Impianti dentali senza osso?

IMPLANTOLOGIA POCO OSSO

Impianti dentali senza osso?

Certo è possibile, presso le sedi di Implantologia Network, in Italia puoi usufruire della grande esperienza professionale e specialistica dei medici, pochi, ma molto esperti in queste tecniche.

Presso le nostre strutture, puoi tornare a sorridere in 24 ore a carico immediato, anche se hai poco osso. L’esperienza maturata in tutti questi anni fanno dei centri di Impalntologia Network, punti di riferimento in Italia e all’estero, nella realizzazione di queste tecniche altamente sofisticate.

Se sei un paziente, con gravi atrofie mascellari, sei reduce, da interventi sbagliati o che non anno dato i risultati sbagliati, puoi contattarci oggi stesso con fiducia, e chiamare direttamente il 388 7527525 per ottenere informazioni sulle tue condizioni e programmare un’eventuale visita specialistica, per decidere come meglio intervenire definitivamente per risolvere definitivamente e con soddisfazione il tuo caso clinico.

Le nostre tecniche evitano e baipassano sia gli innesti d’osso autologo, che i grandi e piccoli rialzi del seno mascellare, offrendo una serie di tecniche innovative, per giungere al risultato definitivo, per ottenere una nuova dentatura fissa, che possa soddisfarti, sia dal punto di vista estetico, che funzionale.

Lacune tecniche alternative agli innesti e i riali del seno mascellare:

IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO CON POCO OSSO

IMPLANTOLOGIA SENZA OSSO

IMPLANTOLOGIA DENTALE CON POCO OSSO

  • Impianti dentali inclinati
  • Split di Cresta
  • Impianti dentali Pterigoidei
  • Impianti dentali Zigomatici
  • Tecnica del cerchiaggio di seno mascellare

Desideri prenotare una visita gratuita? Chiama il 388 7527525 ti daremo un appuntamento, possibilmente nella sedi più vicina alla tua residenza.

Se desideri maggiori informazioni, puoi chiamare direttamente il cellulare o whatsapp 388 7527525 Se desideri inviarci una panoramica, usufruisci del form alla tua destra, se desideri inviarci qualsiasi altro documento questa è la nostra email: stefimariotti@live.it – Per TAC CONE BEAM 50 Strati formato DICOM d grandi dimensioni usa questo servizio: https://wetransfer.com/

Implantologia senza osso – Tac cone beam

tac cone beam

SEI UN PAZIENTE CON POCO OSSO? VUOI TORNARE A SORRIDERE EVITANDO INNESTI D’OSSO E I RIALZI DEL SENO MASCELLARE?

ALTERNATIVE AL RIALZO DEL SENO MASCELLARE

Con il termine Dentalscan od anche TC Cone Beam (Tomografia Computerizzata), si intende una macchina capace di scansionare le arcate dentali del paziente attraverso l’emissione di una dose molto bassa di raggi X che attraversano il corpo del soggetto esaminato e forniscono immagini tridimensionali di altissima qualità delle ossa mascellari, dei denti (se presenti in bocca) e permettono l’esame approfondito di altri tessuti molli come quelli del parodonto (gengiva e legamento parodontale).

La tomografia Computerizzata Dentalscan Cone Beam 3D rappresenta il massimo oggi raggiungibile nel campo della radiodiagnostica odontoiatrica e sta alla base del grande successo dell’implantologia moderna.

Quando si utilizza ?

L’esame eseguito con l’apparecchiatyra Dentalscan è assai flessibile e risulta quindi utile, se non necessario, per differenti tipologie di impiego tra le quali:

Per la pianificazione terapeutica

La Tomografia Computerizzata Dentalscan è diventata l’esame più utile ai fini diagnostici e preparatori di interventi di chirurgia implantare;

Chirurgia pre-implantare

Nel caso in cui la TC Dentalscan riveli una scarsa quantità o qualità di osso, prima di procedere all’inserimento degli impianti dentali, che non avrebbero adeguato supporto e sarebbero destinati al fallimento, il medico può decidere per un’operazione di microchirurgia pre-implantare ovvero, procedere con il rialzo del seno mascellare (sinus lift) o con innesti di osso autologo o sintetico.

