L’Oscar della Danza

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Trapelano le prime informazioni, direi entusiasmanti, circa il programma su cui poggia il prestigioso evento L’Oscar della Danza che si svolgerà domenica 29 ottobre 2017 a Cinecittà World.

L’Oscar della Danza è il nuovo Concorso nazionale il cui principale e meritorio obiettivo consiste nel promuovere l’eccellenza del talento italiano nell’esecuzione della danza e la creatività, l’originalità della creazione coreografica.
Cosa dire dell’organizzazione?

Di primissimo piano, ricca di una esperienza artistica meritatamente conquistata, riconosciuta e consolidata non solo sui palcoscenici italiani ma anche mondiali.

Possiamo citare:

CINECITTA’ WORLD;

MAGIC ISLAND ENTERTAINMENT;

DANZASI;

LIKEG

e con la Direzione Artistica del Maestro Luciano Cannito.

luciano_cannito

 

SPETTACOLO DI DANZA DI MAGGIOR SUCCESSO
Il premio allo spettacolo di danza di maggior successo dell’anno sarà consegnato alCoreografo ed al Direttore della Compagnia di Danza che ha ottenuto il maggior incasso al botteghino sulla base inoppugnabile dei dati della S.I.A.E.
Il 29 ottobre saranno quindi presentate a Cinecittà World le buste con i nomi delle 3Compagnie con i migliori risultati di affluenza di pubblico ad uno spettacolo di danza (esclusi naturalmente i gala di danza e gli eventi speciali di raccolta fondi a scopi benefici) e sarà aperta la busta del vincitore dell’Oscar della Danza Italiana 2017.

NUOVI TALENTI
L’idea del concorso nasce invece dal principio che la danza è solo una, essa è libertà totale, gioia ed emozione.
Ogni stile non è che una delle infinite forme di espressione del corpo che si muove in armonia nello spazio e nella musica.
Un artista che danza in modo eccellente, sarà straordinario in qualsiasi stile.
Un talento della danza è un talento della danza, qualsiasi essa sia e L’Oscar della Danza vuole offrire opportunità, visibilità, potenziali e reali contatti di lavoro.

Per questo motivo in giuria saranno presenti non solo coreografi e personalità di eccellenza del mondo della danza ma, anche, registi televisivi e cinematografici, direttori di teatri, produttori e giornalisti.

PREMI
Di tutto rispetto, inusuali per il mondo dello spettacolo in genere e ciò lascia intendere quanta importanza riveste l’evento L’Oscar della Danza e – aspetto più importante – quanta fiducia viene riposta nell’eccellenza dei nostri artisti.

Sarà certamente una competizione ambiziosa ma tutti noi, in qualunque ruolo svolgiamo nel mondo della danza, sappiamo che inseguire il proprio sogno significa convivere con “lacrime e sangue”, rinunciare alle usuali distrazioni quotidiane, provare, provare ed ancora provare.

Sono quindi previsti i seguenti importanti Premi:

Primo premio assoluto contratto di lavoro Cinecittà World del valore di € 15.000

Primo premio assoluto migliore coreografia (gruppi) € 2.500
Primo premio assoluto miglior passo a due €. 800

Premi speciali: miglior coreografia televisiva €500
miglior coreografia ispirata ad un film €500
miglior coreografia musical € 500
– Primo, secondo e terzo premio per ogni categoria.
– Attestati di quarto e quinto classificato.
– Borse di studio al 100%.

Prendo a prestito delle significative parole di un nostro Maestro:

“La danza è passione che si trasforma in gioia vitale, sana, pura, libera.C’è qualcosa di così vero, ancestrale, istintivo…”

Spero non me ne voglia perchè è esattamente questa l’emozione che proveremo assistendo a L’Oscar della Danza.

ELEONORA ABBAGNATO

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Eleonora Abbagnato interpreta Carmen

 Sabato 22 luglio, alle ore 21, al Teatro Romano di Ostia Antica, torna in scena CARMEN, balletto in due atti di Amedeo Amodio, magistralmente interpretato da Eleonora Abbagnato.

La seducente protagonista, anziché occhi di carbone e capelli corvini, avrà lo sguardo ceruleo e le sembianze della bionda étoile italiana dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Eleonora Abbagnato

 CARMEN, una ulteriore pregevole produzione di Daniele Cipriani Entertainment, viene presentata nell’ambito della 2a edizione de “Il Mito e il Sogno” – Ostia Antica Festival 2017 sulla scia dei recenti successi ottenuti nei maggiori festival e teatri italiani.

Don José è il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez, apprezzato su numerosi palcoscenici europei; solisti e ballerini italiani completano il cast di questo balletto che si danza sulle celeberrime note tratte dall’opera di Georges Bizet (che musicò l’altrettanto celebre novella di Prosper Merimée), adattata con interventi musicali originali di Giuseppe Calì e con le scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Amilcar Moret

Il soggetto non abbisogna di presentazioni tanto è conosciuto, applaudito e racchiuso nel cuore degli appassionati della Danza, degli opinionisti, dei danzatori ed è stato rappresentato sotto le più diverse interpretazioni.

Il balletto proposto da Amedeo Amodio ne è una rilettura altamente originale in cui l’azione si svolge dietro le quinte e i coprotagonisti sono i musicisti e il personale di supporto tecnico della compagnia che, in questo particolare caso, danno vita ad un difficile compito cioè realizzano “il teatro dentro il teatro”; essi vengono catturati dai fantasmi del dramma rappresentato e sono spinti ad immedesimarsi nei vari personaggi: Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo per rivivere insieme gli intrecci del cuore.

