Patrizia amava il vino, preferibilmente rosso, fermo, corposo. Sul bianco era critica, non andava matta per le bollicine, a meno che non si trattasse di un Pas dosé o meglio ancora di un Satin. Ma il rosso la rappresentava e lo sentiva consono al suo temperamento.
Non beveva quotidianamente, ma quando lo faceva, le piaceva bere bene. Non era un’esperta e spesso dimenticava i nomi, ma sapeva cosa cosa le piaceva e cosa non voleva.
E amava tenere il calice in maniera differente: il bianco dallo stelo, per non scaldare il vino fresco, il rosso dal calice, quasi a sentire con tutto il palmo il calore e la forza del nettare, ad afferrarli e farli suoi.
Reggeva bene l’alcool lei e non le interessavano i super alcoolici. Il vino aveva un certo fascino ed era convinta che chi amava mangiare e bere bene, sapeva anche fare bene l’amore.
E quella sera avrebbe voluto avere qualcuno con cui bere…