Per l’individuazione di fistole e sinusite mascellare

La tomografia Computerizzata Dentalscan, avendo come caratteristica principale, un’elevata definizione delle immagini, consente lo studio e la diagnosi di patologie quali la sinusite mascellare, la fistole, di processi infiammatori periradicolari (attorno alla radice del dente, come il granuloma e l’ascesso dentale);

Per studiare anomalie della dentizione

Il dentista trova nella Dentalscan un ottimo supporto per lo studio delle anomalie della dentizione come: sovraffollamento dentale, denti inclusi, disodontiasi – la difficoltà di eruzione di alcuni elementi dentari, dovuta a mancanza di spazio o all’ orientamento scorretto del dente, questo fenomeno riguarda maggiormente i denti del giudizio o ottavi -.

Come si effettua l’esame DENTALSCAN Cone Beam 3D ?

L’esame radiografico Dentalscan Cone Beam è un esame assai semplice e veloce ma, soprattutto, indolore.
Il paziente viene fatto accomodare su quella che si può definire a tutti gli effetti una poltrona ed il tecnico radiologo provvede a sistemare la testa del paziente in modo che il mento appoggi su braccio appositamente regolabile e la testa venga mantenuta in posizione da due asticelle, anch’esse regolabili.

La parte superiore della macchina girerà attorno alla testa del soggetto allo scopo di raccogliere le informazioni riguardo al cavo orale in esame che poi verranno organizzate dal software il quale fornirà la rappresentazione tridimensionale delle ossa, dei denti, e del parodonto.

Il raggio generato dal tubo radiogeno ha la forma di un cono, figura geometrica già di per se tridimensionale quindi la terza dimensione viene acquisita immediatamente e non generata virtualmente da un apposito software come accadeva con la T.A.C.

In questo modo, con la tomografia computerizzata Dentalscan Cone Beam 3D, non solo si riescono ad avere immagini più nitide e precise, ma è stato anche possibili ridurre fino ad un massimo del 60% la quantità di raggi generati e, quindi, assorbiti dal corpo del paziente.

La durata complessiva dell’esame è di circa 40 secondi, è possibile stabilire se scansionare una sola arcata oppure entrambe in una sola volta.

Le moderne tecniche odontoiatriche come l’implantologia computer guidata, transmucosa ed a carico immediato non potrebbero essere effettuate senza l’ausilio della tomografia computerizzata Dentalscan in fase diagnostica e di preparazione per il posizionamento degli impianti dentali.

A tale proposito aggiungiamo che l’esame Cone Beam 3D, in previsione di intervento implanto-protesico, viene fatto sistemando nel cavo orale del paziente una mascherina detta “dima radiologica” dalle cui informazioni si ricava la dima chirurgica ovvero una sorta di guida per il dentista per il corretto posizionamento delle viti in titanio come da progettazione eseguita al computer.

Vantaggi della Dentalscan Cone Beam 3D

  • Ridotta quantità di radiazioni (6 volte meno rispetto alla T.A.C. standard);
  • Macchinario aperto (non di poco conto per chi soffre di claustrofobia);
  • Maggiore nitidezza e precisione delle immagini fornite;
  • Possibilità di ricavare dalla scansione per la tomografia computerizzata anche detta

Implantologia Dentale Prezzi costi con e senza osso – € 1.099 un singolo impianto dentale

Impianti pterigoidei

IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO – CON O SENZA OSSO

l’implantologia a carico immediato consente di inserire gli impianti dentali e, nella stessa seduta, fissare la protesi, in molti casi si tratta di una protesi provvisoria.

Con questa tecnica implantare il paziente può lasciare lo studio dentistico con i nuovi denti in bocca o, al massimo, attendere le 24 ore successive per finire il lavoro.

Il carico immediato permette differenti tipi di riabilitazione, può essere utilizzato per un singolo dente, per un ponte dentale oppure per un’intera arcata od entrambe quando la persona richiedente è completamente senza denti, edentulia completa.

Come si effettua il carico immediato ?

Abbiamo pensato di descrivere nei minimi dettagli tutti i singoli passaggi che caratterizzano l’intervento di implantologia per ottenere i denti nella stessa seduta in cui si inseriscono i perni in titanio.

