Prezzo del carbone sui massimi di 13 anni. In barba alle parole sul clima

L’ambiente è una priorità, ma il rilancio dell’economia sembra esserlo di più. Lo dicono i numeri relativi al mercato del carbone, gonfi come non lo erano da tempo. Al punto che il prezzo del carbone è più che triplicato nel giro di un anno.

Perché corre il prezzo del carbone

carbone-inquinamentoIl fatto è che serve tantissima energia elettrica per garantire che la ripresa corra. E la maggior parte dell’energia elettrica ancora viene prodotta con le centrali a carbone.
La logica economica spiega quindi il boom della richiesta di uno dei peggiori nemici dell’equilibrio ecologico del pianeta.

Ma il ragionamento vale anche al rovescio. Ossia spiega perché un anno fa, in piena fase acuta di prima ondata da Covid, il prezzo del carbone fosse arrivato attorno ai 50 dollari a tonnellata, ossia ai minimi dell’ultimo decennio.
I più superficiali pensavano che fosse effetto della svolta climatica, del maggiore rispetto dell’ambiente. Invece no, il crollo del prezzo del carbone derivava dalla minore richiesta di energia a causa dei lockdown. E oggi che il copione si è rovesciato ce ne rendiamo conto.

Quotazioni sui massimi dal 2008

Le leggi della domanda e dell’offerta hanno spinto le quotazioni alle stelle, tanto che oggi una tonnellata di carbone costa più di 170 dollari, il massimo dal 2008 e più del triplo di un anno fa. Inoltre dal punto di vista tecnico, il Demarker indicator evidenzia ancora una spinta rialzista.
Secondo alcune banche d’affari – come Goldman Sachs – il prezzo del carbone potrebbe ancora salire, visto il boom della domanda in Cina e India, che si sommeranno ad alcuni problemi geopolitici come il calo delle forniture dall’Indonesia e le difficoltà logistiche sulle spedizioni da Russia e Sud Africa.

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Parole al vento

La domanda per fini economici spinge i Paesi anche ad ignorare il monito dell’Onu, secondo il quale non vanno più costruite centrali a carbone dal 2021, mentre quelli in funzione devono essere smantellati entro il 2030. Parole al vento, visto che – per dirne una – la Cina ha annunciato quest’anno la costruzione di 18 nuove acciaierie e 45 nuove centrali a carbone.
E pensare che la stessa Cina si è impegnata a diventare carbon neutral nel 2060.

Prezzo del carbone sui massimi di 13 anni. In barba alle parole sul climaultima modifica: 2021-08-20T10:10:10+02:00da nonsparei

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