Come servire Dio conformemente alla Sua volontà

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(Capitolo selezionato della parola di Dio)

In che modo esattamente si deve rendere servizio a Dio quando si crede in Lui? Quali condizioni devono essere soddisfatte, e quali verità comprese, da quanti rendono servizio a Dio? E in cosa, nel rendere servizio, potreste discostarvi dal giusto? Dovreste conoscere le risposte a tutti questi interrogativi. Queste questioni vertono su come credete in Dio, come camminate sul sentiero indicato dallo Spirito Santo e come vi sottomettete alle orchestrazioni di Dio in tutte le cose; vi permetteranno di conoscere ogni fase dell’opera divina in voi. Quando raggiungerete quel punto, comprenderete cos’è la fede in Dio, come credere in Lui in modo adeguato e cosa dovreste fare per agire in armonia con la Sua volontà. Ciò vi renderà completamente e assolutamente docili all’opera di Dio e non vi lamenterete, non giudicherete o analizzerete, tanto meno investigherete. Inoltre, sarete tutti capaci di ubbidire a Dio fino alla morte, permettendoGli di condurvi e di abbattervi come una pecora, cosicché ognuno di voi possa diventare come il Pietro degli anni Novanta e possa amare Dio al massimo grado, persino sulla croce, senza lagnarsi minimamente. Solo allora sarete in grado di vivere come il Pietro degli anni Novanta.

Pietro

Chiunque sia deciso, può servire Dio, ma solo quanti prestano tutta l’attenzione alla volontà divina e la comprendono sono qualificati e autorizzati a servirLo. Ho scoperto questo tra di voi: molte persone credono che finché diffondono il Vangelo con fervore per Lui, viaggiano per Lui, si spendono e rinunciano alle cose per Lui, e così via, questo sia servire Dio. Anche le persone più religiose ritengono che servire Dio significhi andare in giro con una Bibbia in mano, diffondendo il Vangelo del Regno dei Cieli e salvando le persone facendole pentire e confessare; ci sono molte autorità religiose che pensano che servire Dio sia predicare nelle cappelle dopo aver studiato ed essersi preparati in seminario, insegnando alla gente tramite la lettura dei capitoli della Bibbia; vi sono altresì persone nei paesi poveri che ritengono che servire Dio significhi guarire i malati ed esorcizzare i demoni, o pregare per i fratelli e le sorelle, o mettersi al loro servizio; tra di voi ci sono molti che credono che servire Dio significhi nutrirsi delle Sue parole, pregarLo ogni giorno, nonché visitare le Chiese in tutto il mondo e lavorare in esse; ci sono altri fratelli e sorelle i quali credono che servire Dio significhi non sposarsi mai né mettere su famiglia, e dedicare tutto il loro essere a Dio. Eppure pochi sanno che cosa significhi in realtà servirLo. Sebbene siano tanti, come le stelle nel cielo, quelli che servono Lui, il numero di coloro che possono servire direttamente, e che sono in grado di farlo secondo la volontà di Dio, è insignificante, futilmente esiguo. Perché lo dico? Perché non comprendete il senso della frase “servizio a Dio” e capite così poco di come servire secondo la volontà divina. Gli uomini devono capire urgentemente quale genere di servizio a Dio di preciso possa essere in armonia con la Sua volontà.

Se desiderate servire secondo il volere divino, dovete prima capire che genere di uomini sono graditi a Dio, quali detesta, quali perfeziona e quali sono qualificate per servirLo. È il minimo di cui dovreste disporre. Inoltre, dovreste conoscere gli obiettivi dell’opera divina e l’operato che Dio realizza nel qui e ora. Dopo aver compreso questo, e attraverso la guida delle parole divine, dovreste innanzitutto entrare nella vita e ricevere per prima cosa un incarico da Dio. Quando farete una vera esperienza basata sulle parole di Dio, e conoscerete veramente la Sua opera, sarete qualificati per essere al Suo servizio. Ed è quando Lo servite che Egli apre gli occhi dell’anima, e vi permette di avere una maggiore comprensione della Sua opera e di vederla più chiaramente. Quando entri in questa realtà, le tue esperienze saranno più profonde e reali e tutti quelli di voi che hanno provato tali esperienze saranno in grado di camminare fra le Chiese e di provvedere ai fratelli e sorelle, così che tutti voi possiate attingere ai punti di forza altrui per compensare le vostre carenze e ottenere una conoscenza più piena nei vostri animi. Solo dopo aver raggiunto questo risultato sarete in grado di servire secondo la volontà di Dio ed essere perfezionati da Lui durante il vostro servizio.

