliati o che non anno dato i risultati sbagliati, puoi contattarci oggi stesso con fiducia, e chiamare direttamente il 388 7527525 per ottenere informazioni sulle tue condizioni e programmare un’eventuale visita specialistica, per decidere come meglio intervenire definitivamente per risolvere definitivamente e con soddisfazione il tuo caso clinico.

Le nostre tecniche evitano e baipassano sia gli innesti d’osso autologo, che i grandi e piccoli rialzi del seno mascellare, offrendo una serie di tecniche innovative, per giungere al risultato definitivo, per ottenere una nuova dentatura fissa, che possa soddisfarti, sia dal punto di vista estetico, che funzionale.

Lacune tecniche alternative agli innesti e i riali del seno mascellare:

IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO CON POCO OSSO

IMPLANTOLOGIA SENZA OSSO

IMPLANTOLOGIA DENTALE CON POCO OSSO

  • Impianti dentali inclinati
  • Split di Cresta
  • Impianti dentali Pterigoidei
  • Impianti dentali Zigomatici
  • Tecnica del cerchiaggio di seno mascellare

Desideri prenotare una visita gratuita? Chiama il 388 7527525 ti daremo un appuntamento, possibilmente nella sedi più vicina alla tua residenza.

Se desideri maggiori informazioni, puoi chiamare direttamente il cellulare o whatsapp 388 7527525 Se desideri inviarci una panoramica, usufruisci del form alla tua destra, se desideri inviarci qualsiasi altro documento questa è la nostra email: stefimariotti@live.it – Per TAC CONE BEAM 50 Strati formato DICOM d grandi dimensioni usa questo servizio: https://wetransfer.com/

Implantologia senza osso – Tac cone beam

tac cone beam

SEI UN PAZIENTE CON POCO OSSO? VUOI TORNARE A SORRIDERE EVITANDO INNESTI D’OSSO E I RIALZI DEL SENO MASCELLARE?

ALTERNATIVE AL RIALZO DEL SENO MASCELLARE

Con il termine Dentalscan od anche TC Cone Beam (Tomografia Computerizzata), si intende una macchina capace di scansionare le arcate dentali del paziente attraverso l’emissione di una dose molto bassa di raggi X che attraversano il corpo del soggetto esaminato e forniscono immagini tridimensionali di altissima qualità delle ossa mascellari, dei denti (se presenti in bocca) e permettono l’esame approfondito di altri tessuti molli come quelli del parodonto (gengiva e legamento parodontale).

La tomografia Computerizzata Dentalscan Cone Beam 3D rappresenta il massimo oggi raggiungibile nel campo della radiodiagnostica odontoiatrica e sta alla base del grande successo dell’implantologia moderna.

Quando si utilizza ?

L’esame eseguito con l’apparecchiatyra Dentalscan è assai flessibile e risulta quindi utile, se non necessario, per differenti tipologie di impiego tra le quali:

Per la pianificazione terapeutica

La Tomografia Computerizzata Dentalscan è diventata l’esame più utile ai fini diagnostici e preparatori di interventi di chirurgia implantare;

Chirurgia pre-implantare

Nel caso in cui la TC Dentalscan riveli una scarsa quantità o qualità di osso, prima di procedere all’inserimento degli impianti dentali, che non avrebbero adeguato supporto e sarebbero destinati al fallimento, il medico può decidere per un’operazione di microchirurgia pre-implantare ovvero, procedere con il rialzo del seno mascellare (sinus lift) o con innesti di osso autologo o sintetico.

Per l’individuazione di fistole e sinusite mascellare

La tomografia Computerizzata Dentalscan, avendo come caratteristica principale, un’elevata definizione delle immagini, consente lo studio e la diagnosi di patologie quali la sinusite mascellare, la fistole, di processi infiammatori periradicolari (attorno alla radice del dente, come il granuloma e l’ascesso dentale);

Per studiare anomalie della dentizione

Il dentista trova nella Dentalscan un ottimo supporto per lo studio delle anomalie della dentizione come: sovraffollamento dentale, denti inclusi, disodontiasi – la difficoltà di eruzione di alcuni elementi dentari, dovuta a mancanza di spazio o all’ orientamento scorretto del dente, questo fenomeno riguarda maggiormente i denti del giudizio o ottavi -.