Consigliamo di approfondire l’argomento con i dentisti a cui chiederete il preventivo dei costi.

Fase 1: Verifica della quantità ossea

 

La condizione necessaria e sufficiente per poter eseguire il posizionamento della protesi sugli impianti nella stessa seduta è la giusta quantità di osso a disposizione dell’implantologo.

Se tale quantità manca è necessario ricrearla con interventi come il rialzo del seno mascellare oppure innesti di materiale osteoinduttivo (che favorisce la formazione di nuovo osso).

Per verificare lo stato dei mascellari, il dentista sottopone il candidato ad un esame volumetrico tridimensionale chiamato Tomografia Computerizzata 3D od anche Dentalscan Cone Beam 3D

Fase 2: estrazione dei denti residui

Dopo aver somministrato l’anestesia locale, l’intervento inizia subito con l’estrazione degli ultimi elementi dentali presenti nel cavo orale seguita dalla bonifica di tutta la bocca.

E’ necessario eliminare i residui di materiale infetto ad esempio se i denti naturali sono molto cariati oppure affetti da parodontite.

In quest’ultimo caso, il dentista provvede ad asportare anche parti di tessuto molle, gengiva, che potrebbe veicolare nuova infezione alle viti.

Fase 3: presa delle impronte

Una volta risanata tutta la bocca, è il momento della presa delle impronte dentali con particolare riferimento alle altezze per il calcolo della quantità di gengiva finta e della misura dei denti protesici.

Se i mascellari e le gengive sono in buone condizioni, la flangia finta rosa non è necessaria.

Con le impronte, l’odontotecnico può cominciare subito la costruzione della protesi fissa in modo che sia pronta una volta terminata la fase implantologica vera e propria.

Fase 4: inserimento degli impianti per il carico immediato

 

 

Questo è il momento più importante di tutta la procedura implantologica poiché l’odontoiatra comincia a perforare l’osso con frese via via di misura maggiore fino ad arrivare a quella propria della vite che si deve utilizzare.

Finita la preparazione dell’osso ricevente, inizia l’avvitamento dell’impianto che può essere fatto attraverso un avvitatore motorizzato e collegato ad un misuratore elettronico della forza oppure con uno strumento manuale con tacche chiamato cricchetto o torque.

 

Indipendentemente dalla modalità di inserimento scelta, il successo del carico immediato si realizza solo se il dentista può avvitare l’impianto con una forza pari o superiore a 35 Nm (Newton metri) a volte si utilizza la sigla Ncm (Newton per centimetro).

Sotto tale misura gli impianti non avrebbero la stabilità necessaria per supportare la protesi durante la masticazione e tutta la riabilitazione implanto-protesica fallirebbe.

L’alternativa è quella di adottare fin da subito il carico differito.

Una volta che gli impianti sono in sede, il medico e l’odontotecnico prendono nuovamente le impronte per trasferire sulla protesi la posizione degli impianti e creare i fori in cui andranno inserite le viti di fissaggio della protesi.

Fase 5: posizionamento della protesi

Tutto è pronto, il paziente può finalmente ricevere i nuovi denti che saranno avvitata agli impianti immediatamente.

 

L’ultimo step è quello di controllare il bilanciamento dell’occlusione.

Con una strisciolina di carta colorata tra le due arcate, il medico chiede di aprire e chiudere la bocca.

Se ci sono punti di precontatto, essi si colorano ed il dentista può smussarli con il trapano a turbina.

Vantaggi dell’implantologia a carico immediato

I tempi di realizzazione dei lavori sono estremamente ridotti. Si ottengono i denti subito od entro, al massimo 24, 48 ore;

riduzione dello stress operatorio e post operatorio per la persona che affronta l’intervento che esce dallo studio del dentista con i nuovi denti già in bocca e perfettamente funzionanti;

Il paziente non è costretto a lunghi periodi di disagio sociale e funzionale a causa della mancanza degli elementi dentali;

inserire gli impianti e posizionare la protesi in un’unica volta, permette la riduzione dei costi poiché si concentra tutto il lavoro in una sola seduta oltre a quelle successive di controllo.