Eleonora Abbagnato

Eleonora Abbagnato, con la sua bellezza pari alle genti del nord, si cala in maniera straordinaria nel ruolo della maliarda sivigliana.

Come lei stessa ha dichiarato, sarà forse l’origine siciliana a renderla particolarmente adatta a ruoli passionali ed istintivi come ha avuto modo di ammaliarci con la sua stupenda interpretazione in danza di TOSCA nel suo omaggio a Maria Callasal recente Festival di Spoleto (http://www.lamacinamagazine.it/omaggio-maria-callas/). Anche questo balletto trae ispirazione proprio dal grande soprano greco.

Racconta il coreografo Amedeo Amodio che la sua visione di un backstage, in cui aleggiano i fantasmi dello spettacolo appena rappresentato, risale al suo ricordo di una storica rappresentazione dell’Anna Bolena di Donizetti al Teatro alla Scala nell’anno 1957.

Sul podio c’era Gianandrea Gavazzeni e, nei panni della sfortunata regina inglese, nientemeno che la grande Maria Callas. Amodio, allora giovanissimo ballerino scaligero, si trovava dietro le quinte (avendo interpretato uno dei paggetti) racconta che appena calato il sipario scese anche un silenzio ultraterreno sul palcoscenico e tutto intorno, un silenzio palpabile, un’atmosfera rarefatta in cui, per alcuni minuti, tutti  – cantanti, musicisti, personale tecnico – si trovarono sospesi nel tempo.

Eleonora Abbagnato

È la medesima atmosfera che Amodio ricrea nel suo balletto CARMEN.

Quello di Carmen è un ruolo “simbolo” per Eleonora Abbagnato che proprio interpretando la sigaraia sul palcoscenico dell’Opéra de Paris – nell’omonimo balletto di Roland Petit – raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile

Ora, sul suggestivo sfondo di un teatro antico, un’altra – ma eternamente tragica Carmen – conduce un gioco trasgressivo ed eversivo in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte.

Un ruolo fosco a cui, con l’alchimia misteriosa di cui sono maestri i veri artisti, Eleonora Abbagnato esalta la sublime danza che la conferma essere, ancora una volta, la più celebre ballerina italiana sulla scena.

 

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

INFOLINE : 06/93800262

EMAIL programmazione@danielecipriani.it

dal lunedì al venerdì ore 10/17 (orario continuato)

www.ostianticateatro.com

Biglietti in vendita su www.ticketone.it

PREZZO BIGLIETTI

Gradinata Non Numerata: € 38,00

ELEONORA ABBAGNATO

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Eleonora Abbagnato interpreta Carmen

 Sabato 22 luglio, alle ore 21, al Teatro Romano di Ostia Antica, torna in scena CARMEN, balletto in due atti di Amedeo Amodio, magistralmente interpretato da Eleonora Abbagnato.

La seducente protagonista, anziché occhi di carbone e capelli corvini, avrà lo sguardo ceruleo e le sembianze della bionda étoile italiana dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Eleonora Abbagnato

 CARMEN, una ulteriore pregevole produzione di Daniele Cipriani Entertainment, viene presentata nell’ambito della 2a edizione de “Il Mito e il Sogno” – Ostia Antica Festival 2017 sulla scia dei recenti successi ottenuti nei maggiori festival e teatri italiani.

Don José è il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez, apprezzato su numerosi palcoscenici europei; solisti e ballerini italiani completano il cast di questo balletto che si danza sulle celeberrime note tratte dall’opera di Georges Bizet (che musicò l’altrettanto celebre novella di Prosper Merimée), adattata con interventi musicali originali di Giuseppe Calì e con le scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Amilcar Moret

Il soggetto non abbisogna di presentazioni tanto è conosciuto, applaudito e racchiuso nel cuore degli appassionati della Danza, degli opinionisti, dei danzatori ed è stato rappresentato sotto le più diverse interpretazioni.

Il balletto proposto da Amedeo Amodio ne è una rilettura altamente originale in cui l’azione si svolge dietro le quinte e i coprotagonisti sono i musicisti e il personale di supporto tecnico della compagnia che, in questo particolare caso, danno vita ad un difficile compito cioè realizzano “il teatro dentro il teatro”; essi vengono catturati dai fantasmi del dramma rappresentato e sono spinti ad immedesimarsi nei vari personaggi: Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo per rivivere insieme gli intrecci del cuore.

Eleonora Abbagnato

Eleonora Abbagnato, con la sua bellezza pari alle genti del nord, si cala in maniera straordinaria nel ruolo della maliarda sivigliana.

Come lei stessa ha dichiarato, sarà forse l’origine siciliana a renderla particolarmente adatta a ruoli passionali ed istintivi come ha avuto modo di ammaliarci con la sua stupenda interpretazione in danza di TOSCA nel suo omaggio a Maria Callasal recente Festival di Spoleto (http://www.lamacinamagazine.it/omaggio-maria-callas/). Anche questo balletto trae ispirazione proprio dal grande soprano greco.

Racconta il coreografo Amedeo Amodio che la sua visione di un backstage, in cui aleggiano i fantasmi dello spettacolo appena rappresentato, risale al suo ricordo di una storica rappresentazione dell’Anna Bolena di Donizetti al Teatro alla Scala nell’anno 1957.

