Trading: Apple vola ancora, con Cook +113% in 5 anni

I numeri sono dalla parte di Tim Cook. Nel quinquennio successivo all’addio di Steve Jobs, Cook ha saputo gestire lo scettro di Apple in modo impeccabile. Almeno sotto il profilo dei numeri, e ne sanno qualcosa quelli che hanno fatto trading sul titolo di Cupertino. Sotto quello dell’inventiva, non se n’è mai occupata. Del resto questo era compito di Jobs, e senza di lui sono altri che si occupano adesso di tenere viva quella “creativa follia” che era propria di Jobs.

Apple fa la gioia di chi fa trading

Dicevamo dei numeri. Tim Cook, da cinque anni al vertice di Apple, ha avuto sempre carta bianca per fare gli interessi della società. E l’ha fatto bene. In questo periodo infatti il titolo Apple, a Wall Street è salito del 113% (dati de conto broker LCG). Oggi il colosso della tecnologia vale 608 miliardi di dollari.

Negli ultimi 5 anni i ricavi di Cupertino sono passati da 108 a 233 miliardi di dollari. Nello stesso periodo l’utile che è più che raddoppiato (da 25 a 53 miliardi).

Però non è tutto oro quello che (per adesso) luccica. Lo scricchiolio c’è stato nel primo trimestre del 2016, quando dopo 13 anni è stato registrato il primo calo dei ricavi.

Tuttavia, anche se i numeri sono eccezionali (in cassa Apple ha 213 miliardi di dollari, cioè due terzi del debito greco), e stacchi di continuo dividendi golosi per i suoi azionisti (ha annunciato che entro il 2018 verserà nella casse dei soci 250 miliardi), il 93% della liquidità del gruppo è custodita all’estero, grazie alla protezione di accordi fiscali molto favorevoli. Ma non sempre queste ciambelle riescono col buco, come dimostra la richiesta della Commissione Europea che ha imposto di recuperare 13 miliardi di tasse non pagate da Apple.