Come si effettua l’esame DENTALSCAN Cone Beam 3D ?

L’esame radiografico Dentalscan Cone Beam è un esame assai semplice e veloce ma, soprattutto, indolore.
Il paziente viene fatto accomodare su quella che si può definire a tutti gli effetti una poltrona ed il tecnico radiologo provvede a sistemare la testa del paziente in modo che il mento appoggi su braccio appositamente regolabile e la testa venga mantenuta in posizione da due asticelle, anch’esse regolabili.

La parte superiore della macchina girerà attorno alla testa del soggetto allo scopo di raccogliere le informazioni riguardo al cavo orale in esame che poi verranno organizzate dal software il quale fornirà la rappresentazione tridimensionale delle ossa, dei denti, e del parodonto.

Il raggio generato dal tubo radiogeno ha la forma di un cono, figura geometrica già di per se tridimensionale quindi la terza dimensione viene acquisita immediatamente e non generata virtualmente da un apposito software come accadeva con la T.A.C.

In questo modo, con la tomografia computerizzata Dentalscan Cone Beam 3D, non solo si riescono ad avere immagini più nitide e precise, ma è stato anche possibili ridurre fino ad un massimo del 60% la quantità di raggi generati e, quindi, assorbiti dal corpo del paziente.

La durata complessiva dell’esame è di circa 40 secondi, è possibile stabilire se scansionare una sola arcata oppure entrambe in una sola volta.

Le moderne tecniche odontoiatriche come l’implantologia computer guidata, transmucosa ed a carico immediato non potrebbero essere effettuate senza l’ausilio della tomografia computerizzata Dentalscan in fase diagnostica e di preparazione per il posizionamento degli impianti dentali.

A tale proposito aggiungiamo che l’esame Cone Beam 3D, in previsione di intervento implanto-protesico, viene fatto sistemando nel cavo orale del paziente una mascherina detta “dima radiologica” dalle cui informazioni si ricava la dima chirurgica ovvero una sorta di guida per il dentista per il corretto posizionamento delle viti in titanio come da progettazione eseguita al computer.

Vantaggi della Dentalscan Cone Beam 3D

  • Ridotta quantità di radiazioni (6 volte meno rispetto alla T.A.C. standard);
  • Macchinario aperto (non di poco conto per chi soffre di claustrofobia);
  • Maggiore nitidezza e precisione delle immagini fornite;
  • Possibilità di ricavare dalla scansione per la tomografia computerizzata anche detta

Implantologia dentale Poco Osso? Alternative fisse agli innesti e rialzi

Implantologia dentale Poco Osso

Esiste oggi l’opportunità anche per il paziente privo d’osso mascellare di sottoporsi ad intervento di implantologia dentale di tipo fisso?

Certo che esiste!

Qundo esegui una visita dal medico e ti diagnosticano assenza grave o totale di osso mascellare, generalmente hai 2 possibilità, anzi 3

1 RESTARE CON UNA DENTIERA

2 ESEGUIRE L’ITER DA LORO SUGGERITO CON INNESTI E RIALZI

3 AFFIDARSI A NOI E TORNARE A SORRIDERE CON CARICO IMMEDIATO O TRA 2 MESI.

Prima di decidere, ascolta questa semplice testimonianza, per capire meglio, quanto sia importante una tua decisione.

Se ti e’ stato detto che non hai osso per eseguire una riabilitazione con denti fissi, alcune strutture non organizzate, per interventi per baipassare gli innesti d’osso e i rialzi, premeranno, per farteli fare, altre come nel nostro caso, possono offrirti innumerevoli tecniche per tornare addirittua a masticare con denti fissi in una sola giornata. Come il caso del paziente Dino di Varese e quelli piu’ gravi con Zigomatici che seguono in fondo pagina.

  • Perchè la nostra tecnica è garantita?
  • Come viene effettuata?
  • In cosa consiste la differenza?
  • Tornerò a masticare con denti fissi?