Sul podio c’era Gianandrea Gavazzeni e, nei panni della sfortunata regina inglese, nientemeno che la grande Maria Callas. Amodio, allora giovanissimo ballerino scaligero, si trovava dietro le quinte (avendo interpretato uno dei paggetti) racconta che appena calato il sipario scese anche un silenzio ultraterreno sul palcoscenico e tutto intorno, un silenzio palpabile, un’atmosfera rarefatta in cui, per alcuni minuti, tutti  – cantanti, musicisti, personale tecnico – si trovarono sospesi nel tempo.

Eleonora Abbagnato

È la medesima atmosfera che Amodio ricrea nel suo balletto CARMEN.

Quello di Carmen è un ruolo “simbolo” per Eleonora Abbagnato che proprio interpretando la sigaraia sul palcoscenico dell’Opéra de Paris – nell’omonimo balletto di Roland Petit – raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile

Ora, sul suggestivo sfondo di un teatro antico, un’altra – ma eternamente tragica Carmen – conduce un gioco trasgressivo ed eversivo in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte.

Un ruolo fosco a cui, con l’alchimia misteriosa di cui sono maestri i veri artisti, Eleonora Abbagnato esalta la sublime danza che la conferma essere, ancora una volta, la più celebre ballerina italiana sulla scena.

 

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

INFOLINE : 06/93800262

EMAIL programmazione@danielecipriani.it

dal lunedì al venerdì ore 10/17 (orario continuato)

www.ostianticateatro.com

Biglietti in vendita su www.ticketone.it

PREZZO BIGLIETTI

Gradinata Non Numerata: € 38,00

Mauro Astolfi

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È ben difficile realizzare un articolo incentrato su Mauro Astolfi perché di lui, del suo stile, della sua carica carismatica, della sua immensa qualità professionale si è già scritto ogni dettaglio da parte delle più qualificate testate nazionali ed internazionali; anche nelle interviste da lui concesse a molti giornalisti sono state esaltate le molteplici esperienze acquisite sia in Italia che all’estero.

Ricordiamo solo alcuni ma significativi momenti della sua vita artistica che è iniziata negli U.S.A. dove ha vissuto circa 10 anni sia a New York che a Los Angeles  e che lo hanno visto protagonista assoluto nella creazione coreografica nella Compagnia di Paul Taylor e per la Jeff Roberge’s Agency per poi trasferirsi a Londra per seguire Anthony Thomas, James Franklyn e Devorah Cooper.

Mauro Astolfi ha lavorato duramente impegnandosi con ferrea volontà nella danza classica, nella danza moderna, contemporanea, danza jazz, hip-hop  studiando e seguendo gli insegnamenti di grandi danzatori del passato del calibro di Martha Graham considerata “la madre” della danza moderna basata sui tempi di respirazione, incentrata nella zona del bacino, da cui si dipartono le energie che producono i movimenti di danza.

Le coreografie o, per meglio dire, le creazioni artistiche di Mauro Astolfi sono rappresentate con il meritato successo in Francia, in Germania, in Giappone, in Inghilterra, in Svizzera, in Olanda, in molti altri paesi del mondo e nei più rappresentativi, importanti e storici palcoscenici italiani.

Una più completa ed esaustiva presentazione di Mauro Astolfi può essere consultata seguendo il link:

http://www.spellboundance.com/home/it/archives/mauro-astolfi-3/

Il suo ritorno in Italia ed il suo inserimento nel panorama dell’arte coreutica è stato, come spesso purtroppo accade nel nostro bel paese, irto di ostacoli fino al decisivo incontro con Monica Ratti e Vittoria Ottolenghi che lo portarono all’attenzione delle più qualificate compagnie.

Da qui è esplosa e riconosciuta l’arte coreografica di Mauro Astolfi che lo vede nel ruolo di Direttore Artistico di Spellbound Contemporary Ballet.

http://www.spellboundance.com/home/it/

Ed è con grande piacere ed orgoglio che l’Accademia delle Arti ospiterà il 5 e 6 luglio 2017 lo Stage di Danza Contemporanea tenuto da Mauro Astolfi.

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Sarà un incontro di alto profilo artistico quale può essere solo una felice e preziosa simbiosi culturale di due eccellenze, l’Accademia delle Arti e Mauro Astolfi, accumunate dall’unico intento di far vivere agli allievi uno straordinario momento di crescita professionale.

L’Accademia delle Arti ha ormai consolidato la più completa maturità organizzativa, artistica, di offerta culturale che abbraccia non solo il settore Danza ma offre agli allievi gli indispensabili valori aggiunti che un artista, in quanto tale, deve possedere nel suo bagaglio esperienziale.

L’alto livello qualitativo dei docenti dell’Accademia delle Arti rappresentano un “unicum” che insegna Storia della Danza e Danze di carattere, la danza classica, la danza moderna e contemporanea a tutti i livelli, il canto, la recitazione unitamente all’amore per l’Arte, al rigoroso lavoro in sala ben integrato con l’atmosfera di sobria serenità trasmesso dalla Direttrice Artistica, Catia De Gaetano.

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Oltre allo Stage con Mauro Astolfi,  l’Accademia delle Arti ci riserva un’altro imperdibile Stage di Modern Dance tenuto da Rosario Marotta; anch’esso si svolgerà il 5 e 6 luglio 2017.

Ma…di questo, torneremo a breve con un articolo di presentazione appositamente dedicato a Rosario Marotta.

Per i dettagli relativi agli Stage è opportuno rivolgersi all’Accademia delle Arti

accademia _arti

Roma – Viale Isacco Newton, 33

Tel. 06 6571702

segreteriaaccademia@tiscali.it

Accademia delle ArtiMauro AstolfiRosario Marotta, il 5 e 6 luglio 2017 saremo ad ammirarvi insieme agli allievi.

