Il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con immancabile rispolvero di promesse sine die. Si obietterà: ma lo Stato sta già facendo qualcosa, il reddito di libertà è una realtà che aiuta le donne che hanno un temporaneo bisogno economico ad uscire da situazioni di violenza. Verissimo, peccato però che per l’ultimo anno siano stati stanziati 3 milioni di euro contro il miliardo stanziato, solo per fare un esempio, per il reddito di cittadinanza. Ed è su queste basi che dovremmo incoraggiare le madri che vivono “in condizioni di particolare vulnerabilità o in condizione di povertà” a dare il benservito alla bestia che rovina la loro vita e quella dei figli? La rete dei centri antiviolenza necessita di investimenti più sostanziosi per ospitare chi è in fuga e per pagare personale specializzato che coadiuverebbe a giusto titolo i volontari. Di questo passo ci saranno sempre più scarpe rosse a macchiare l’asfalto.
Foto: un murale di Panmela Castro