C’era una volta un principe turchese. Sì, avete letto bene, turchese, non quel noioso principe azzurro perfettino. Il principe turchese era un tipo originale, intelligente e brillante, anche se un po’ furbetto con le ragazze. E sì, perché la storia che lui era un principe lo avvantaggiava non poco rispetto ai suoi coetanei. Come infatti si dice, e un fondo di verità ci sarà pure, le donne preferiscono i mascalzoni.
Dunque, il principe turchese era sempre contornato da ragazze di tutti i colori: rosa, lilla, giallino, verdino, tutte carine e piacevoli, ma dopo un po’ la compagnia di queste fanciulle “tenui” lo annoiava, erano tutte “misurate” e lui cercava qualcosa di diverso, una compagna fuori dalle sfumature, di un colore deciso.
La ricerca però sembrava molto difficile. A dire la verità, il principe non si applicava molto, abituato com’era ad avere seguito, e così la noia aumentava e le ammiratrici diminuivano, perchè lui era sempre meno simpatico e brillante.
Un giorno, mentre girava oziosamente in moto per la campagna (come, non sapete che i principi affascinanti hanno anche la moto? Ebbene sì, adesso lo sapete anche voi), al principe turchese parve di cogliere una macchia di un colore che non conosceva. Così girò la moto e tornò indietro per controllare e s’imbattè in una ragazza color fucsia su una bicicletta dello stesso colore. Incuriosito, fermò la moto e aspettò che lei lo raggiungesse. La ragazza cantava e pedalava contenta.
Il principe la osservava divertito e la aspettava. Si era risvegliato dalla sua apatia, la ragazza fucsia era quella che aspettava d’incontrare, ma lei sarebbe stata ugualmente curiosa di fare la sua conoscenza? Per la prima volta il principe era preoccupato, ma decise di rischiare, certo che comunque fosse andata, ne sarebbe valsa la pena.
Ops, dimenticavo: il lieto fine è solo nelle favole.
Mi devo inchinare a tanta precisa descrizione…
Grazie, la vita ispira, poi ci si ricama sopra. I principi sono una razza estinta, di qualsiasi colore…