Coloro che sono al servizio di Dio dovrebbero essere amici intimi per Lui, assecondarLo, e capaci della massima devozione verso di Lui. Indipendentemente dal fatto che tu agisca alle spalle delle persone o davanti a loro, sarai capace di ottenere la gioia di Dio davanti a Lui, di rimanere saldo di fronte a Lui e, a prescindere da come verrai trattato dagli altri, percorrerai sempre il tuo cammino e ti prenderai cura del fardello di Dio. Solo così si è in intimità con Lui. Il fatto che gli intimi di Dio siano in grado di servirLo personalmente è perché è stato affidato loro un grande incarico divino e il Suo fardello, sono capaci di guardare al cuore di Dio come al loro, e al peso di Dio come al proprio, e non considerano affatto se guadagnano o perdono delle possibilità: anche quando non hanno prospettive e non guadagneranno nulla, crederanno sempre in Dio con un cuore amorevole. E quindi questo tipo di persona è intimo con Lui. Coloro che sono in intimità con Dio sono anche i Suoi confidenti; solo i Suoi confidenti possono condividere la Sua irrequietezza e i Suoi pensieri e, sebbene la loro carne sia dolorante e debole, sono in grado di sopportare il dolore e di abbandonare ciò che amano pur di compiacerLo. Dio dà più fardelli a tali persone, e ciò che Egli desidera fare è avvalorato dalla loro testimonianza. Queste persone sono, dunque, gradite a Dio, sono servi di Dio secondo il Suo cuore, e solo persone siffatte possono governare insieme a Lui. Quando diventerai veramente intimo di Dio sarà il momento in cui regnerai assieme a Lui.

Gesù fu in grado di portare a termine l’incarico divino, l’opera di redenzione di tutta l’umanità, perché prestò attenzione alla volontà di Dio, senza progetti e considerazioni personali. Allo stesso modo Egli era in intimità con Lui, Dio Stesso, qualcosa che voi tutti comprendete molto bene. (In realtà, Egli era il Dio Stesso a Cui venne resa testimonianza da Dio; lo sottolineo qui per utilizzare la realtà di Gesù al fine di illustrare la questione.) Egli fu in grado di collocare il piano di gestione divina al centro, pregando sempre il Padre celeste e cercando la Sua volontà. Pregava e diceva: “Dio Padre! Realizza ciò che è la Tua volontà e non agire secondo le Mie intenzioni; vorrei che Tu seguissi il Tuo progetto. L’uomo sarà anche debole, ma perché dovresti preoccuparTi di lui? Come potrebbe l’uomo essere degno della Tua apprensione, l’uomo che è come una formica in mano Tua? Nel Mio cuore, desidero solo compiere la Tua volontà e vorrei che Tu potessi fare ciò che vuoi in Me secondo i Tuoi propositi”. In cammino verso Gerusalemme, Gesù sperimentò l’agonia, come se il Suo cuore fosse stato trafitto da un coltello, e ciononostante non ebbe la minima intenzione di rimangiarSi la parola data; c’era sempre una forza potente che Lo obbligava ad andare avanti verso il luogo della Sua crocifissione. Infine, Egli venne inchiodato alla croce e assunse le sembianze della carne peccatrice, completando l’opera di redenzione del genere umano ed innalzandoSi sulle catene della morte e degli inferi. Davanti a Lui la morte, l’inferno e l’Ade persero il loro potere e furono vinti. Egli visse per trentatré anni, durante i quali fece sempre il massimo per compiere la volontà di Dio, secondo l’opera divina dell’epoca, non tenendo mai conto del Proprio guadagno personale o della Propria perdita, e pensando sempre alla volontà di Dio Padre. Così, dopo che Gesù venne battezzato, Dio disse: “Questo è il Mio diletto Figlio, nel quale Mi sono compiaciuto”. Poiché il Suo servizio davanti a Dio era in sintonia con la volontà divina, Dio pose sulle Sue spalle il pesante fardello di riscattare tutta l’umanità e fece andare avanti Gesù per realizzarlo, perché Egli era qualificato e autorizzato a portare a termine questo importante compito. Durante tutta la Sua vita, Egli sopportò una sofferenza incommensurabile per amore di Dio e venne tentato da Satana innumerevoli volte, ma non Si scoraggiò mai. Dio Gli affidò un tale compito, perché Si fidava di Lui e Lo amava, e quindi disse personalmente: “Questo è il Mio diletto Figlio, nel quale Mi sono compiaciuto”. In quel tempo solo Gesù poteva realizzare questo incarico, che rappresentava una parte del completamento dell’opera divina di redenzione di tutta l’umanità nell’Età della Grazia.