Omaggio a Maria Callas

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Eleonora Abbagnato rende Omaggio a Maria Callas al Festival di Spoleto.

Daniele Cipriani Entertainment è ancora una volta l’artefice di una prestigiosa produzione artistica insieme ad Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi nonché direttrice del Ballo dell’Opera di Roma, che ritorna al Festival di Spoleto e sarà la protagonista al Teatro Romano, nei giorni 1 e 2 luglio 2017, di uno spettacolo di danza dedicato a Maria Callas.

La “Divina” è indubbiamente la primadonna assoluta del ventesimo secolo e ricordiamo che sono ormai trascorsi 40 anni dalla sua scomparsa avvenuta nel 1977 a soli 53 anni.

Omaggio a Maria Callas: la danza esalta la lirica, sua arte sorella, e rende omaggio alla grande soprano greco, al carisma della sua voce, alla sua grandezza interpretativa; una presenza sempre viva per le generazioni che hanno avuto la fortuna di sentirla dal vivo ma anche per i più giovani che rimangono ammaliati dalla leggenda, dalla personalità prorompente, da quella voce sublime resa immortale dalle innumerevoli registrazioni sonore e video.

Al loro ingresso al Teatro Romano gli spettatori saranno accolti da alcune storiche arie tratte dalle più appassionanti interpretazioni di Maria Callas scelte dalla sua biografa, l’autrice e critico Gina Guandalini  (Callas l’ultima Diva: Analisi di un fenomeno, Edizione EDA; Maria Callas La Divina, 1990, Armando Curcio Editore; Maria Callas – L’interprete – La storia, 2007, Armando Curcio Editore).

Ballerini francesi e italiani partecipano a questo serata dedicata al grande soprano che intrecciò il proprio destino all’Italia e, negli ultimi anni, alla capitale francese: saranno presenti l’étoile Benjamin Pech ed il primo ballerino Audric Bézard dell’Opèra di Parigi; insieme a loro un cast di sedici ballerini italiani tra cui i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi e Claudio Cocino.

Nel programma dell’evento brilla Tosca, un lavoro del coreografo francese Julien Lestel sulle celebri note pucciniane in cui ascolteremo la voce della Callas in una registrazione del 1965 diretta da Georges Prêtre.

Qui Eleonora Abbagnato, nei panni dell’attrice nella esibizione che fu uno dei cavalli di battaglia della cantante greca, sfodera una passionalità – squisitamente mediterranea – che la accomuna, nel sentire, alla “Divina”.

Il malvagio Scarpia sarà interpretato da Audric Bézard mentre Claudio Cocino vestirà i panni di Mario.

Non come ballerina, bensì – inaspettatamente – quale coreografa, Eleonora Abbagnato legherà il suo nome ad un altro brano che è, nell’immaginario collettivo, sinonimo di Maria Callas: è infatti di Eleonora Abbagnato la creazione Un bel dì vedremo, celeberrima aria tratta dalla Madama Butterfly di Giacomo Puccini (la registrazione è quella diretta da Herbert von Karajan nel 1955). È questa la grande novità della serata che vede il debutto assoluto di Eleonora Abbagnato in qualità di coreografa.

L’interpretazione è affidata ad un duo franco-italiano formato da Audric Bezard e Rebecca Bianchi.

Omaggio a Maria Callas  ci presenterà altri brani tra cui due importanti lavori di Angelin Preljocaj estratti da Le Parc (su musica di Mozart danzano Eleonora Abbagnato e Benjamin Pech) e il balletto Annonciation interpretato da Federica Maine e Giorgia Calenda.

Infine verra portato in scena Stabat Mater di Benjamin Pech, che si affaccia sempre più ad una carriera di coreografo e che interpreta il proprio balletto insieme a Eleonora Abbagnato con la musica di Antonio Vivaldi..

 “Sono orgogliosa e fiera di poter dedicare questa serata spoletina a Maria Callas”, dichiara Eleonora Abbagnato, aggiungendo che “Anche se per ragioni anagrafiche non ho potuto conoscere direttamente la Callas, l’ho sempre sentita vicina a me e alla mia sensibilità. Probabilmente la comune origine mediterranea, senza dimenticare la presenza greca in Sicilia, hanno fatto di lei una sorta di guida spirituale, pur in un’arte diversa dalla mia, ma comunque sempre legata al teatro.”

Potrebbe sembrare un binomio strano, quello tra la cantante lirica greca-americana e la ballerina italo-francese, bruna e dai tratti drammatici la prima, bionda ed eterea la seconda eppure un filo sottile unisce le due stelle.

Sul piano personale le origini mediterranee, l’appartenenza a due culture e l’aver scelto Parigi come città di vita; sul piano artistico la venerazione per l’Arte, vista come dea a cui dedicare, quasi religiosamente, la propria esistenza.

Sullo sfondo suggestivo di un teatro antico Eleonora Abbagnato – francese di formazione, ma orgogliosamente palermitana di nascita – incarnerà in questo spettacolo anche quella meravigliosa grecità della Callas che scorre nelle vene anche di ogni figlio e figlia di Sicilia.

Questo è il terzo anno consecutivo che le produzioni Daniele Cipriani Entertainment, protagonista Eleonora Abbagnato, sono presenti al Festival di Spoleto e ricordiamo che nel 2015 fu presentato Soirée Roland Petit e, nel 2016, Carmen.

