presepio

Aspettando Natale in poesia

A Gesù bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

 

Eri tu di D. M. Turoldo 

…eri tu il mistero,
la radiosa notte che racchiudeva il giorno,
che avrebbe rivestito di carne la luce
e dato un nome al silenzio
“.

Buon Natale di Alda Merini

A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.

Dov’è’ la pace? di Gandhi 

Quando sento cantare:
“Gloria a Dio e Pace sulla terra”
mi domando dove oggi
sia resa gloria a Dio
e dove sia pace sulla terra.
Finchè la pace
sarà una fame insaziata
a finchè non avremo sradicato
dalla nostra civiltà la violenza,
il Cristo non sarà nato.

  da https://www.nihilscio.it/Manuali/Scuola%20primaria/Poesie_di_Natale.htm

immagine:presepio di Ara grande (UD)

da http://www.presepiodiara.it/

santa lucia

La ricorrenza di Santa Lucia è festeggiata in molte città italiane

 I bambini attendono che la notte la Santa scenda dal cielo con il suo asinello e lasci fuori la porta di casa di ogni bimbo un sacco pieno di doni e dolcetti.

Santa Lucia per i bambini

La tradizionale “Festa di Santa Lucia” è di origini del tutto italiane, anzi per l’esattezza siracusane. La leggenda racconta di una bambina, adorata dai genitori e dai familiari, nata proprio a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C., che a soli 5 anni perse il padre e con la madre Eutichia dedicò la propria vita interamente al culto di Gesù. Lucia cresce presto bella e ricca di grazia, e per questo motivo suscita l’amore di un giovane pagano, il quale, ignaro del suo voto di povertà e castità, intende chiederne la mano alla madre.Inizialmente Lucia riesce ad allontanare le attenzioni del giovane innamorato, ma la madre ben presto si ammala gravemente ed è proprio durante un pellegrinaggio sulla tomba di S.Agata, nell’intento di chiedere la guarigione per la madre, che Lucia ha la prima visione del suo destino: diventare la martire di Siracusa.Nel 304 d.C. l’Impero romano emana un editto di persecuzione di tutti i cristiani, ed è durante tale clima e sotto il suggerimento dell’amante snobbato in precedenza, che Lucia viene consegnata alle autorità per essere processata. La piccola cristiana, che in assoluto non negava la professione del suo culto, fu presto condannata pubblicamente e giustiziata.Il 13 dicembre del 304d.C. Lucia cade esanime al suolo, ma la leggenda dice che, la sua anima, liberatasi dalle catene terrene, volò felice in paradiso. La ricorrenza di Santa Lucia, intesa come tale, è festeggiata con interesse in molte città italiane; dove i bambini più buoni attendono che la notte la Santa scenda dal cielo con il suo asinello e lasci fuori la porta di casa di ogni bimbo un sacco pieno di doni e dolcetti. Ma come spesso succede le tradizioni popolari diventano spesso tradizioni del mondo.Fu così che la festa di Santa Lucia fu importata in Svezia intorno al 1920, dove, secondo l’antico racconto, il martirio di Santa Lucia avvenne proprio il 13 dicembre; giorno in cui originariamente, a causa dello sfasamento tra l’anno solare e il calendario giuliano, cadeva il solstizio d’inverno. Questo, insieme alla radice “lux” del nome Lucia, ha fatto sì che, soprattutto in Svezia, questa festa segnasse la fine del buio e l’arrivo della stagione migliore. Il 13 dicembre si festeggia quindi il giorno più corto dell’anno e l’avvento delle giornate con maggiore luce in prossimità del Natale.Secondo la tradizione svedese, in ogni regione della Svezia, viene eletta una Santa Lucia che avrà l’incarico di accompagnare un corteo di bambine e bambini nelle vie della propria città. Vestita di bianco e con sul capo una corona di candele accese, ella sarà fonte di luce nel cammino di questi bambini. Inoltre il giorno della festa, la Santa Lucia di turno, in genere primogenita della propria famiglia, dovrà alzarsi molto presto al mattino e preparare biscotti, dolci, e pan pepato per tutti i suoi familiari.
L’Italia e la Svezia sono paesi con tradizioni profonde al di là di quanto siano antiche e da dove provengano originariamente, ma la festa di Santa Lucia è riuscita a sconfinare fino in paesi inaspettati come il Brasile, dove la tradizione del culto in questione fu introdotta intorno al 1910  dagli immigranti italiani. Secondo l’usanza, in Brasile nel giorno 12 dicembre, i bambini mettono del fieno in un piatto e nascondono il piatto sotto il letto aspettando i doni di Santa Lucia. Il 13 dicembre inoltre, sempre in Brasile, una ragazza vestita in costume fa un giro per la città in carrozzella regalando dolci ai tutti i bambini.Personalmente, ho avuto la fortuna di assaporare da vicino la cultura nordeuropea e da quel momento non me ne sono più allontanata. Le mie 4 principesse hanno avuto l’onore di conoscere ed amare una nonna svedese a tutti gli effetti, e di conoscere grazie ai suoi ricordi, una cultura molto lontana da noi ma veramente preziosa. Per questo motivo e per molti altri motivi che fanno della Svezia, dell’Italia e di tanti altri paesi, luoghi con radici molto profonde, quest’anno abbiamo deciso di dare “luce” a questa tradizione a modo nostro; organizzando una festa prenatalizia fra amici e parenti, con la collaborazione di genitori e bambini. Una festa che abbia il sapore del Natale di tutto il mondo. Una festa che insegni e ricordi fermamente a tutti i nostri figli che è importante essere cittadini italiani ma è ancor più fondamentale essere e sentire d’essere cittadini di tutto il mondo.