Se, come Gesù, siete in grado di prendervi cura del fardello di Dio e di voltare le spalle alla carne, Dio vi affiderà i Suoi compiti importanti, affinché possiate soddisfare le condizioni per servirLo. Solo in tali circostanze oserete dire che state facendo la volontà di Dio e portando a termine il Suo incarico, soltanto allora avrete il coraggio di affermare che Lo state davvero servendo. In confronto all’esempio di Gesù, osi dichiarare di essere intimo con Dio? Hai il coraggio di sostenere che stai facendo la volontà di Dio? Osi dire che stai servendo davvero Dio? Ora che non comprendi come servire Dio, ti azzardi ad affermare di essere in intimità con Lui? Se dichiari di servirLo, non bestemmi contro di Lui? Pensaci: sei al servizio di Dio o di te stesso? Tu servi Satana, eppure affermi ostinatamente di servire Dio, e così non bestemmi contro di Lui? Molte persone alle Mie spalle bramano la benedizione del prestigio, s’ingozzano di cibo, amano dormire e prestare ogni attenzione alla carne, sempre timorosi che non esista alcuna alternativa ad essa. Non assolvono le proprie funzioni ordinarie in Chiesa, ma vivono a sbafo della Chiesa, oppure ammoniscono i loro fratelli e le loro sorelle con le Mie parole, si elevano e spadroneggiano sugli altri. Queste persone continuano a dire di fare la volontà di Dio, di essere intimi con Lui, non è assurdo? Se hai le giuste motivazioni, ma non sei capace di servire secondo la volontà di Dio, allora ti stai comportando da sciocco; ma se le tue motivazioni non sono oneste, e affermi comunque di servire Dio, allora sei una persona che si oppone a Lui e dovresti essere punito! Non provo alcuna simpatia per queste persone! Nella casa di Dio vivono a sbafo, desiderando sempre le comodità della carne, senza tenere conto delle esigenze divine; in ogni occasione cercano ciò che è utile a loro, senza prestare attenzione alla volontà di Dio; tutto ciò che fanno non è osservato dallo Spirito di Dio, manipolano tutto il tempo e ingannano i loro fratelli e le sorelle; hanno una doppia faccia, come una volpe in un vigneto, che ruba sempre l’uva calpestando la vigna. Persone simili potrebbero essere intime con Dio? Sei adatto ad accogliere le Sue benedizioni? Non ti assumi alcuna responsabilità per la tua vita e per la Chiesa, sei degno di ricevere incarichi da Lui? Chi si azzarderebbe a dare fiducia a uno come te? Quando sa che servi in questo modo, Dio potrebbe osare di affidarti un compito più grande? Non stai rimandando le cose?

Canzone di Gesù
Canzone di Gesù “Emulate il Signore Gesù”

 

Lo dico cosicché possiate sapere quali condizioni devono essere soddisfatte per poter servire in sintonia con la volontà di Dio. Se non donate il vostro cuore a Lui, se non prestate assoluta attenzione alla volontà divina come fece Gesù, allora Dio non può fidarSi di voi, e finirete per essere giudicati da Lui. Forse oggi, nel servire Dio, covi sempre l’intenzione di ingannarLo e hai sempre nei Suoi confronti un atteggiamento di circostanza. Detto brevemente, al di là di qualsiasi altra cosa, se Lo inganni il Suo spietato giudizio piomberà su di te. Dovreste approfittare di aver appena intrapreso il giusto cammino per servire Dio, per donarGli innanzitutto il vostro cuore, senza perdere la vostra lealtà. Indipendentemente dal fatto che tu sia davanti a Dio o ad altre persone, il tuo cuore dovrebbe essere sempre rivolto a Lui, e dovresti essere deciso ad amarLo come Gesù. In questo modo Dio ti renderà perfetto, affinché tu possa diventare un Suo servo che cerca il Suo cuore. Se vuoi davvero essere perfezionato da Dio e vuoi che il tuo servizio sia in sintonia con la Sua volontà, dovresti cambiare le tue precedenti visioni sulla fede in Lui e il modo impiegato per servirLo, cosicché molto altro in te sia reso perfetto da Dio; in questo modo Egli non ti abbandonerà e, come Pietro, sarai in prima linea tra coloro che Lo amano. Se non ti pentirai, farai invece la stessa fine di Giuda. Ciò dovrebbe essere compreso da tutti coloro che credono in Dio.