GUARDIAMO INSIEME QUALI SONO LE ALTERNATIVE CHE POSSIAMO OFFRIRTI IN MANCANZA DI OSSO MASCELLARE? PER EVITARE INNESTI D’OSSO E RIALZI DEL SENO MASCELLARE?

impianti zigomatici

1) Gli impianti zigomatici rappresentano una valida soluzione alla perdita dei denti nei casi di atrofia ossea.

La chirurgia di aumento o rialzo dell’osso è ormai consolidata in odontoiatria, e in passato era l’unica opzione per chi non voleva arrendersi alla dentiera pur non avendo osso sufficiente per gli impianti. Gli impianti zigomatici possono invece risolvere il problema proprio quando l’osso è scarso, anche in caso di grave atrofia. Oggi è possibile ricostruire un’intera arcata con un numero veramente minimo di impianti, e con un risparmio di tempo di mesi.

Quali sono le alternative a disposizione del paziente che gradualmente si ritrova con ponti e corone che non tengono più, o che ha già perso i denti ma ha una atrofia ossea così grave da dover rinunciare agli impianti inseriti in modo tradizionale? In entrambi i casi, gli impianti zigomatici rappresentano la soluzione che permette di:

  • superare le problematiche e le restrizioni connesse alla mancanza importante di osso mascellare
  • superare la necessità della chirurgia di rialzo del seno mascellare, di aumento o trapianto d’osso: gli impianti vengono inseriti direttamente nell’osso dello zigomo
  • abbreviare il risultato finale di molti mesi

Ricerche ed esperienza sul campo hanno dimostrato che l’osso dello zigomo è una struttura anatomica adatta all’inserimento degli impianti. L’ideatore degli impianti zigomatici è il dr. Branemark, che già nel 1998 li considerava indicati per l’arcata superiore con atrofia dell’area corrispondente ai denti molari. Non solo: a differenza degli impianti tradizionali, con gli impianti zigomatici si possono trattare anche pazienti con malattie sistemiche associate ad atrofia mascellare o che si sono sottoposti a chirurgia (maxillectomia) per tumori maxillofaciali.

Gli impianti zigomatici sono viti in titanio di lunghezza variabile tra 35 e 50 mm che vengono inserite nell’osso alveolare zigomatico e mascellare. Sono stati ideati per tutte le situazioni in cui l’atrofia del mandibolare posteriore complica o impedisce il ricorso agli impianti convenzionali.

La tecnica originale, come abbiamo anticipato, fu descritta per la prima volta dal Dr. Branemark, che già nel 1998 pubblicava uno studio di follow-up a 10 anni di 164 impianti ancorati all’osso dello zigomo, con una percentuale di successo del 97%.

L’uso degli impianti zigomatici evita il ricorso al trapianto d’osso e riduce in modo drammatico la durata del trattamento. Per la riabilitazione dell’intera arcata, gli impianti zigomatici devono essere combinati a impianti tradizionali inseriti nella parte frontale dell’arcata. I due tipi di impianti sono collegati tra di loro da una barra.

Gli impianti zigomatici rappresentano una valida alternativa all’aumento dell’osso, al rialzo del seno mascellare e al trapianto d’osso nei pazienti con atrofia nella zona posteriore della mascella. Le percentuali di successo riportate in letteratura variano tra l’82% e il 100%, con i valori più bassi riferiti agli studi condotti su pazienti oncologici.

Esperto di implantologia e chirurgia dentale avanzata, esegue interventi di impianti zigomatici presso Lo studio Odontoiatrico. Per maggiori info e per prenotare una visita senza impegno visita

Alcuni nostri interventi di Implantologia a carico immediato con denti fissi in 24 ore con impianti zigomatici

 

Implantologia a carico immediato 24 ore zigomatici

Implantologia a carico immediato 24 ore zigomatici

ALTRA TECNICA PER EVITARE IL GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE IN PAZIENTE CON POCO O SENZA OSSO E’ L’IMPIANTO DENTALE PTERIGOIDEO.

2) Un’ alternativa poco conosciuta rispetto al rialzo di seno mascellare

Come funziona l’impianto Pterigoideo? E perchè è considerato cosi’ importante nel baipassare l’innesto e il rialzo del seno mascellare?