Questo implica meno appuntamenti, meno anestesia, meno assistenza da parte dell’odontoiatra (assistenti), meno esami radiologici per verificare il grado di osteointegrazione ed il tutto determina una diminuzione del prezzo per il paziente.

Nessuna attesa per i tempi di osteointegrazione in cui è necessario portare una protesi mobile totale (dentiera) per poter mangiare e parlare correttamente sentendosi a disagio.

Comportamenti da tenere dopo l’intervento

Nei primi 20 giorni l’implantologo prescrive l’utilizzo di un collutorio alla clorexidina allo 0,2% da utilizzare almeno una volta al giorno per risciacqui dopo aver pulito i denti.

Lo scopo della clorexidina è quello di disinfettare le ferite delle gengive e di abbattere la percentuale di batteri che potrebbero dar luogo ad infezione.

Spazzolare la protesi caricata immediatamente come si faceva con i denti naturali quindi con uno spazzolino a setole medie o morbide e dentifricio.

L’acquisto di un idropulsore è vivamente consigliato specialmente poiché gli ultimi modelli hanno un’ottima pressione e capacità di rimuovere i resti di cibo rimasti tra la le gengive e il manufatto protesico.

Per le prime 3 settimane è consigliato non far uso di filo interdentale e scovolino poiché si corre il rischio di strappare i punti di sutura

Subito dopo l’intervento è bene scegliere un’alimentazione che prediliga cibi morbidi;

Ogni 3 mesi è necessario recarsi presso la clinica odontoiatrica per effettuare il controllo e, se necessaria, anche la pulizia della protesi fissa. Successivamente, la frequenza delle visite può essere portata a 2 volte all’anno.

Carico immediato post-estrazione

Le viti in titanio possono essere inserite immediatamente dopo l’estrazione dei denti naturali o parti di essi.

Si tratta di impianti post-estrazione progettati appositamente per essere inseriti subito dopo l’estrazione del dente. La superficie porosa di tali perni favorisce l’integrazione con l’osso.

Gli impianti post-estrazione garantiscono, da subito, la stabilità necessaria per contrastare i carichi masticatori.

Controindicazioni

Fino a qualche anno fa, alcune malattie sistemiche come il diabete e l’osteoporosi erano viste come delle serie controindicazioni all’implantologia soprattutto a causa dei medicinali assunti per tenerle sotto controllo. Pensiamo, ad esempio, a chi è in cura con corticoidi e bifosfonati.

Oggi anche chi soffre di tali patologie ha la possibilità di ottenere i nuovi denti subito, è necessario affrontare l’argomento con il dentista scelto per trovare la giusta strada ed arrivare all’esito desiderato.

Il candidato ideale

Il candidato ideale è la persona in buona salute, con un quantità di osso mandibolare o mascellare sufficiente a garantire la stabilità immediata dell’impianto (si parla di 35 o 40 Nm – Newton Metri), non fumatore, non affetto da patologie che abbassano le difese del nostro corpo (HIV), non in cura con radiofrequenza.

Chi NON può sottoporsi al carico immediato ?

Fondamentalmente ci sono poche caratteristiche che il clinico deve confermare per poter procedere ovvero:

  • i bambini e gli adolescenti non possono essere trattati poiché non hanno ancora completato lo sviluppo;
  • le persone con mascellari molto atrofizzati devono preventivamente sottoporsi al reintegro con innesti di materiale biocompatibile;
  • Chi soffre di bruxismo (digrignamento dei denti durante il giorno o la notte) deve prima risolvere il problema con speciali bite da portare di notte altrimenti i continui micromovimenti non permetterebbero la corretta guarigione;
  • Le gravi malocclusioni devono prima essere affrontate dal punto di vista ortodontico e solo dopo si può procedere con l’implantologia.

I costi del carico immediato

Diciamo subito che la procedura implantologica descritta in questo articolo rappresenta un metodo di lavoro non un prodotto come un impianto oppure la ceramica per i denti protesici quindi non ha un prezzo a se stante.

Esistono, invece, offerte complete di riabilitazione per un solo dente fino ad entrambi le arcate.

