Il colpo d’occhio verso EST stamattina ha fatto sobbalzare.
La faggeta spoglia non più colorata di giallo ocra con qua e là l’amaranto dei ciliegi, il rosso dell’acero nero.
Rami spogli braccia al cielo come pettini a mettere in fila nuvole basse e solleticare il sole lì nascente ogni mattino.
La pioggia e il nevischio dei giorni passati hanno dato il colpo di grazia e il panorama si è intristito. Consola il verde intenso delle pratine che la pioggia ha rigenerato. Bello camminare su un tappeto variopinto e aggiaccato senza lo stridere di foglie secche calpestate e svolazzanti.
Morbido e ben disposto, foglie grandi, piccole e di così variopinte sfumature che impossibile nominare.
La campagna si presta al lungo letargo, al riposo, attesa del risveglio.
Il fosso è ancora senza acqua nonostante le piogge
quanta sete hanno queste terre.
l’ultoma rosa
l’ultoma rosaultima modifica: 2017-11-06T12:13:04+01:00da
Bellissima descrizione!
Hai il gusto del racconto poetico e questo ti fa onore, se si pensa a quanta insensibilità c’èin giro al giorno di oggi.
Ciao.