da “La Parola appare nella carne

578. Sin dall’inizio della Sua opera nell’intero universo, Dio ha predestinato a servirLo molte persone di ogni estrazione sociale. Il Suo scopo è l’adempimento della Sua volontà e la garanzia che la Sua opera sulla terra sia portata a compimento. È questo il fine con cui Dio sceglie coloro che Lo serviranno. Chiunque serva Dio deve comprenderNe tale volontà. Attraverso la Sua opera, le persone possono vedere meglio la saggezza e l’onnipotenza di Dio, e cogliere i principi della Sua opera sulla terra. In concreto, Dio viene sulla terra per compiere la Sua opera e contattare le persone affinché conoscano più chiaramente le Sue azioni. Oggi, il vostro gruppo ha la fortuna di servire il Dio pratico. È una grande benedizione per voi. Dio vi sta realmente innalzando. Quando Dio sceglie qualcuno per servirLo, segue sempre i Suoi principi. Servire Dio non è solo questione di entusiasmo, come immagina la gente. Oggi vedete che chiunque serva Dio alla Sua presenza, lo fa perché ha la guida di Dio e l’opera dello Spirito Santo, e perché è una persona che persegue la verità. Sono questi i requisiti minimi per un servitore di Dio.

Tratto da “Il servizio religioso deve essere purgato” in “La Parola appare nella carne”

579. A proposito del lavoro, l’uomo pensa che esso consista nel correre a destra e a sinistra per Dio, predicare in ogni luogo e spendersi per Dio. Sebbene tale convinzione sia corretta, è troppo unilaterale; ciò che Dio richiede all’uomo non è soltanto di correre di qua e di là per Dio; questo lavoro riguarda il ministero e l’apporto nell’ambito dello spirito. Molti fratelli e sorelle, persino dopo tutti questi anni di esperienza, non hanno mai considerato di lavorare per Dio, in quanto il lavoro secondo la concezione umana non è congruente con ciò che Dio richiede. Pertanto, l’uomo non nutre il minimo interesse per quel che riguarda il lavoro, ed è proprio questa la ragione per cui l’ingresso dell’uomo è anche alquanto unilaterale. Tutti voi dovreste avviare il vostro ingresso lavorando per Dio, in modo da sperimentare al meglio ogni aspetto dell’esperienza. Questo è ciò a cui dovreste accedere. Il lavoro si riferisce non già al correre di qua e di là per Dio, ma piuttosto al fatto che la vita dell’uomo e ciò che egli vive siano o meno motivo di diletto per Dio. Il lavoro si riferisce al fatto che gli uomini utilizzino la propria devozione verso Dio e la propria conoscenza di Dio per testimoniare Dio, nonché per rendere servizio all’uomo. Questa è la responsabilità dell’uomo, e ciò che tutti gli uomini dovrebbero comprendere. Si potrebbe dire che il vostro ingresso è il vostro lavoro, e che voi ricercate il vostro ingresso nel corso del vostro lavoro per Dio. Fare esperienza dell’opera di Dio non significa semplicemente sapersi nutrire della Sua parola; cosa ancor più importante, significa saper come testimoniare Dio, essere in grado di servire Dio e svolgere il ministero di servizio all’uomo, rifornendolo di ciò di cui ha bisogno. In questo consiste il lavoro e anche il vostro ingresso; questo è quanto ogni uomo dovrebbe compiere. Ci sono molte persone che si concentrano unicamente sul correre avanti e indietro per Dio e sul predicare in ogni dove, trascurando, tuttavia, la propria esperienza personale e il proprio ingresso nella vita spirituale. Ciò ha portato coloro che servono Dio a tramutarsi in coloro che oppongono resistenza a Dio. […]