Omaggio a Maria Callas sostituisce per motivi tecnici il programma precedentemente annunciato (ovvero il balletto di Davide Bombana Il Mito di Medea).

Omaggio a Maria Callas si replica il 23 luglio a Civitanova Danza – Civitanova Marche (MC) mentre il 22 luglio Eleonora Abbagnato sarà in scena al Teatro Romano di Ostia Antica in Carmen.

 

Saggio Spettacolo 2017

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L’Arte nel suo più profondo significato e nella sua interezza; questo è quanto l’Accademia delle Arti presenterà nelle serate del 24 e 25 giugno con il suo Saggio Spettacolo 2017 al Teatro Eliseo di Roma in Via Nazionale 183.

Un Saggio Spettacolo di alto profilo artistico come, d’altronde, ci ha ormai abituato ad assistere la Direttrice Artistica Catia Di Gaetano coadiuvata da docenti il cui spessore artistico e professionale è altamente riconosciuto ed apprezzato nel mondo della Danza, della Recitazione e del Canto.

Il Saggio Spettacolo 2017 dell’Accademia delle Arti si snoderà attraverso 2 serate.

Il 24 giugno avremo il piacere di ammirare gli allievi della sezione spettacolo portare in scena il Musical “Life Academy”, scritto e diretto da Ugo Bentivegna a cui va il grande merito di aver realizzato una gradevole quanto impegnativa rappresentazione di arte varia, magistralmente accompagnati da Matelda Viola e Martina Stavolo per il canto, da Ugo Bentivegna per la recitazione e da Catia De Gaetano, Yari Molinari, Rosario Marotta ed Ilenia Ronci per la danza.

L’Accademia delle Arti, con la serata del 25 giugno, ci immergerà poi nel meraviglioso mondo della danza con le sue musiche, le sue variazioni, le coreografie mai banali o ripercorse in precedenza, in una atmosfera di leggiadri movimenti che caratterizzano la Danza Classica, la Danza di Carattere, la Danza Moderna e quella Contemporanea.

E’ appena il caso di ricordare che il pregevole corpo docenti costituito dalla Direttrice Catia De Gaetano, Christian Colombo, Rosario Marotta, Yari Molinari, Ilenia Ronci e con la preziosa collaborazione di Francesca Corazzo ha saputo trasmettere agli allievi il gusto del bello, del raffinato, dell’eleganza nei movimenti unitamente agli  insegnamenti necessariamente tecnici.

Locandina_good

La danzatrice classica non è quella figura “eterea” spesso descritta da una certa iconografia ma è una valente artista “a tutto tondo” che studia Storia della Danza e Danze di carattere, che si cimenta anche nelle specialità Contemporary e Modern che, insieme alla Danza Classica, saranno l’asse portante della serata del 25 giugno.

Ed è proprio questa la suprema finalità artistica dell’Accademia delle Arti e cioè plasmare l’allievo arricchendolo con tutte le maggiori valenze che la Direttrice Artistica Catia Di Gaetano insieme al corpo docente sono in grado di trasmettere.

Il Saggio Spettacolo 2017 non è circoscritto solamente agli allievi e alle loro famiglie ma è aperto a tutti coloro che amano la Danza, il Musical e l’Arte del bello; per informazioni e costi è opportuno rivolgersi direttamente all’Accademia delle Arti ai sottostanti riferimenti.

Avrò il piacere di assistere, insieme a molti altri, al Saggio Spettacolo 2017 dell’Accademia delle Arti.

In bocca al lupo ad allievi ed insegnanti!

 

Accademia delle Arti

Via Isacco Newton 33

Tel. 06 6571702

segreteriaaccademia@tiscali.it

Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia

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dell’artista Rossella Brescia si è già detto tutto ma, questo tutto, è comunque ben poca cosa per illustrare compiutamente la professionalità, la maturità artistica, la dedizione e la passione verso i suoi allievi che, anche quest’anno, si cimenteranno nel Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia.

Lezione_Danza

L’Evento si svolgerà nella splendida cittadina di Martina Franca (TA) che tra le sue bellezze ospita la sede della Scuola Danza di Rossella Brescia; l’appuntamento è presso il Cinema Teatro Nuovo alle ore 21,00 del giorno 24 giugno 2017.

Locandina_Galà

Il Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia si preannuncia qualitativamente ricco di performance artistiche degli allievi e si pone tra i più alti livelli di attenzione nel panorama delle esibizioni, saggi, manifestazioni coreutiche che sono tradizionalmente svolte in questo periodo.
Tra le “stelle” da menzionare ricordiamo i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma Alessio Rezza e Rebecca Bianchi che si esibiranno al GalàFredy Franzutti della Compagnia Balletto del Sud con il primo ballerino Alexander Yakovlev

Ospiti_Galà

Il Maestro Luciano Cannito, a cui va il grande merito di aver promosso, raccolto 15.600 adesioni e consegnato alle Istituzioni la Petizione contro la chiusura dei Corpi di Ballo crede fortemente nella diffusione dell’arte coreutica in tutto il territorio nazionale poichè essa genera mirabili sinergie con le esistenti realtà artistiche. Luciano Cannito curerà la regia che sarà –  come sempre – assolutamente perfetta in quanto spinta dall’amore per l’Arte e per la Danza
…toy, toy, toy ragazzi
e, da parte nostra, che siamo gente di teatro, permetteteci di augurarvi mer.., mer.., mer.. che è il più sincero augurio per il vostro giusto e meritato successo.

