Tetto solare, Tesla e l’impianto fotovoltaico nelle tegole

L’eclettico multimiliardario, con alle spalle successi come PayPal, Tesla, SpaceX e SolarCity, ha presentato alla stampa statunitense un nuovo formato di pannello fotovoltaico direttamente integrato all’interno di speciali tegole realizzate in materiale vetroso. Praticamente identiche alle vecchie tegole (quanto meno da un punto di vista estetico) rappresentano, per il papà della Tesla, il futuro della produzione di energia alternativa. Niente più pennelli impattanti sul tetto, ma una soluzione ipertecnologica in grado di rivoluzionare il settore dell’energia solare. Tegole fotovoltaiche ideate dai tecnici Tesla. Si tratta di un piccolo capolavoro di design e ingegneria: a guardarle dal basso sembrano delle normalissime tegole come tante altre; avvicinandosi, invece, si notano le piccole celle solari “affogate” all’interno del materiale vetroso il cui compito è quello di “catturare” la luce del sole e trasformarla in energia solare. Tegole fotovoltaiche ideate dai tecnici Tesla. Si tratta di un piccolo capolavoro di design e ingegneria: A guardarle dal basso sembrano delle normalissime tegole come tante altre; avvicinandosi, invece, si notano le piccole celle solari “affogate” all’interno del materiale vetroso il cui compito è quello di “catturare” la luce del sole e trasformarla in energia solare. Non di sole tegole si è parlato. Elon Musk, infatti, ha presentato anche il Powerwall 2.0, un accumulatore da muro (una sorta di superbatteria domestica che va montata, per l’appunto, sui muri di casa) dotato di batterie con capacità doppia rispetto alla prima versione. Ci si trova di fronte, dunque, a un sistema di batterie in grado di accumulare fino a 14 kWh di energia e capace di alimentare senza problemi una normale abitazione. Secondo Musk, dotando la propria abitazione di un tetto solare e di un Powerwall si diventerebbe elettricamente autosufficienti e ci si potrebbe staccare senza problemi dalla rete elettrica.

BOTTIGLIE DI PLASTICA: QUALI RESPONSABILITÀ?

Sotto accusa le bottiglie di plastica che, secondo una ricerca, potrebbero causare cancro, diabete, deficit dell’attenzione, iperattività e autismo. Secondo una ricerca della NYU Langone, l’acqua delle bottiglie di plastica conterrebbe delle molecole che possono causare gravi patologie.
Tali molecole sono conosciute come EDC, Endocrine Disrupting Chemicals, un gruppo di sostanze chimiche conosciuto da tempo per essere in grado di interferire con il funzionamento del sistema endocrino. Tra gli effetti finora osservati, oltre ad un aumento della probabilità di sviluppare tumori, vi sono alterazioni della fertilità e del metabolismo, l’incremento di aborti, di difetti morfologici o funzionali alla nascita.
Il problema è che li introduciamo nel nostro organismo attraverso migliaia di prodotti che utilizziamo tutti i giorni, dai contenitori di plastica a quelli di metallo, dai detergenti ai cosmetici, fino anche ai giocattoli dei bambini: cosa piuttosto allarmante vista la presenza, come detto in precedenza, di autismo e deficit dell’attenzione ed iperattività tra gli effetti collaterali provocati dall’esposizione.
Il lato paradossale della faccenda, così come evidenziato dai ricercatori americani, è che composti chimici come gli ftalati ed il bisfenolo A vengono utilizzati perché le industrie li trovano utili e convenienti: tuttavia
L’argomento è anche stato trattato da Report, il programma condotto da Morena Gabanelli, che ha messo sotto accusa tutti i contenitori in plastica per alimenti. Secondo gli esperti, i materiali di plastica, perlopiù contenitori, possono rilasciare una parte delle sostanze di cui sono composti. Tra queste ci sono sia il Bisfenolo A che gli Ftalati, due sostanze che secondo diversi dottori ed esperti di alimentazione sono molto nocivi per la salute dell’uomo.

OMS, 853mila/persone anno morte per il piombo.

Bisogna cambiare vita e stile di vita! La terrà non può più sopportare questo carico di agenti inquinanti e l’uomo, è la specie meno forte, periremo avvelenati dai nostri stessi prodotti.