 

TESTIMONIANZA PAZIENTE SENZA OSSO CON STORICI FALLIMENTI DI INNESTI, RIALZI, CADUTA IMPIANTI DENTALI
PRESSO IMPLANTOLOGIA NETWORK TORNA CON DENTI FISSI IN 24 ORE

SOLUZIONI PER PAZIENTI SENZA OSSO

SE HAI POCO OSSO O ASSENZA TOTALE DI OSSO MASCELLARE, NON DISPERARE, PRESSO LE NOSTRE SEDI SIAMO ESPERTI E SPECIALIZZATI, NEL RIPRISTINO DELLA DENTATURA FISSA IN PAZIENTI, PRIVI D’OSSO MASCELLARE, ATTRAVERSO TECNICHE CHE BAIPASSANO SIA GLI INNESTI D’OSSO AUTOLOGO, CHE I RIALZI DEL SENO MASCELLARE.

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Impianti pterigoidei

 

 

 

NOSTRI PREZZI IN ROSSO

Confronto Prezzi Corona zirconia

  • In Italia (€700-1000)
  • In Croazia (€A Partire 284)
  • Noi Implantologia Network (€A Partire 283)

Confronto Prezzi Faccetta ceramica

  • In Italia (€500-800)
  • In Croazia (€a partire 280)
  • Noi Implantologia Network (€a partire 279)

Confronto Prezzi Impianto

  • In Italia (€1.200-1.800)
  • In Croazia (€a partire 700)
  • Noi Implantologia Network (€a partire 599)

Confronto Prezzi Impianto Completo

  • In Italia (€1.800-2.400)
  • In Croazia (€a partire 890)
  • Noi Implantologia Network (€a partire 600)

Confronto Prezzi All on 4

  • In Italia (€10.000-15.000)
  • In Croazia (€7.000-9.000)
  • Noi Implantologia Network (€7.800)

Confronto Prezzi All on 6

  • In Italia (€11.000-17.000)
  • In Croazia (€8.000-9.500)
  • Noi Implantologia Network (€7.800)

Confronto Prezzi All on 4 Totale

  • In Italia (€20.000-32.000)
  • In Croazia (€16.000-18.000)
  • Noi Implantologia Network (€14.000-16.000)

Confronto Prezzi Impianti Zigomatici

  • In Italia (€20.000-30.000)
  • In Croazia (€15.000-20.000)
  • Noi Implantologia Network (€14.900)

Confronto Prezzi Sedazione Cosciente

  • In Italia (€1.500-2.000)
  • In Croazia (€800-1.000)
  • Noi Implantologia Network (€400-500)

Implantologia dentale Poco Osso? Alternative fisse agli innesti e rialzi

Implantologia dentale Poco Osso

Esiste oggi l’opportunità anche per il paziente privo d’osso mascellare di sottoporsi ad intervento di implantologia dentale di tipo fisso?

Certo che esiste!

Qundo esegui una visita dal medico e ti diagnosticano assenza grave o totale di osso mascellare, generalmente hai 2 possibilità, anzi 3

1 RESTARE CON UNA DENTIERA

2 ESEGUIRE L’ITER DA LORO SUGGERITO CON INNESTI E RIALZI

3 AFFIDARSI A NOI E TORNARE A SORRIDERE CON CARICO IMMEDIATO O TRA 2 MESI.

Prima di decidere, ascolta questa semplice testimonianza, per capire meglio, quanto sia importante una tua decisione.

Se ti e’ stato detto che non hai osso per eseguire una riabilitazione con denti fissi, alcune strutture non organizzate, per interventi per baipassare gli innesti d’osso e i rialzi, premeranno, per farteli fare, altre come nel nostro caso, possono offrirti innumerevoli tecniche per tornare addirittua a masticare con denti fissi in una sola giornata. Come il caso del paziente Dino di Varese e quelli piu’ gravi con Zigomatici che seguono in fondo pagina.

  • Perchè la nostra tecnica è garantita?
  • Come viene effettuata?
  • In cosa consiste la differenza?
  • Tornerò a masticare con denti fissi?