Rossella-Brescia

Arrivederci a sabato 24 giugno per ammirare il Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia.

I WANT YOU

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per unirti a noi e dare sempre più forza alla Petizione già inoltrata alle Istituzioni contro la chiusura dei Corpi di Ballo ed a sostegno delle Fondazioni Liriche, I want you.

lucianocannito

Lanciata dal Maestro Luciano Cannito ha visto raccogliere in breve tempo l’incredibile numero di 15.432 adesioni provenienti non solo dal mondo della Danzama anche da altre espressioni artistiche quali attori, scrittori, pittori e questa “trasversalità” di sottoscrizioni conferma ancora una volta che l’Italia chiede a gran voce la tutela del nostro bene più prezioso ed universalmente riconosciuto: l’Arte in tutte le sue forme di cui la Danza ne è paladina .

I Corpi di Ballo italiani hanno formato le eccellenze che vediamo danzare in prestigiosi ruoli nei più famosi teatri del mondo ma non possiamo ignorare che questi giovani non hanno avuto, né avranno la possibilità di far parte di Compagnie italiane a causa della loro progressiva chiusura; nei piani delle Istituzioni ne rimarranno solo 3.

Il Balletto di Verona è stato chiuso a Gennaio 2017

I want you

Perché la tua firma è importante e aiuta a difendere e concretizzare il sogno di 1.400.000 giovani che hanno fatto della Danza il loro sano obiettivo di vita.

Non si riesce a comprendere quale logica decisionale abbia decretato la chiusura dei Corpi di Ballo italiani costringendo i giovani a cercare occupazione presso altre Compagnie estere e – per contro – si acquistano, dall’estero,  gli spettacoli di balletto; ci ricorda un’altra piaga tutta italiana: la fuga dei cervelli.

dnz_interno

I want you

Ed il nostro forte invito è di firmare la Petizione seguendo il link:

https://www.change.org/p/morte-dei-corpi-di-ballo-delle-fondazioni-liriche-uccisa-la-passione-di-1-400-000-giovani

E’ stata anche creata apposita pagina Face Bookhttps://www.facebook.com/CorpidiBalloItaliani/?pnref=story

Sulla quale è gradito esprimere Mi piace.

L’iter della Petizione all’interno delle sedi istituzionali è magistralmente condotto dal Maestro Luciano Cannito e dal gruppo spontaneo su base volontaristica che lo affianca; riconosciamo, apprezziamo e supportiamo la loro abnegazione e professionalità rivolta ad una causa di così nobile profilo artistico.

I want you per firmare la Petizione.

FIRMIAMO LA PETIZIONE

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Firmiamo la Petizione a difesa della nostra Arte e per mantenere al più alto livello artistico, come da tradizione, la Danza italiana.

Il Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona ha ricevuto le lettere di licenziamento e, la eccellente qualità che ha sempre espresso, è destinata a morire; qualora fosse attuato nella sua interezza il progetto esecutivo di “dismissione” , nelle 14 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane rimarranno solo quattro Corpi di Ballo: Milano, Roma, Napoli e Palermo.

L’Arte della Danza ha diffuso ed esaltato in tutti i tempi quanto di meglio le nostre eccellenze culturali ed artistiche sono in grado di creare e trasmettere al grande pubblico nazionale ed internazionale; non possiamo sottacere che l’Arte della Danza si è diffusa – dall’Italia –  in tutto il mondo.

lucianocannito

Alla luce di quanto accaduto al Corpo di Ballo di Verona il Maestro Luciano Mattia Cannito, si è reso portavoce di tutti noi predisponendo una Petizione diretta al Presidente della Repubblica per salvare l’Arte della Danza dalla sua brutale cancellazione per mano delle Istituzioni e per affermare-qualora ce ne fosse bisogno-il suo fondamentale ruolo di diffusione universale della nostra eccellenza artistica.

La Petizione si può consultare e, cosa ben più importante, firmare seguendo questo link:

https://www.change.org/p/morte-dei-corpi-di-ballo-delle-fondazioni-liriche-uccisa-la-passione-di-1-400-000-giovani?source_location=discover_feed

ed è stata già presentata in Senato (per visualizzare la presentazione segui questo link):

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1007704

Nel mentre esprimiamo la nostra stima e riconoscenza a Luciano Mattia Cannito per l’arduo compito che si è assunto, e che non sarà privo di ostacoli, è oltremodo necessario che tutti supportino questa importante iniziativa che – sottolineiamo – non è assolutamente elitaria o corporativistica ma abbraccia ogni amante dell’Arte poiché l’Arte si manifesta attraverso tutte le forme ed espressioni.

E’ quindi imperativo, proprio in questo momento, offrire il nostro semplice contributo morale per sottolineare incisivamente alle Istituzioni il profondo disagio ed amarezza che pervade tutto l’universo Danza intendendo con ciò tutte le figure professionali attive, produttive e necessarie per l’esibizione artistica.

E’ appena il caso di sottolineare che il problema non è confinato nel (presunto) roseo mondo della Danza Classica ma investe tutto l’universo Danza nelle più varie espressioni : moderna, contemporanea, Hip Hop, Break Dance.

hip-hop

Non sono soltanto 1.400.000 ragazzi che vedono infrangersi i loro sogni ma alle loro spalle ci sono le famiglie che li seguono e sostengono, spesso con notevoli sacrifici, i docenti che con dedizione e professionalità trasmettono la loro esperienza; noi abbiamo il compito di tutelare la loro sana, pulita e genuina crescita.

