Vite arancioni o rosse. Comunque sospese

Nel primo semestre del 2020 il reddito da lavoro dipendente si è ridotto dell’8,7 per cento rispetto all’anno prima, i consumi sono scesi del 9,8 ed è aumentato il tasso di risparmio. Per quanto riguarda l’intero 2020, l’Osservatorio Findomestic riporta che gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 10,3 per cento, ma la vendita di webcam, pc portatili e tablet ha fatto la differenza per via dello smart working e della didattica a distanza.

Al di là delle statistiche, di cui il paragrafo precedente è solo un pallido riflesso, il nuovo denominatore comune degli italiani, più o meno abbienti, è la prudenza perché quando si vive nell’incertezza non solo si compra meno ma si investe anche meno, quasi che ad aleggiare fosse la convinzione sottaciuta che la situazione attuale possa perdurare ancora a lungo.

Da oggi più di mezza Italia è di nuovo in lockdown. Per chi è al potere, chiudere ciò che non è indispensabile è più che altro un modo per togliersi dall’imbarazzo di aver gestito male un anno di pandemia. Per i comuni mortali, invece, frastornati da istanze contraddittorie, questo tempo sospeso è diventato una questione di vita o di morte.

Vite arancioni o rosse. Comunque sospeseultima modifica: 2021-03-15T08:42:32+01:00da VIOLA_DIMARZO

6 pensieri riguardo “Vite arancioni o rosse. Comunque sospese”

  1. I comuni mortali ormai sono schegge impazzite. C’è chi si mantiene ligio alle regole, chi ormai stufo deroga di frequente quando puo’. Poi ci sono quelli che hanno definitivamente tirato i remi in barca e fanno quel che vogliono, tanto hanno capito che controlli non ce ne sono (come chi non commette il crimine non perchè è giusto così, ma perchè se no finisco in galera). Nella confusione generale continuano gli improbabili tentativi dei politici di mettere pezze dove il virus dilaga, a seguito probabilmente dell’allentamento delle precauzioni raccomandate. Il caos

  2. Però c’è da dire che cittadini e gestori dei locali se ne fregano delle regole, che non sono neanche regole è senso di responsabilità. Appena hanno riaperto sono aumentati i casi.
    Detto questo sono d’accordo che ci sono tante schegge impazzite e questo è comprensibile. Il problema è che saremo piegati dalla miseria e ci si farà guerra fra poveri

  3. Avete ragione entrambe, abbiamo ragione tutti. Tuttavia, io sono dalla parte di chi il pane se lo guadagna giornalmente, motivo per il quale mai sarei ricorsa alle zone rosse, ma avrei preferito che si riservasse il rosso solo per i cosiddetti focolai. Un rosso relativo, come cantava Tiziano Ferro. So di persone che da un anno a questa parte stanno accumulando solo debiti, altri che boccheggiano, altri ancora costretti ad un’apnea di cui si ignora la durata. Come ho già detto in altre occasioni, sono tranquilli solo pensionati e statali. Non è così che si tengono le redini di un paese…con i vaccini poi, altro sfacelo. E dei sanitari che non vogliono vaccinarsi, ne vogliamo parlare? sono per la libertà di scelta, ma se lavori in contesti in cui ti rapporti a persone malate o potenzialmente tali, il vaccino lo devi fare, altrimenti stattene a casa.

  4. Come sempre hai centro in nocciolo del problema…la questione non è salvaguardare la nostra salute… ( che poi detto a noi di Taranto è davvero una beffa…sentenze del Consiglio di Stato permettendo, sic!)ma non pressare gli ospedali…dopo anni di falcidie sanitarie…e il nostro caro Emiliano…forse…qualcosa conosce…ci ritroviamo con un sistema ospedaliero depauperato…strutture chiuse senza una ragione plausibile se non quella di tagliare la spesa sanitaria…altra storia in Lombardia…dove si è puntato tutto sulla sanità privata…che ha mostrato tutte le sue evidenti carenze…ora non venite a dirmi che avete a cuore la nostra salute…che vi ci mando per direttissima!!! E con questo non voglio scusare certe leggerezze che hanno portato ad uscite un po’ inconsulte…e a comportamenti avventati…ma come disse qualcuno…” Ad ognuno il suo!”…Sciasia docet…

  5. Hai ragione. A livello economico sarà dura rialzarsi. Ci saranno strascichi molto lunghi e più di qualcuno si ritroverà in mezzo a una strada. Io sono tra i fortunati, ma ho amici e parenti che stanno arrancando a stare a galla. E’ difficile anche capire qual è la cosa giusta da fare. Quanto ai vaccini trovo deplorevole anch’io che alcune categorie più esposte alla trasmissione del contagio si rifiutino di vaccinarsi. Se non lo capiscono loro, i sanitari, che sono nel settore, cosa vogliamo aspettarci dagli altri?

  6. Hanno reso Taranto e l’entroterra una zona maledetta…Arcelomittal-Ilva continua a sfamare tante famiglie, ma il rovescio della medaglia sono i tumori infantili, e dunque il dispensatore di veleni non può essere smantellato; poi, ospedali accorpati in virtù del fatto che un giorno (quando?) si costruirà un grande polo ospedaliero, e intanto si affollano i pochi nosocomi ancora in piedi. Emiliano continua a fare danni, e quindi si salvi chi può. Ci mancava solo quel grande livellatore del Covid-19…

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