GUARDIAMO INSIEME QUALI SONO LE ALTERNATIVE CHE POSSIAMO OFFRIRTI IN MANCANZA DI OSSO MASCELLARE? PER EVITARE INNESTI D’OSSO E RIALZI DEL SENO MASCELLARE?

impianti zigomatici

1) Gli impianti zigomatici rappresentano una valida soluzione alla perdita dei denti nei casi di atrofia ossea.

La chirurgia di aumento o rialzo dell’osso è ormai consolidata in odontoiatria, e in passato era l’unica opzione per chi non voleva arrendersi alla dentiera pur non avendo osso sufficiente per gli impianti. Gli impianti zigomatici possono invece risolvere il problema proprio quando l’osso è scarso, anche in caso di grave atrofia. Oggi è possibile ricostruire un’intera arcata con un numero veramente minimo di impianti, e con un risparmio di tempo di mesi.

Quali sono le alternative a disposizione del paziente che gradualmente si ritrova con ponti e corone che non tengono più, o che ha già perso i denti ma ha una atrofia ossea così grave da dover rinunciare agli impianti inseriti in modo tradizionale? In entrambi i casi, gli impianti zigomatici rappresentano la soluzione che permette di:

  • superare le problematiche e le restrizioni connesse alla mancanza importante di osso mascellare
  • superare la necessità della chirurgia di rialzo del seno mascellare, di aumento o trapianto d’osso: gli impianti vengono inseriti direttamente nell’osso dello zigomo
  • abbreviare il risultato finale di molti mesi

Ricerche ed esperienza sul campo hanno dimostrato che l’osso dello zigomo è una struttura anatomica adatta all’inserimento degli impianti. L’ideatore degli impianti zigomatici è il dr. Branemark, che già nel 1998 li considerava indicati per l’arcata superiore con atrofia dell’area corrispondente ai denti molari. Non solo: a differenza degli impianti tradizionali, con gli impianti zigomatici si possono trattare anche pazienti con malattie sistemiche associate ad atrofia mascellare o che si sono sottoposti a chirurgia (maxillectomia) per tumori maxillofaciali.

Gli impianti zigomatici sono viti in titanio di lunghezza variabile tra 35 e 50 mm che vengono inserite nell’osso alveolare zigomatico e mascellare. Sono stati ideati per tutte le situazioni in cui l’atrofia del mandibolare posteriore complica o impedisce il ricorso agli impianti convenzionali.

La tecnica originale, come abbiamo anticipato, fu descritta per la prima volta dal Dr. Branemark, che già nel 1998 pubblicava uno studio di follow-up a 10 anni di 164 impianti ancorati all’osso dello zigomo, con una percentuale di successo del 97%.

L’uso degli impianti zigomatici evita il ricorso al trapianto d’osso e riduce in modo drammatico la durata del trattamento. Per la riabilitazione dell’intera arcata, gli impianti zigomatici devono essere combinati a impianti tradizionali inseriti nella parte frontale dell’arcata. I due tipi di impianti sono collegati tra di loro da una barra.

Gli impianti zigomatici rappresentano una valida alternativa all’aumento dell’osso, al rialzo del seno mascellare e al trapianto d’osso nei pazienti con atrofia nella zona posteriore della mascella. Le percentuali di successo riportate in letteratura variano tra l’82% e il 100%, con i valori più bassi riferiti agli studi condotti su pazienti oncologici.

Esperto di implantologia e chirurgia dentale avanzata, esegue interventi di impianti zigomatici presso Lo studio Odontoiatrico. Per maggiori info e per prenotare una visita senza impegno visita

Alcuni nostri interventi di Implantologia a carico immediato con denti fissi in 24 ore con impianti zigomatici

 

Implantologia a carico immediato 24 ore zigomatici

Implantologia a carico immediato 24 ore zigomatici

ALTRA TECNICA PER EVITARE IL GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE IN PAZIENTE CON POCO O SENZA OSSO E’ L’IMPIANTO DENTALE PTERIGOIDEO.

2) Un’ alternativa poco conosciuta rispetto al rialzo di seno mascellare

Come funziona l’impianto Pterigoideo? E perchè è considerato cosi’ importante nel baipassare l’innesto e il rialzo del seno mascellare?

