Le belle lettere
A Eraldo Affinati
I polpastrelli premuti sulla terra battuta,
la combustione degli istanti liberata in uno scoppio
nel corpo lanciato verso cento metri che non finiscono più
che sono già finiti,
i lunghi ritorni a casa, estenuanti,
dove qualcosa dentro noi andava puntellato
nella desolazione, per catturare il mondo in un dettaglio,
come guardato attraverso una fessura.
Siamo antichissimi e giovani,
abbiamo visto Vienna liberata dai cavalieri alati,
chiuso le belle lettere in un tascapane,
accanto alle cartucce
scalato le marce e aperto il gas in un ruggito
dopo l’ultima curva
e ancora la bellezza e il dolore sono un cielo
che entra nella voce e la spezza.
Non orgoglio del compito svolto
ma per orgoglio del compito
qualcosa rimane del nostro dire
abbiamo inciso i nomi sul tronco folgorato,
siamo passati di lì.
Stato di quiete. Poesie 2010-2016 (BUR Rizzoli, 2016)
tanmik dice:
E’ un peccato, mille volte peccato, non dire mai quello che si prova, non esprimere quello che si sente. (V. Wolf) ^^ Ti auguro uno splendido Venerdì con un abbraccio..Mik ^^ https://ticondivido.it/wp-content/uploads/2020/05/IMG_20200506_225434_214.jpg ^^^
QuartoProvvisorio dice:
Eccomi Carissima, un abbraccio grande grande e felice weekend a te!
Lodiamo e ringraziamo sempre il Buon Dio!
Un sorriso e a presto
olgy120 dice:
buon fine settimana!
olgy120 dice:
buon fine settimana