Renegades, il libro di Obama e Springsteen

Essere maschi e tutto il resto. Il podcast di Barack Obama e Bruce Springsteen - mowmag.com

Il primo presidente nero degli Stati Uniti, Barak Obama, e Bruce Springsteen, rockstar di fama planetaria che con The Rising ha cristallizzato l’epica americana del dopo 11 settembre, hanno scritto un libro insieme, Renegades. Born in the USA, proseguimento del podcast omonimo su Spotify. Uscirà in contemporanea mondiale il 26 ottobre, e comprenderà testi scritti a mano da Springsteen, e discorsi di Obama con annotazioni, illustrazioni e materiali d’archivio.

Dall’introduzione di Barak Obama:

Negli anni, abbiamo scoperto di condividere una comune sensibilità a proposito del lavoro, della famiglia, dell’America. A modo nostro, Bruce e io abbiamo percorso un viaggio parallelo per comprendere questo paese che tanto ha donato a entrambi; per raccontare la storia del suo popolo; e per cercare un legame tra il nostro bisogno di senso, di verità, di comunità, con la più profonda storia dell’America. (…) Le conversazioni che io e Bruce abbiamo avuto nel 2020 mi appaiono urgenti oggi come lo erano allora, rappresentano il nostro continuo sforzo per capire come siamo giunti dove siamo e come possiamo raccontare una storia che inizi a ridurre quella distanza che si è creata tra gli alti ideali americani e la realtà“.

Il contributo di Bruce Springsteen:

Abbiamo parlato seriamente del destino del paese, della sorte dei suoi cittadini e delle forze distruttive, corrotte e negative che vorrebbero distruggere ogni cosa. Di questi tempi, mentre viene seriamente messo in discussione chi siamo davvero, non possiamo abbassare la guardia. Un serio dibattito su chi siamo e chi vogliamo diventare può forse servire come guida per alcuni nostri concittadini. (…) Viviamo tempi in cui dobbiamo domandarci chi vogliamo essere e che paese vogliamo lasciare ai nostri ragazzi. Ci lasceremo sfuggire dalle mani la parte migliore di noi, o ci riuniremo per affrontare le fiamme? In questo libro non troverete risposte a questi interrogativi, ma troverete due persone che fanno del loro meglio per porsi le domande giuste“.

Nati in province diverse della stessa America, Springsteen e Obama hanno dato vita a un métissage artistico che dovrebbe avere un suo perché. Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

 

Obama, il sopravvalutato

Barack Obama. Una terra promessa | Alter Media

A proposito di Una terra promessa di Barak Obama, il mio critico prediletto, Antonio D’Orrico, a conclusione della quasi stroncatura del libro – scaturita dall’aver letto “800 pagine di rimuginìo obamiano” -, ricorre a una frase di Christopher Hitchens “Le quattro cose più sopravvalutate nella vita sono lo champagne, l’aragosta, il sesso anale e i picnic“, e poi aggiunge: “E i presidenti degli Stati Uniti“.

Che Obama sia stato sopravvalutato è opinione piuttosto comune, e qui troviamo una disanima ben articolata in tal senso. Per parte mia sospendo il giudizio sull’Obama politico, e da lettrice doc sconsiglierei a chiunque di pubblicare un testo di 800 pagine o più. Perché in letteratura le imprese titaniche di successo sono prerogativa dei grandi scrittori.

P.S. Boccerei Obama già solo per la dedica che apre il libro:

A Michelle, mio amore e compagna di vita

e

a Malia e Sasha, la cui luce abbagliante fa scintillare ogni cosa.

Su Barak, puoi fare di più.