Firmiamo la Petizione, diamo forza ai desideri e alle speranze dei nostri giovani che credono nel loro futuro.

 

Carla Fracci

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Carla Fracci, la prestigiosa testimonial

“Carla Fracci, Beppe Menegatti e tutti i nomi più prestigiosi della danza italiana hanno firmato con entusiasmo questa petizione.

Sono tantissimi gli artisti di eccellenza della lirica e della musica, italiani ed esteri, a sostenerci con forza e con passione”.

Sappiamo tutti che Luciano Cannito si è assunto l’arduo ma onorevole compito di rappresentare, ai massimi livelli istituzionali, il profondo senso di scoramento che pervade tutto il mondo della Danza a seguito della recente chiusura del Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona e ciò può far presagire ulteriori e nefastedecisioni che interesseranno altri Corpi di Ballo; l’eccellenza italiana.

Luciano Cannito ha promosso una Raccolta firme contro la chiusura dei Corpi di Ballo ed a sostegno delle Fondazioni Liriche proprio per evitare che venga uccisa la passione di 1.400.000 giovani.

lucianocannito

Questa e la lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

“Signor Presidente,

raccogliendo l’invito di farmi portavoce di un vastissimo movimento di opinione che si sta formando spontaneamente in Italia in questi giorni di fronte all’ennesima chiusura di un Corpo di Ballo di una Fondazione Lirico Sinfonica, Le chiedo aiuto per la difesa e salvaguardia della Danza italiana.

Suona davvero strano che tantissimi semplici cittadini lottino per salvare un’arte dall’apparente volontà statale di eliminarla, perché a difenderla e a salvaguardarla dovrebbe pensarci proprio lo Stato. Credo che il nostro sia l’unico caso esistente in Europa e forse nel mondo, se si esclude la distruzione di Palmira.
E se ci scandalizziamo per Palmira, forse dovremmo scandalizzarci anche per la distruzione della Danza in Italia.
A Palmira hanno distrutto teatri di pietra, da noi si distruggono gli artisti che fanno i teatri vivi.

Il 31 dicembre 2016, nel Suo discorso di capodanno in TV a reti unificate, Lei ha ufficialmente dichiarato:
“i sogni dei giovani siano il futuro del nostro Paese”.

Ci sono 1 milione e 400 mila giovani che sognano di diventare ballerini ma i loro sogni, chissà perché, non sono ritenuti degni di rispetto e considerazione al pari di quelli che studiano Musica e Canto.
Eppure l’arte della Danza, insieme alla Musica, al Canto, allo Sport, è una delle più grandi passioni dei giovani italiani.

Lo Stato Italiano sta chiudendo i Corpi di Ballo dei grandi Teatri d’Opera e Balletto che, per legge, sono sovvenzionati proprio per tutelare e incentivare la nostra tradizione culturale di Musica, Opera e Balletto.

Perché allora eliminare il Balletto? Chi l’ha deciso? Dove, quando e con quale autorità?

Qualche giorno fa è stato chiuso il nono Corpo di Ballo italiano. Quello della Fondazione Arena di Verona.
Erano 13 i Corpi di Ballo delle 13 Fondazioni Lirico Sinfoniche. Ora sono rimasti in 4.
In Germania sono 50.
In Francia, tra Corpi di Ballo di teatri d’Opera e Compagnie di residenza municipali, sono 95.

Non c’è più ombra di dubbio che tutto ciò sia un disegno politico di dismissione dell’arte della Danza e del Balletto in Italia, ma nessuno ne comprende il motivo.

Eppure, sono 1 milione e 400 mila i giovani in Italia che studiano Danza, mentre non raggiungono il milione gli iscritti alle scuole di calcio.
Chiudere i Corpi di Ballo dei grandi teatri d’Opera, significa togliere le motivazioni e spegnere le passioni di questi giovani.
Significa privarci di 1.400.000 ragazzi che crescono con uno scopo, una disciplina e l’educazione all’impegno.

Significa non aiutare centinaia di migliaia di adolescenti a liberarsi dei vuoti e del cinismo che sono il vero cancro del mondo di oggi, sempre più solitario, virtuale, immateriale.
Significa privarci di giovani che si impegnano in un’arte dello spirito e del corpo, crescono sani, dinamici e positivi.

Come è possibile che nessuno stia calcolando l’immenso costo sociale che la chiusura dei Corpi di Ballo produrrà nei prossimi anni, anche alla luce dei recenti, drammatici fatti di cronaca che riguardano proprio i giovani, le loro speranze deluse, i loro vuoti riempiti con atti tragici?

Se ci fossero 10 Fondazioni lirico sinfoniche con 10 Corpi di Ballo di 50 ballerini l’una, incluso direttori, maîtres de Ballet, assistenti e collaboratori, costerebbero 20 milioni di euro lordi l’anno. Il che ovviamente significa 10 milioni di euro, in quanto il 50% ritornerebbe allo Stato in contributi e tasse.

Come é possibile che non si trovino 10 milioni di euro per 500 artisti che con la loro attività farebbero rinascere un’arte e tutto il suo infinito indotto, fatto di 15 mila scuole di danza, laboratori di scenografie, sartorie, industrie di abbigliamento specializzato, maestri, coreografi, pianisti, quando solo i dipendenti della Camera dei Deputati (esclusi i Deputati) costano 315 milioni di euro l’anno?

A chi serve questa politica folle e perché?

