Stirare: spreco di tempo e denaro

Non sono mai stata una come mia nonna, che stirava anche stracci, calzini e mutande, ma diciamo che impiegavo almeno 3/4 ore a settimana per stirare per bene tutto il resto, asciugamani compresi.

Ebbene, col tempo e l’ampliamento della famiglia, ho dovuto e VOLUTO rivedere le mie priorità, anche perché con una figlia di pochi mesi e un’altra adolescente le lavatrici sono quasi a ciclo continuo, per dei capi che per di più vengono indossati sì e no qualche ora.

Stirare spesso lo viviamo come un lavoro noioso, ma è soprattutto uno spreco di tempo ed energia elettrica. Ecco qualche trucco per stirare meno, più velocemente o non stirare affatto e avere panni perfetti:

Nell’utilizzare la lavatrice, scegliete un ciclo di lavaggio con il minore numero di giri per la centrifuga o, se potete stendere capi gocciolanti, non effettuatela affatto.

Dedicare qualche minuto in più a stendere il bucato vi faciliterà il lavoro in fase di stiro: meno pieghe si formano in fase di asciugatura, infatti, meno ne dovremo spianare con il ferro. Una volta estratto il bucato dalla lavatrice, cercate di porre più cura possibile nel disporre i panni sullo stenditoio: spianate le pieghe dei capi più piccoli con le mani, scuotete quelli più grandi in modo che siano perfettamente distesi, posizionate le mollette solo se necessario e nei punti più nascosti.

Utilizzare l’ammorbidente, meglio se naturale: aggiungere mezza tazza di aceto bianco al ciclo di risciacquo della lavatrice. I panni risulteranno più morbidi, avranno colori più brillanti e si libereranno di ogni eventuale odore di stantio, magari derivato da una prolungata permanenza in un ambiente umido (come spesso accade agli asciugamani).

Sebbene sia certamente più “green” asciugare il bucato naturalmente, l’asciugatrice presenta diversi vantaggi. Uno su tutti? Il bucato, asciutto in breve tempo, risulta più morbido che con la tradizionale stenditura. Per pareggiare il bilancio energetico, potete vederla così: risparmierete sul fronte della stiratura! Spesso i capi estratti ancora tiepidi dall’asciugatrice praticamente non presentano pieghe e possono essere piegati prima che si raffreddino e poi riposti, con risultati simili a quelli di una stiratura leggera.

E poi ancora:

Asciugamani, pigiami, indumenti che si usano per stare in casa, magliette che in inverno finiscono sotto alla felpa, canottiere e body dei bambini, tutine in ciniglia, calzini, mutande, tovaglie che si usano tutti i giorni, capi elasticizzati, lenzuola leggere (certo non quelle di lino della nonna!), perché stirarli? Se non ci sono ospiti o l’indumento resta nascosto è davvero inutile dedicarci tempo e denaro per stirarlo… basta piegarlo bene e ritirarlo impilato con ordine http://www.vitasregolata.it/la-tana/piegare-le-t-shirt-in-modo-impeccabile/, che al momento dell’utilizzo sarà praticamente perfetto.

Che dire quindi… impieghiamo il nostro tempo in altre passioni, ma non per stirare!