da https://www.pianetamamma.it/il-bambino/giocare-e-crescere/santa-lucia-per-i-bambini.html

immagine da http://www.bianconatale.com/santa-lucia-regali-13-dicembre/

tramonto

Santa Lucia – Dalla-De Gregori (video)

https://www.youtube.com/watch?v=N2A-KKPvyZo

Davvero Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia?

No, non è vero: il giorno con meno luce dell’anno è quello del solstizio d’inverno. Ma il detto popolare sul 13 dicembre nasconde comunque un fondo di verità, che va ricercato indietro nel tempo.Questione di rima, certo. Ma il detto che vuole “il giorno di Santa Lucia il giorno più corto che ci sia” non è solo un modo di dire. Infatti, se è ben noto che il vero giorno più corto dell’anno, quello cioè in cui abbiamo meno ore di luce è quello del solstizio d’inverno, che quest’anno cade nella mattina del 21 dicembre, nel detto popolare sul 13 dicembre c’è un fondo di verità.

Il fondo di verità va ricercato indietro nel tempo, a prima dell’avvento del calendario Gregoriano, ovvero la riforma voluta dal papa Gregorio XIIIcon la quale, per tenere fissa la data dell’equinozio di primavera e quella della Pasqua, nel 1582 vennero cancellati così 10 giorni dal calendario. I giorni dal 6 e il 15 ottobre 1582 infatti non sono mai esistiti.

La riforma cancellò così la sfasatura tra il calendario civile e quello solare – in anticipo quest’ultimo sull’altro- sfasatura a cui si dovrebbe proprio l’origine del detto, come ricorda anche l’Unione astrofili italiani.

In quel tempo infatti il solstizio d’inverno era anticipato, cadendo proprio tra il 12 e il 13 dicembre. In occasione di Santa Lucia, il cui nome – derivato da lux – simboleggia appunto la luce, il ritorno, se si vuole, dopo il solstizio alla stagione in cui le giornate cominciano di nuovo ad allungarsi.

Ma non è tutto: in questi giorni di dicembre il Sole effettivamente tramonta prima che al solstizio (in cui l’alba arriva però dopo, rimanendo così il giorno con meno luce dell’anno). Ma perché il giorno del solstizio non coincide con quello del tramonto più precoce? C’entra un’altra sfasatura: quella tra i nostri orologi e l’ora solare, dovuta agli effetti combinati del movimento della Terra su se stessa e intorno al Sole.

da https://www.wired.it/scienza/spazio/2016/12/13/santa-lucia-giorno-corto/

 

carso

San Martino del Carso di Giuseppe Ungaretti

Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
 
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
 
Ma nel cuore
nessuna croce manca
 
E' il mio cuore
il paese più straziato

da https://www.poesiedautore.it/giuseppe-ungaretti/san-martino-del-carso


Giuseppe Ungaretti (1888–1970) 

logo

Per lo Staff di Libero e i molestatori

Non è possibile andare avanti così:i miei 2 Blog che spariscono, pubblicità invadente che impedisce di commentare ed accedere al mio profilo,persone che mi mandano messaggi quasi minatori (solo perchè visito profili e blog).Questa è la situazione qui in Libero! Io ho altri 2 blog in blogger e nessun problema!!!Ma non mi arrendo la cosa deve finire …Olgy120

tisana

Il giallo delle morti improvvise

Un’intera famiglia originaria del Friuli avvelenata dal tallio, sostanza spesso utilizzata come topicida. I nonni e una zia paterna sono morti.Tutti e quattro in agosto hanno trascorso un periodo di vacanza a Santa Marizza di Varmo dove c’è una casa di famiglia.

Anche altre due persone sono state contaminate: il marito di Patrizia e la badante. Mentre i componenti della famiglia che sono rimasti a Nova Milanese, dove tutti risiedono, sono risultati negativi ai test.Dopo tante indagini finalmente pare che il giallo si sia risolto.In casa, a Nova Milanese, sono state trovate in un contenitore erbe al tallio,ma in una dose molto alta,infatti hanno provocato la morte di 3 persone.

