“Ieri con la signora abbiamo parlato anche di ministri, che erano quattro e sono saliti a cinque. Ma io ho insistito perché la Lega ha già avuto qualcosa più di noi perché la signora Meloni si è tenuta la presidenza del Senato, e io le ho detto che deve imparare da capo di un governo almeno ad usare il condizionale. Quando parli dei tuoi alleati dovresti dire `il Senato mi piacerebbe tenerlo per FdI´ e non `il Senato è mio´, perché così non si fa. Io ho fatto quattro volte il presidente del Consiglio, e il presidente del Consiglio deve essere aperto e generoso nei confronti degli alleati se vuol tenere unita la coalizione. La presidenza della Camera l’ha data alla Lega e, da che mondo è mondo, in Italia la presidenza del Senato vale due ministeri per chi non ce l’ha, vale un ministero la presidenza della Camera. Quindi noi gli abbiamo chiesto tre ministeri, mi ha riso in faccia, ne ho chiesti due, ha riso ancora, ne ho chiesto uno, ha detto ok. Questa è la situazione che ho trovato“. Così Silvio Berlusconi nell’audio diffuso ieri da Lapresse.
Ora, va da sé che la materia del politico è l’oratoria, non una stentata oralità né, tanto meno, un silenzio ostinato. Ma come avrebbe dovuto replicare Giorgia Meloni a questo audio? Con invettive al calor bianco? Solo qualche giorno fa a proposito dell’elenco poco lusinghiero del Cavaliere aveva detto: “Io non sono ricattabile”, ora invece ha preferito tacere avvalorando la tesi che la vuole impeccabile da quando ha vinto le elezioni. Ovvio che, al netto delle dietrologie intorno alle esternazioni rubate, a far fede è sempre il comunicato congiunto tra i due che ha spianato la strada alle consultazioni con il Presidente della Repubblica. Tuttavia, resta il fatto che il vero problema della “signora” non sono i forzisti, ma l’uomo che si intrattiene in dolci sgrammaticature con Putin.
A me questi discorsi sulla SPARTIZIONE dei ministeri fanno solo schifo. E’ iniziato il SACCO dell’ITALIA e quello schifo umano del Berlusca, che non è morto ancora nonostante le tante maledizioni, è ancora della partita. Provo vergogna ad essere italiano.
ricordo quando, nel 2018, diceva lo stesso del Sig. Salvini….
Bruno, io invece sono fiera di essere italiana, siamo stati “tanto”, lo siamo ancora e così sarà per sempre. A patto però che riusciamo a farci rispettare da tutti, e in tutti i modi.
Del “signor Salvini” non ricordavo, quindi è questo il suo escamotage per colpire?
Cara Viola, siamo stati ” tanto ” fessi o meglio coglioni da dare fiducia e consegnare le nostre vite a persone di merda.
Credo sinceramente che il dr. Berlusconi sia malato. Ha la necessita’ intima di essere al centro della scena e per mantenerla e’ pronto a tutto, anche ai peggiori compromessi, anche a mandare in malora progetti ed impegni. E’ ormai un pessimo alleato politico per chiunque, ma mi auguro che una donna che gli tiene testa l’abbia finalmente trovata. E pure nell’interesse di tutti .
Di piu’: Tifare oggi per un governo forte ed autorevole e’ un dovere civico di ogni cittadino pensante , solo la bieca retorica puo’ ipotizzare danni peggiori di quelli gia’ fatti negli anni scorsi Per gli inetti ed i totalitari c’e’ sempre posto per imprecare male parole qui sotto. Buona serata 🙂
Il Cavaliere ormai è irredimibile, ma sono certa che con Meloni non la spunterà, anche se le darà del filo da torcere. Mi è piaciuta la dichiarazione di Gelmini e di un’altra (mi sfugge il nome) che hanno detto non siamo le sue serve. Per contrappasso saranno proprio le donne ad avere la meglio su di lui. Mi piacerebbe sapere qualcosa sull’influenza che ha la sua compagna…
Parla proprio l Gelmini che per anni è stata una delle SERVE del Berlusca.
Cafone
Cafone sarà lei che non ha avuto il coraggio di apporre al messaggio la sua firma. SOLO UNA P.
Scusatemi ma perché litigate?
Bruno, le persone possono anche sbagliare e poi ravvedersi, cosa c’è di male, tu non hai mai fatto errori di valutazione?
Panfilo, “l’altra” era Carfagna ma la frase è di Gelmini: ““Noi siamo state sempre leali ma non siamo serve”. Per me hanno fatto bene ad allontanarsi dal partito se si sentivano “serve”…oltretutto “serva” è espressione desueta e ha valore dispregiativo, quindi rende benissimo l’idea.
E la pace dei giusti scese sul blog. Buonasera Signor Bruno, come vede adesso che il mio P-nome e’ ovviamente svelato possiamo passare dal fioretto alla clava … Signora Viola permettendo. 🙂 Vostro (suo) affezionato Panfilo.
Evvai di clava, tanto nel profondo più profondo che c’è siamo tutti trogloditi :)))
esatto, fa finta di prendere le distanze…. Ma il clou è stato quando ha sottolineato che il marito (Andrea Giambruno, ndr) è amico di suo figlio! Cioè, dipendente Mediaset….
Una famosa avvocatessa matrimonialista dei VIP ha detto che lui è un maschilista e lei non lo sopporta. Bene (anzi, male, malissimo) visto che lei e lui non sopportano nemmeno l’altro, ma che razza di ménage à trois è mai questo?
quella è stata davvero una caduta di stile…
Nelle relazioni umane, perfino in quelle amicali, essere in tre non funziona mai.
Ma si, mettiamolo in culo alla vaiassa Meloni.
Anche questa è una caduta di stile…
vero, spesso non ci si sopporta nemmeno da soli….
Cara Viola, sarà pure una caduta di stile ma molto efficace, rende bene l’idea sul da farsi.