Si lavora per soddisfare la volontà di Dio, per portare al cospetto di Dio tutti coloro che sono in armonia con il Suo cuore, per condurre l’uomo a Dio e per far conoscere all’uomo l’opera dello Spirito Santo e la guida di Dio, perfezionando così i frutti dell’opera di Dio. Per tale motivo, è fondamentale che voi abbiate assoluta chiarezza riguardo alla sostanza del lavoro. In quanto persona usata da Dio, ogni uomo è degno di lavorare per Dio, vale a dire, ognuno ha l’opportunità di essere usato dallo Spirito Santo. C’è tuttavia un punto che dovete comprendere: quando l’uomo lavora su incarico di Dio, gli è concessa l’opportunità di essere usato da Dio, ma quanto viene detto e compreso dall’uomo in tale contesto non costituisce interamente la statura dell’uomo. Tutto ciò che potete fare è arrivare a conoscere meglio le vostre mancanze man mano che svolgete il vostro lavoro e ricevere un’illuminazione maggiore da parte dello Spirito Santo. In tal modo, vi sarà possibile conseguire un ingresso migliore nel corso del vostro lavoro.

Tratto da “Lavoro e ingresso (2)” in “La Parola appare nella carne”

580. Coloro che possono guidare Chiese, infondere vita alle persone ed essere apostoli per la gente, devono avere effettive esperienze, devono avere una corretta comprensione delle questioni spirituali, un corretto apprezzamento ed esperienza della verità. Solo tali uomini sono qualificati per essere lavoratori o apostoli alla guida di una Chiesa. Altrimenti, possono solo seguire in quanto ultimi e non possono condurre, né tantomeno essere apostoli, in grado di infondere vita alla gente. La ragione di ciò sta nel fatto che la funzione degli apostoli non è quella di correre o di combattere, bensì quella di compiere l’opera consistente nell’essere ministri della tutelare la vita e guidare gli altri nella trasformazione della propria indole. A coloro i quali svolgono questa funzione è affidato un incarico di grande responsabilità, una responsabilità che non tutti sono in grado di sostenere. Questo tipo di opera può essere svolto solo da coloro con un essere vitale, cioè coloro che hanno esperienza della verità. Non può essere intrapreso da chiunque possa rinunciare, possa correre o essere disposto a spendere; persone che non abbiano alcuna esperienza della verità, che non siano state potate o giudicate, non sono in grado di svolgere questo tipo di opera. Le persone senza alcuna esperienza, cioè prive di realtà, non sono in grado di vedere la realtà con chiarezza, poiché esse stesse non possiedono l’essere in questo ambito. Così, questo genere di persone non solo non è in grado di svolgere un’opera di guida, ma sarà anche soggetto all’eliminazione, se non possiede alcuna verità per un lungo periodo di tempo.

Tratto da “L’opera di Dio e l’opera dell’uomo” in “La Parola appare nella carne”

581. L’opera di un lavoratore qualificato è in grado di condurre le persone sulla retta via e di consentire loro un accesso più ampio alla verità. Il suo lavoro può condurre le persone dinanzi a Dio. In aggiunta, il lavoro da lui svolto può variare da individuo a individuo e non è vincolato da regole, concedendo alle persone liberazione e libertà, nonché la capacità di crescere progressivamente nella vita e di conseguire un accesso più profondo alla verità. L’opera di un lavoratore non qualificato è di gran lunga inferiore; la sua opera è insensata. Egli può solo condurre le persone al rispetto delle regole, e ciò che richiede alle persone non varia da individuo a individuo; non lavora in ragione degli effettivi bisogni delle persone. In questo genere di lavoro ci sono troppe regole e troppe dottrine, e non può condurre le persone ad accedere alla realtà o alla normale pratica della crescita nella vita. Può solo far sì che le persone siano in grado di rispettare poche regole prive di valore. Questo genere di guida può solo condurre le persone fuori strada. Ti porta a diventare simile a lui; può condurti a ciò che egli possiede e a ciò che egli è.