Ieri è stato arrestato il nipote 27enne che si era recato a Padova per l’acquisto del veleno.La mamma del ragazzo disoccupato,introverso e solitario ha dichiarato che il figlio si era affiliato ad una setta pseudo religiosa.Agli inquirenti il ragazzo ha dichiarato che doveva farlo ,perchè le persone morte erano”impure”.Il ragazzo risponderà per 3 omicidi e 5 tentati omicidi.Voleva sterminare la famiglia,per fortuna che è stato arrestato.Ora è in isolamento e legge tutto il giorno la Bibbia.

krampus

San Nicolò in Friuli

In diversi paesi del Friuli c’è la tradizione di San Nicolò accompagnato dai Krampus ,diavoli dalle sembianze di diavolo e capra che girano nella notte del 5 dicembre alla ricerca dei bambini “cattivi”.Questa tradizione ha origini germaniche ed era in uso in Friuli  già a partire dalla fine del XXVI secolo.Le sfilate dei Krampus in Friuli vengono fatte a Camporosso in Valcanale,Tarvisio e Pontebba. Sorrido quando mi ricordo che da piccola avendo ricevuto del carbone (dolce) scoppiai in  un pianto.In Friuli c’è l’usanza di San Nicolò che porta i regali ai bambini a Sacile,Brugnera,Trieste,Gorizia.

San Nicolò-storia

Il possesso delle reliquie di San Nicola-San Nicolò è stato a lungo conteso tra Venezia e Bari.

I Veneziani non si erano rassegnati all’incursione dei Baresi e nel 10991100, durante la prima crociata, approdarono a Myra, dove fu loro indicato il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano prelevato le ossa. Tuttavia qualcuno rammentò di aver visto celebrare le cerimonie più importanti, non sull’altare maggiore, ma in un ambiente secondario. Fu in tale ambiente che i veneziani rinvennero una gran quantità di minuti frammenti ossei che i baresi non avevano potuto prelevare. Questi vennero trasportati nell’abbazia di San Nicolò del Lido.

San Nicolò venne quindi proclamato protettore della flotta della Serenissima e la Chiesa di San Nicolò del Lido divenne un importante luogo di culto. San Nicolò era infatti venerato come protettore dei marinai, non a caso la chiesa era collocata sul Porto del Lido, dove finiva la laguna e cominciava il mare aperto. A San Nicolò del Lidoterminava l’annuale rito dello sposalizio del Mare.

Le prime ricognizioni dei sepolcri sono state effettuate in epoca recente, la prima in assoluto a Bari nel 1953 alla presenza di una commissione pontificia, ad opera del prof. Luigi Martino, professore di anatomia umana e normale all’Università di Bari. A seguito di una ricognizione effettuata il 17 settembre del 1992, sempre ad opera di Martino, si è infine appurato che le reliquie sono effettivamente divise fra le due città: Bari possiede i frammenti ossei di maggiori dimensioni, mentre Venezia i frammenti più minuti, e che questi ultimi sono “complementari con le ossa conservate a Bari”.

La presenza delle reliquie a Venezia è poco nota, e quindi la chiesa non è meta di pellegrinaggi come quella di Bari, specie dei Russi Ortodossi per i quali Nicolò ha un’importanza fondamentale (è fra l’altro, il santo patrono della Russia, oltre che della Grecia).

La figura del santo ha dato origine alla fiaba di Santa Claus (in italiano Babbo Natale), il cui nome è una chiara storpiatura di Sante Nicholas.

da https://it.wikipedia.org/wiki/San_Nicol%C3%B2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

villanova grotte

Ángel Gonzalez poesia “Non c’è fretta”

*

Lascia che passino questi giorni,
lascia che passino questi anni,
e intanto
godi il regalo della luce
del cielo di dicembre,
tanto discreta
che è quasi solo trasparenza,
non dà fastidio ed è bellissima.
Lascia che passino questi anni,
pochi altri ancora,
sii paziente e aspetta
con la sicurezza che con essi
si sarà compiuto
definitivamente tutto.

(da Niente di grave, 2009)

da http://cantosirene.blogspot.it/2017/12/

 

.

Nato a Oviedo(Spagna) il 6 settembre 1925
Morto a Madrid il 12 gennaio 2008

PREMI

-Principessa delle Asturie per la letteratura
– Adonais de poesia
Premio Internacional de Poesía Federico García Lorca

 International Salerno Prize for Poetry

*Chiesa di Villanova delle grotte :quadro di Dario Pinosa
fotografia

Il pomeriggio – poesia di Garcia Lorca

Il pomeriggio distratto
si vestiva di freddo.
Dietro i vetri offuscati
i bambini, tutti insieme,
vedono un albero giallo
tramutarsi in uccello.
Il pomeriggio si stende
sulle rive del fiume.
E un rossore di mela
si dondola sui tetti.
(Federico García Lorca)

Biografia  Alle cinque della sera

Il poeta spagnolo per eccellenza, conosciuto in tutto il mondo nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros non lontano da Granada da una famiglia di proprietari terrieri. I libri ce lo descrivono come un bambino allegro, ma timido e pauroso, dotato di una straordinaria memoria e di una passione evidente per la musica e per le rappresentazioni teatrali; un ragazzo che non andava troppo bene a scuola ma che era capace di coinvolgere nei suoi giochi un’infinità di persone.

da http://biografieonline.it/biografia-federico-garcia-lorca