L’avvelenamento da piombo si può evitare, anche se nel 2013, 853mila persone sono morte a causa di queste sostanze. Una delle principali fonti di intossicazione sono le vernici che lo contengono, usate soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Solo 1/3 dei paesi ha controlli stringenti regolamentati dalla legge. A ricordarlo è l’Oms, durante la settimana internazionale di prevenzione dell’avvelenamento da piombo, in programma dal 23 al 29 ottobre.

Non c’è un livello sicuro di esposizione al piombo, ricorda l’Oms. Qualsiasi quantità è tossica per l’uomo, soprattutto per i bambini e le donne incinta. L’infanzia è la fascia più vulnerabile: il sistema nervoso ancora in sviluppo dei bambini assorbe il piombo infatti 4-5 volte in più degli adulti. Negli adulti aumenta il rischio di ictus, malattie ischemiche cardiache e danni renali, mentre nelle donne incinta provoca danni al feto, con maggiori probabilità di aborti, malformazioni e nascite premature. Gli effetti dell’avvelenamento da piombo sono permanenti e colpiscono soprattutto lo sviluppo del cervello e il sistema nervoso. L’esposizione al piombo può avvenire per inalazione (benzina, o combustione di materiali contenenti piombo), ingestione (polveri, acqua e cibo contaminati), e l’uso di alcuni cosmetici e farmaci tradizionali. Una volta in circolo nel corpo, il piombo si accumula negli organi, nelle ossa e nei denti.

L’Istituto per la valutazione della salute (Ihme) ha stimato che l’esposizione al piombo è responsabile del 9,3% della disabilità intellettiva inspiegata, del 4% delle malattie ischemiche cardiache e del 6,6% degli ictus. Uno degli obiettivi dell’Oms è che il bando alle vernici al piombo sia raggiunto in tutti i paesi del mondo entro il 2020: in oltre un terzo degli stati è ancora legale vendere vernici al piombo che vengono poi usate nelle case, scuole e altre edifici.

Fiat Downtown, l’auto elettrica del futuro… nel 1993

Il prototipo di citycar elettrica Fiat di quasi 25 anni fa: poteva percorrere fino a 300 km e aveva anche il navigatore di bordo!

L’ultimo Salone di Parigi è stato un tripudio di novità elettriche, a partire dallaOpel Ampera e terminando con la gamma Smart al gran completo. E a proposito di citycar elettriche vale la pena fare un tuffo nel passato, grazie a un video “d’epoca” rispolverato di recente dal Centro Storico Fiat. Siamo nel 1993 e allo stand Fiat del Salone di Ginevra viene esposta laDowntown, una concept car a dir poco rivoluzionaria: larga 1,49 metri e lunga 2,50 può ospitare tre passeggeri ed è equipaggiata con due motori elettrici integrati nelle ruote posteriori da 9,5 cv ciascuno, alimentati da batterie al sodio-zolfo ricaricabili in otto ore. E che consentono di contenere il peso entro i 700 kg, permettendo di sfiorare i 100 km/h di velocità massima ma soprattutto di percorrere fino a 300 km a una velocità costante di 50 km/h. Dato, quest’ultimo, particolarmente interessante se consideriamo che è un traguardo raggiunto solo con l’ultima generazione di compatte elettriche. Il prototipo, inoltre, anticipa un nuovo tipo di mobilità urbana portato a compimento dalla già citata Smart alcuni anni dopo. Chicca finale, in un mondo che ancora comunica attraverso il telefax, il computer di bordo con navigatore. “Downtown anticipa un modo nuovo di concepire l’auto da città”. Peccato che il progetto sia rimasto solo sulla carta.

Meteo, stravolgimenti in arrivo!

Settimana ricca di stravolgimenti meteo e rapidi e inaspettati cambiamenti. Saranno soprattutto due: il primo è l’arrivo dell’alta pressione africana, grazie a un centro di bassa pressione al largo del Portogallo. Il secondo è l’ingresso di venti più freddi da Est, a causa di un ponte provocato dall’incontro dell’alta pressione delle Azzorre con quella della Russia. Piogge anche intense che a partire da Ovest si estenderanno verso Est. Pioggia prevista anche sulla Toscana settentrionale. Sul resto delle regioni il tempo sarà soleggiato, salvo nuvole diffuse su Toscana, Umbria e Marche.

