Tra le cose che sarà difficile dimenticare dell’anno appena conclusosi ci sarà di certo l’investitura di Giorgia Meloni a premier della nostra Repubblica, investitura che, quasi a voler sottolineare che rompere un soffitto di cristallo non è abbastanza, fa il paio con l’essere l’unica donna alla guida di un Paese del G20. È inutile che storcano il naso gli avanguardisti dell’ultim’ora: questi sono fatti, già patrimonio degli annali della storia, e non è un caso che ne abbia accennato anche Sergio Mattarella nel discorso di fine anno di ieri sera:
“Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del nuovo governo, guidato, per la prima volta, da una donna. È questa una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà“.
Guardando agli addetti ai lavori – portatori di un’insopprimibile vocazione a copiare, soprattutto se anelano a una qualche forma di rivincita ma hanno poca materia prima cui attingere – c’è da sperare che il Pd, in crisi identitaria e in ulteriore calo di consensi, non cerchi a tutti i costi di vedere in Elly Schlein la degna antagonista di Giorgia Meloni. Non foss’altro che per un fatto culturale: farne una questione di genere è troppo riduttivo, bisogna puntare su uomini e donne i cui profili non sfumino presto in dissolvenza. Difficile, lo so, ma se la vista è buona si può vedere anche attraverso un vetro fumé.
A prescindere dal PD, contano anche e soprattutto le capacità. Come dire: più che la quantità, puntiamo sulla qualità.
Ovviamente sì, a prescindere da tutto e da tutti.
Io aspetto che cada. Questa esperienza, forse, le sarà servita per togliersi gli abituali stracci ed indossare abiti, che, peraltro, le stavano malissimo.
Ok, abbiamo capito……
Ora possiamo dichiarare ufficialmente aperto il nuovo corso, in omaggio alla tradizione :))
È diventata la sua ossessione, chissà cosa gli avrà mai fatto …
L’arma segreta è Iva Zanicchi, se si parla di lei, lui galleggia nella beatitudine.
(che resti tra noi)
In verità sono 2: riguardo l’altro genere, c’è il conte giuseppi Marx!
Vero! Come ho potuto pronunciare quella semi-castroneria. Me tapina, Giuseppi è uber alles.
A uber manca la dieresi, ma sono certa che il buon Giuseppi non se ne avrà a male
Non mi ha fatto niente, ma purtroppo esiste ed io non la digerisco.
Cara Viola ai vostri elenchi mancano i nomi di ELIZABETH TAYLOR e di VIRNA LISI, due attici di grande bravura e di bellezza STREPITOSA.
Buono a sapersi.
Purtroppo? Mica esistere è una condanna? Cattolicamente parlando…
Bruno, ho preso nota e condivido il tuo entusiasmo per la beltà delle due star.
Resta solo da capire come servirtele 🙂