Spesa per l’Epifania in calo del 20%. In media si sborsano 45 euro

Malgrado l’umore non sia dei migliori e continuino a giungere notizie allarmanti dal fronte della pandemia, gli italiani non rinunciano alla spesa per l’Epifania, l’ultimo appuntamento delle festività cominciate a Natale.

Secondo una indagine condotta da SWG per conto di Confesercenti (campione di 1.200 consumatori), durante l’Epifania oltre la metà ha rispettato la tradizione. Quindi calza con dolci e biscotti, ma anche un regalino per i più piccini.

Il calo della spesa media

A vestire i panni della vecchina che gira sulla scopa sono circa il 54% delle persone, anche se quest’anno c’è qualcosa di diverso. L’indagine rivela infatti che la spesa per la Befana è stata assai più contenuta. L’importo medio infatti è sceso dai 58 euro registrati lo scorso anno, agli attuali 45 euro. Si tratta di un calo notevole, che supera il 20% del budget.

Bisogna altresì sottolineare che pure il numero di persone che onora la tradizione è ridotto. Infatti lo scorso anno la spesa per l’Epifania riguardò circa il 60% delle persone, mentre quest’anno scende al 54%. Chi si sottrae a questo “rito” lo fa perché non segue la tradizione (26%) oppure perché non ha bambini cui fare regali (20%).

Analisi geografica e per composizione

A livello geografico, è nel Meridione che questa tradizione è maggiormente sentita. Infatti nel Sud Italia la rispettano il 60% delle persone, contro il 48% che si registra al Nord.
La spesa media di 45 euro a testa inoltre non nasconde disomogeneità rilevanti. Infatti complessivamente solo il 40% spenderà di più o di meno di questa cifra. Il restante 60% rimarrà invece abbastanza ancorato a questo importo. Soltanto una persona su 10 arriverà ad una spesa fino a 70 euro.

Per quanto riguarda il contenuto della calza, sono in calo i dolciumi, che verranno inseriti dal 24% delle persone, contro il 35% dello scorso anno. Sale al quota di chi invece farà regali utili (da 13 a 18%), principalmente abbigliamento, prodotti di tecnologia e accessori per la casa. L’11% opterà invece per un libro.