11 settembre 2016 – Salmo 42

Dopo aver invocato lo Spirito Santo

Rileggiamo e preghiamo il testo:

LIBRO DEI SALMI – Salmo 42

1 Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core.
2 Come la cerva anela
ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela
a te, o Dio.
3 L’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio?
4 Le lacrime sono il mio pane
giorno e notte,
mentre mi dicono sempre:
«Dov’è il tuo Dio?».
5 Questo io ricordo
e l’anima mia si strugge:
avanzavo tra la folla,
la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
di una moltitudine in festa.
6 Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
7 In me si rattrista l’anima mia;
perciò di te mi ricordo
dalla terra del Giordano e dell’Ermon,
dal monte Misar.
8 Un abisso chiama l’abisso
al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.
9 Di giorno il Signore mi dona il suo amore
e di notte il suo canto è con me,
preghiera al Dio della mia vita.
10 Dirò a Dio: «Mia roccia!
Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?».
11 Mi insultano i miei avversari
quando rompono le mie ossa,
mentre mi dicono sempre:
«Dov’è il tuo Dio?».
12 Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.


fonte battesimale

La ricerca del volto del Padre è paragonabile al desiderio

ed alla necessità di bere, del corpo.

I luoghi dell’anima sono elevati

come quelli che raggiungono i cervi nelle montagne,

sono cioè luoghi che si raggiungono per fede e con la preghiera.

Spesso ciò avviene nel pianto,

nei momenti in cui tutto ci appare chiaro e lampante,

ma anche nei momenti di dubbio e in cui tutto sembra buio…

e non riusciamo più a localizzare la presenza del Padre.

Il nostro spirito si va interrogando…

inizia a ricercare i fondamenti della nostra fede stessa

ritornando ai “luoghi” del nostro battesimo.

I richiami alla terra del Giordano luogo-memoria del battesimo

e ai monti Hermon (il più grande…e più elevato da cui scendono le acque che creano il fiume Giordano)

e Mizar (invece il più piccolo e di cui addirittura non se ne individua il luogo esatto…)

sono come voler dire: perché credo?

Vengono riprese in mano, a volte, in questi momenti di tristezza dell’anima

tutte le religioni, cioè i “monti” che si avvicinano alla ricerca del volto di Dio,

dal più grande al più piccolo…

tutte quelle teorie e tutti quegli studi

che sono stati capaci nel tempo di generare

“acque di conversione e di nascita della fede”

che poi divengono le acque del Giordano, le acque del Battesimo.

Un abisso chiama l’abisso al fragore delle cascate!

Cerchiamo di meditare sull’immensità dell’amore di Dio

e di comprenderne il suo volto

mentre le “acque di conversione”

sembrano passarci sopra come fossero cascate, flutti e onde.

Tutto questo diventa cioè preghiera e canto.

Mentre il contesto ruotava tutto intorno ai nostri peccati ai nostri errori

che avevano creato delle vere e proprie fratture

a ciò che teneva in piedi la nostra fede…

ecco che sopraggiunge al ricordo del nostro battesimo

e dell’importanza di averlo vissuto

il ricostituirsi della nostra fede e della speranza.

La possibilità di contemplare ancora la presenza del Padre in noi.


Preghiera

Padre con il mio battesimo io sono nato.

Quel giorno io sono diventato tuo figlio,

è da quel momento che tu solo non mi hai mai lasciato.

Credo in Te Padre

sulla tua Parola io camminerò sempre

in comunione con Te abitando nella tua casa.

Amen

11 settembre 2016 – Salmo 42ultima modifica: 2016-09-11T07:54:17+02:00da preghiamo_coi_salmi