Giorno di primavera
JIM HARRISON
RITORNO
Il sole scalda i listelli del granaio,
una pozzanghera di ghiaccio all’ombra dei gradini;
il bracco di mio zio
saltella
attraverso il grano d’inverno,
verde fresco verde freddo.
Il mulino, fuori uso da tempo, stride
e ruota nel vento.
Giorno di primavera, troppo rumoroso per parlare,
quando le ossa si stancano della loro carne
e vogliono qualcosa di meglio.
(da Canzone semplice, 1965)
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È il languore della prima primavera, il suo primo tepore, il protagonista di questi versi del poeta statunitense Jim Harrison, quando ci si trova ad essere parte della nuova stagione della natura e si cresce e si cambia anche noi con essa.
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