È inimmaginabile che una Nazione di 60 milioni di abitanti possa avere solo uno o due Corpi di Ballo di grandi teatri nazionali. È una discriminazione territoriale anticostituzionale e senza senso.

10 milioni di Euro, in una nazione che stava tranquillamente per stanziarne 98 per un torneo di golf di un paio di settimane, sono davvero pochi, visto che possono rappresentare un obiettivo concreto di vita per un milione e mezzo di persone: studiare ed impegnarsi per arrivare a lavorare in un luogo di eccellenza come un teatro d’Opera e Balletto.
E’ fuor di dubbio che solo pochi, di questo milione e mezzo di giovani, diventerebbero alla fine ballerini di professione, e chi studia Danza lo sa benissimo; così come lo sa chi studia Musica, Canto e Recitazione.

I tedeschi, bravissimi nei conti e nella pianificazione, si sono fatti anche questo calcolo. Di Teatri d’Opera con Orchestre, Cori e Corpi di Ballo ne hanno più di 50. Hanno evidentemente compreso che avere tanti centri di propulsione culturale e creativa sparsi nel territorio, nonostante i consistenti contributi pubblici, arricchisce di fatto quel territorio, con importanti ricadute positive sia a livello economico che culturale e sociale.
Hanno evitato, cioè, di concentrare tutti i nuclei e motori culturali solo in due o tre metropoli principali della nazione, mantenendoli, invece, nella provincia normalmente esclusa dai grandi flussi di tendenza.

Perchè lo Stato italiano, caso unico tra i Paesi occidentali, ignori questo numero impressionante di suoi cittadini che gravitano intorno alla Danza? É una delle attività più formative e complete per la mente ed il corpo oltre ad essere “l’attività fisica che ha in assoluto migliori risultati per la salute, per la forma, per le endorfine prodotte e per i benefici straordinari per la prevenzione delle malattie cardiovascolari” (pubblicazione ufficiale della ricerca ventennale ufficializzata nel Convegno Mondiale di Cardiologia tenutosi a Parigi nel 2011 – fonte Corriere della Sera).

Anche perché, ovviamente, alla bufala del “costa troppo” ormai non credono più neppure i ragazzini di quarta elementare, dato che la maggior parte dei leader politici, incluso il Ministro della Cultura, continuano ad affermare che lo spettacolo dal vivo produce ricchezza economica, crescita culturale, benessere, indotto produttivo e ritorno di immagine.

Le Fondazioni Lirico Sinfoniche ed i loro amministratori hanno il dovere storico di salvaguardare la storia culturale italiana: Musica, Opera, Balletto. A tal scopo, per legge dello Stato, sono sovvenzionate.
È inammissibile considerare Musica ed Opera lirica arti da sovvenzionare ed il Balletto un costo da eliminare.
Non è così che dice la legge, che a tal riguardo è chiarissima:

“un fondo da erogare in sovvenzioni a favore di manifestazioni liriche, concertistiche, corali e di balletto” (Legge 800 1967)

I 3 milioni di genitori ed il milione e mezzo di studenti di Danza italiani, chiedono il ripristino della legalità culturale, il rispetto delle scelte di studio senza discriminazioni e le pari opportunità di scelte professionali per chi studia Danza, equiparate alla Musica ed al Canto.

È impensabile che in un Paese civile, scelte di vita sane e produttive che riguardano i giovani, siano dallo Stato stesso, incanalate verso un inevitabile futuro di emigrazione.

Se esistono 13 Fondazioni Lirico Sinfoniche con orchestre e cori in pianta organica, devono esserci altrettanti Corpi di Ballo.
Perché siamo l’Italia ed il Balletto è un nostro patrimonio culturale, dal momento che, come tutti sanno, è un’arte nata nel nostro Paese, che abbiamo poi esportato in Francia (Caterina De’Medici), in Russia (Scuola di Ballo del Bolshoi fondata da Filippo Beccari nel 1773) e di lì diffusa in tutto il resto del mondo.

Oggi le Fondazioni che hanno chiuso i Corpi di Ballo, acquistano gli spettacoli di balletto dall’estero, utilizzando, dunque, i soldi dei contribuenti italiani per finanziare e produrre i Corpi di Ballo russi, francesi, tedeschi, americani, estoni, inglesi.

Caro Presidente Mattarella, eliminare il luogo nel quale un giovane sogna di poter vivere in eccellenza la propria vita professionale, taglia alla radice la motivazione stessa del suo impegno e della sua passione.
Si cancella, di fatto, il suo sogno.

“I sogni dei nostri giovani siano il futuro del nostro Paese”.
Sono parole sue Presidente.
Siamo certi che Lei sarà con noi in questa battaglia civile che ha come unico intento l’impegno costituzionale per l’educazione ed il futuro dei nostri meravigliosi ragazzi.
Nessun sogno dei giovani va sottovalutato. Non può esserci peggior autogol. Basta avere un figlio per saperlo”.

 

La petizione è stata già firmata da oltre 13.000 persone che vivono la passione per la Danza.

Ora è necessario diffondere, condividere, farsi promotori della raccolta firme per difendere i sogni,  i sacrifici, la passione sana pura e genuina dei nostri figli o nipoti.

Seguite questo link per condividere e promuovere la raccolta firme:

https://www.change.org/p/morte-dei-corpi-di-ballo-delle-fondazioni-liriche-uccisa-la-passione-di-1-400-000-giovani?source_location=discover_feed

carla-fracci

Rivolgiamo un rispettoso saluto alla immensa Carla Fracci.

Ringraziamo vivamente Luciano Cannito per il supporto fornitoci.