L’impianto Pterigoideo è un’impianto dentale del diametro di 18 mm, prende il nome dell’osso in qui verrà posizionato, appunto osso palatino, del palato, ecco perche’ non vi e’ bisogno di aggiungere osso, perche’ l’impianto pterigoideo verrà inserito nell’osso palatino attraverso le durissime lamine tuberali del Palatino.

Questo osso è estremamente duro e si supera spesso e volentieri i 100 newton di avvitamento. Una volta posizionati ed osteointegrati questi impianti dentali, realizzeranno quei pilastri mancanti, che daranno assoluta garanzia, nel sorreggere posteriormente la protesi fissa durante la masticazione.

Generalmente nella parte frontale dell’osso premaxilla, verranno inseriti 4/6 impianti inclinati standard e la tecnica del cerchiaggi del seno mascellare è terminata. Riabilitando il paziente con denti fissi evitandogli sia gli innesti che i rialzi.

Spesso e volentieri questa tecnica, non viene mensionata, perchè e’ estremamente difficile e specializzata e non tutti gli implantologi, sono in grado di eseguirla.

ESEMPIO DI CASO RISOLTO CON LA TECNICA DEL CERCHIAGGIO DI SENO MASCELLARE, IN PAZIENTE SENZA OSSO EVITANDO INNESTI E RIALZI.

 

Impianti pterigoidei
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Gli Impianti pterigoidei (chiamati anche pterigo-mascellari) rappresentano un’alternativa poco

conosciuta al rialzo di seno mascellare e vengono utilizzati laddove il paziente sia affetto da atrofia ossea.

Gli Impianti pterigoidei rappresentano una soluzione complessa dal punto di vista chirurgico ma presentano numerosi vantaggi per il paziente.

E’ necessario ricorrere agli Impianti pterigoidei quando la quantità di osso necessaria all’ inserimento di un impianto non sia sufficiente o non sia possibile effettuare un rialzo del seno mascellare.

Tra i vantaggi determinati dall’ utilizzo di un impianto pterigoideo segnaliamo:

  • Brevi tempi di guarigione
  • Intervento meno invasivo rispetto al Grande rialzo di seno mascellare
  • Elevate percentuali di osteointegrazione dell’ impianto
  • Cosa è un Impianto pterigoideo

    L’impianto pterigoideo è un impianto dentale di circa 18 mm che viene inserito nell’area molare dell’arcata superiore.

  • impianto pterigoideoLa vite è mediamente più lunga rispetto ad una standard in quanto cerca di sfruttare la zona sottostante al muscolo pterigoideo in cui spesso si ha una presenza di osso consistente.Gli impianti pterigoidei sono inseriti inclinati di 17/30 gradi proprio per sfruttare la maggiore consistenza ossea di quella zona e cercare di evitare interventi di grande rialzo o di rigenerazione ossea che possono comportare tempistiche di guarigione molto più lunghe.

    Questo impianto prende il suo nome dai muscoli pterogoidei che ricoprono la zona di osso nella quale poi verrà inserita la vite.

  • Massetere (m. massetere) (Fig. 90, 92, 93, 94) solleva la mascella inferiore. Esso ha la forma di un rettangolo irregolare, e consiste in una porzione di superficie (pars superficiale) e la parte profonda (pars prufunda). Punto di partenza della parte di superficie è le sezioni anteriore e centrale dell’arcata zigomatica, e profondo una parte centrale e posteriore dell’arcata zigomatica. Entrambe le parti dei muscoli attaccato al lato laterale dei rami della mandibola tutta la sua lunghezza e l’angolo della mandibola.


    Muscoli masticatori inside view
    1 – pterigoideo esterno;
    2 – il massetere;
    3 – pterigoideo interno
    implantologia senza osso

    Il muscolo pterigoideo mediale, e laterale, con riduzione bilaterale porta la mandibola mentre si solleva, e si muove con riduzione unilaterale direzione opposta. Muscolare comincia nella fossa pterigoideo sfenoide ed è fissato alla superficie interna della mandibola.

    SE VOI TORNARE A SORRIDERE COME DINO CON DENTI FISSI ED EVITANDO RIALZI DEL SENO E INNESTI CHIAMACI ADESSO AL 388 7527525