Tra mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre i due campi di alta pressione cominceranno ad avvicinarsi, formando una zona di bassa pressione che dall’alto Adriatico scenderà fino allo Ionio meridionale. Il tempo peggiorerà con rovesci e temporali su Toscana, Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia fino a tutto il Triveneto, l’Emilia centro-orientale, la Romagna per poi colpire il resto delle regioni adriatiche fino alla Puglia e quindi Campania, Calabria e Sicilia settentrionale.

Da venerdì 28 cambia tutto: l’Italia verrà invasa da un campo di alta pressione con tantissimo sole, venti di Bora e temperature a picco durante la notte.

CO2: livelli record nel 2015!

Superate le 400 parti per milione in atmosfera!!!

Per la prima volta a livello mondiale, nel 2015 la concentrazione media di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera ha raggiunto il preoccupante livello di 400 parti per milione (ppm) e nel 2016 sono stati già registrati nuovi record a seguito del fenomerno El Nino: il 2015 – afferma l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) in un comunicato reso noto oggi a Ginevra – segna l’inizio di una nuova pericolosissima era della realtà climatica.

I livelli di CO2 avevano infatti precedentemente già raggiunto la soglia dei 400 ppm per alcuni mesi dell’anno ma mai prima d’ora su una base media globale per l’intero anno. Stando alle previsioni della più anziana stazione di sorveglianza dei gas ad effetto serra, le concentrazioni di CO2 resteranno al di sopra di 400 ppm per l’intero 2016 e non scenderanno sotto tale livello per molte generazioni!!!

La crescita sostenuta di CO2 è stata alimentata dall’evento El Nino, sottolinea il comunicato. Ma mentre “l’evento di El Nino è scomparso, i cambiamenti climatici restano”, ha affermato il segretario generale dell’Omm Petteri Taalas. Il 2015 – ha aggiunto – resterà nella storia nella misura in cui le concentrazioni record di gas a effetto serra “annunciano una nuova e tragica realtà climatica”.

Taalas si è felicitato del recente accordo raggiunto a Kigali per modificare il Protocollo di Montreal ed eliminare gradualmente gli idrofluorocarburi, potenti gas serra, “ma il vero elefante nella stanza è l’anidride carbonica, che rimane nell’atmosfera per migliaia di anni e negli oceani ancora più a lungo. Se non si affrontano le emission di CO2, non saremo in grado di affrontare i cambiamenti climatici e di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2 grandi centigradi rispetto al livello dell’era pre-industriale”, ha aggiunto, esortando a un’accelerazione dell’applicazione dell’Accordo di Parigi sul clima del dicembre 2015.

Ecobonus condomìni.

Il nuovo strumento di incentivazione per la riqualificazione energetica degli edifici condominiali ha trovato posto nel disegno di legge di bilancio per il 2017, approvato dal Consiglio dei Ministri sabato scorso.

È una buona notizia, che fornisce una risposta all’esigenza di un maggiore impegno dello Stato nel dare avvio a un imponente processo di trasformazione del patrimonio edilizio residenziale, superando lo schema dell’ecobonus.

Il nuovo meccanismo è strutturato in modo da premiare maggiormente gli interventi più estesi e profondi. Rispetto all’usuale detrazione del 65%, una maggiorazione del 5% è riservata agli interventi che riguardano le ristrutturazioni importanti di secondo livello (che si applicano a più del 25% dell’involucro disperdente dell’edificio).

Un’ulteriore maggiorazione del 5% si applica agli interventi che sono in grado di conseguire un miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva dell’involucro dell’intero edificio oltre una soglia definita dalla legge.

La novità più importante, fondamentale per cambiare drasticamente la percezione degli incentivi e moltiplicarne l’appeal, consiste però nella più ampia possibilità di cessione della detrazione fiscale, sia nell’individuazione degli attori della cessione (non più solo gli “incapienti assoluti”, ma tutti i fruitori dell’incentivo) che dei destinatari (non solo le imprese che eseguono i lavori, ma anche altri soggetti).