Un’altra mattina uguale alle altre: sveglia alle 6,15, doccia, trucco, abbigliamento, colazione e via al lavoro.
In auto Ludovica canticchiava con la radio. Le piaceva la musica moderna, anche se lei era “diversamente giovane”, come amava dire lei, e guardava raramente al passato. Mentre rifletteva, si lasciava cullare dalla musica e pensava che era proprio stufa di stare da sola, si sentiva sprecata ecco! Da tempo era sola e seppur brava a occupare il tempo con interessi e attività, sentiva la mancanza di una compagnia, di un contatto fisico che la scuotesse e le facesse provare ancora delle sensazioni.
Mentre la mente vagava e la strada per l’ufficio si accorciava, si rese conto che stava facendo scorrere le mani lentamente lungo il volante, quasi ad accarezzare quella forma cilindrica e morbida come se… per fortuna il semaforo verde scattò e Ludo riprese il dominio di sè mentre l’auto si muoveva…