ssssst … no, non ti dico ‘Buon Natale’ …
no 🙂
Il Natale è buono sereno felice di suo. E’ bontà, serenità, gioia.
Ti dico falla tua questa gioia e questa bontà. Diventa serenità e bontà.
Niente più parole.
E’ Natale.
Il Verbo si fece carne … silenzio … è il tempo dei gesti, basta parole; stanotte, almeno stanotte solo silenzio.
No, non ti regalo un’immagine di un presepe, lascio che sia tu a immaginare il tuo presepe; le mie parole stanotte servono solo a questo, a lasciarti il tuo presepe, il tuo silenzio, caso mai la mia carezza, quella sì.
Stanotte divento presepe.
Il mio corpo accogliente
e vuoto
si fa colline e pastori
cielo stellato e morbido latte
angeli e caldi respiri
di miti animali
capanna e stella cometa
diventa Giuseppe e Maria.
Stanotte l’intero mondo divento
che si fa padre e madre
del Bimbo di Luce.
Nell’universo distesa
come nuovo pianeta
nell’universo distesa
come donna di parto
e piacere
il parto con tutto il mio corpo
trasformato in mondo presepe.
Stanotte altro divento
per diventare me stessa
e se c’è stata paura
fuga e fatica
adesso in un attimo accade
il desiderio e il sapere
adesso in un attimo
sono e divento.
Stanotte divento presepe
corpo di terra e di cielo
corpo di luce
corpo madre di vita
dell’erba dell’acqua del vento
corpo padre di vita
di strade di fiumi di stelle
corpo mondo
che accoglie la luce
e che può prendere il Bimbo
e donarlo
e partorire sentire cantare
vibrare.
Stanotte divento presepe.
Battito d’ali e passi sottili
musica e paglia e guancette rosate
luce e silenzio
stupore e certezza.
Meraviglia del Sì.
(24,30,31-XII-2003) .