L’impianto Pterigoideo è un’impianto dentale del diametro di 18 mm, prende il nome dell’osso in qui verrà posizionato, appunto osso palatino, del palato, ecco perche’ non vi e’ bisogno di aggiungere osso, perche’ l’impianto pterigoideo verrà inserito nell’osso palatino attraverso le durissime lamine tuberali del Palatino.

Questo osso è estremamente duro e si supera spesso e volentieri i 100 newton di avvitamento. Una volta posizionati ed osteointegrati questi impianti dentali, realizzeranno quei pilastri mancanti, che daranno assoluta garanzia, nel sorreggere posteriormente la protesi fissa durante la masticazione.

Generalmente nella parte frontale dell’osso premaxilla, verranno inseriti 4/6 impianti inclinati standard e la tecnica del cerchiaggi del seno mascellare è terminata. Riabilitando il paziente con denti fissi evitandogli sia gli innesti che i rialzi.

Spesso e volentieri questa tecnica, non viene mensionata, perchè e’ estremamente difficile e specializzata e non tutti gli implantologi, sono in grado di eseguirla.

ESEMPIO DI CASO RISOLTO CON LA TECNICA DEL CERCHIAGGIO DI SENO MASCELLARE, IN PAZIENTE SENZA OSSO EVITANDO INNESTI E RIALZI.

 

Impianti pterigoidei
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Gli Impianti pterigoidei (chiamati anche pterigo-mascellari) rappresentano un’alternativa poco

conosciuta al rialzo di seno mascellare e vengono utilizzati laddove il paziente sia affetto da atrofia ossea.

Gli Impianti pterigoidei rappresentano una soluzione complessa dal punto di vista chirurgico ma presentano numerosi vantaggi per il paziente.

E’ necessario ricorrere agli Impianti pterigoidei quando la quantità di osso necessaria all’ inserimento di un impianto non sia sufficiente o non sia possibile effettuare un rialzo del seno mascellare.

Tra i vantaggi determinati dall’ utilizzo di un impianto pterigoideo segnaliamo:

  • Brevi tempi di guarigione
  • Intervento meno invasivo rispetto al Grande rialzo di seno mascellare
  • Elevate percentuali di osteointegrazione dell’ impianto
  • Cosa è un Impianto pterigoideo

    L’impianto pterigoideo è un impianto dentale di circa 18 mm che viene inserito nell’area molare dell’arcata superiore.

  • impianto pterigoideoLa vite è mediamente più lunga rispetto ad una standard in quanto cerca di sfruttare la zona sottostante al muscolo pterigoideo in cui spesso si ha una presenza di osso consistente.Gli impianti pterigoidei sono inseriti inclinati di 17/30 gradi proprio per sfruttare la maggiore consistenza ossea di quella zona e cercare di evitare interventi di grande rialzo o di rigenerazione ossea che possono comportare tempistiche di guarigione molto più lunghe.

    Questo impianto prende il suo nome dai muscoli pterogoidei che ricoprono la zona di osso nella quale poi verrà inserita la vite.

  • Massetere (m. massetere) (Fig. 90, 92, 93, 94) solleva la mascella inferiore. Esso ha la forma di un rettangolo irregolare, e consiste in una porzione di superficie (pars superficiale) e la parte profonda (pars prufunda). Punto di partenza della parte di superficie è le sezioni anteriore e centrale dell’arcata zigomatica, e profondo una parte centrale e posteriore dell’arcata zigomatica. Entrambe le parti dei muscoli attaccato al lato laterale dei rami della mandibola tutta la sua lunghezza e l’angolo della mandibola.


    Muscoli masticatori inside view
    1 – pterigoideo esterno;
    2 – il massetere;
    3 – pterigoideo interno
    implantologia senza osso

    Il muscolo pterigoideo mediale, e laterale, con riduzione bilaterale porta la mandibola mentre si solleva, e si muove con riduzione unilaterale direzione opposta. Muscolare comincia nella fossa pterigoideo sfenoide ed è fissato alla superficie interna della mandibola.

    SE VOI TORNARE A SORRIDERE COME DINO CON DENTI FISSI ED EVITANDO RIALZI DEL SENO E INNESTI CHIAMACI ADESSO AL 388 7527525

 

 

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