Tratto da “L’opera di Dio e l’opera dell’uomo” in “La Parola appare nella carne”

582. Nel loro lavoro, i capi e i lavoratori della Chiesa devono prestare attenzione a due cose: innanzitutto, devono svolgerlo seguendo esattamente i principi stabiliti dagli accordi di lavoro, senza mai violare questi principi e senza basare il proprio lavoro su fantasie o intenzioni personali. In tutto ciò che fanno, dovrebbero mostrare sollecitudine verso l’operato della famiglia di Dio e mettere sempre l’interesse di quest’ultima al primo posto. C’è un’altra cosa che è fondamentale: in tutto ciò che fanno, devono concentrarsi sul seguire la guida dello Spirito Santo e compiere ogni cosa nella stretta osservanza della parola di Dio. Se sei ancora capace di opporti alla guida dello Spirito Santo, o se ti ostini a seguire le tue idee e a fare le cose in base alle tue personali fantasie, allora le tue azioni costituiranno una resistenza assai grave a Dio. Voltare di frequente le spalle all’illuminazione e alla guida dello Spirito Santo ti condurrà soltanto in un vicolo cieco. Se perdi l’opera dello Spirito Santo, allora non sarai in grado di lavorare e, anche se ci riesci, non realizzerai nulla. Questi sono i due principi fondamentali a cui attenersi nel proprio lavoro: il primo consiste nell’eseguirlo in maniera esattamente conforme alle disposizioni del supremo, così come agire secondo i principi che sono stati da Lui esposti. L’altro punto consiste nel seguire la guida interiore dello Spirito Santo. Una volta afferrati questi due punti, sarà più facile non commettere errori. […] La guida interiore dello Spirito Santo non è affatto trascendentale, è anzi molto usuale: le distese interiori della tua anima sanno che questo è il modo giusto di agire, che questo è il modo migliore. Un’idea simile è molto chiara, non è il risultato della riflessione e talvolta non comprendi appieno perché procedere in siffatta maniera. Spesso si tratta solo dell’illuminazione dello Spirito Santo. Una situazione simile è quella che ricorre più di frequente nella maggioranza delle persone: lo Spirito Santo ti guida di agire nella maniera più appropriata e non è l’esito della tua riflessione, piuttosto avverti una sensazione nel cuore e intuisci che è la maniera migliore di agire. Forse questo proviene dallo Spirito Santo. La volontà dell’individuo è spesso il risultato del processo di pensiero e si colora delle sue idee: “Che cosa mi riserva, come ne beneficerò…” – queste idee sono parte di qualsiasi cosa le persone stabiliscono di fare da sé. La guida dello Spirito Santo non contiene affatto simili sofisticazioni. È necessario prestare particolare attenzione alla Sua guida o illuminazione; devi essere attento a coglierla soprattutto nelle questioni fondamentali. È molto probabile che le persone che pensano troppo, e a cui piace agire secondo le proprie idee, non la percepiscano. I bravi lavoratori, i lavoratori promettenti, prestano attenzione all’opera dello Spirito Santo e le persone che Gli ubbidiscono temono Dio e cercano instancabilmente la verità. Per soddisfare Dio e darNe testimonianza, si dovrebbero individuare gli elementi di sofisticazione e le intenzioni del lavoro del singolo e tentare di sapere quanto è motivato da desideri personali, quanto è frutto dell’illuminazione dello Spirito Santo e quanto è aderente alla parola di Dio. Devi costantemente e in tutte le circostanze esaminare le tue parole e le tue azioni. Praticare spesso in questa maniera ti metterà sulla giusta via per servire Dio: è infatti necessario padroneggiare molte verità per servirLo secondo il Suo cuore. Le persone possono compiere delle distinzioni solo dopo aver compreso la Sua parola e possono riconoscere ciò che emerge dalla loro stessa volontà e quanto indica la loro motivazione; sono capaci di riconoscere l’impurità umana e che cosa significa agire secondo la verità. Solo allora saprai come obbedire in modo più puro. Senza verità è impossibile fare delle distinzioni. Una persona mentalmente confusa potrebbe credere in Dio per tutta la vita senza sapere che cosa significa rivelare le corruzioni o contrastare l’Onnipotente, poiché ella non possiede la verità, questo pensiero non esiste nella sua mente. È come riparare un elettrodomestico. Come si può effettuare una riparazione se si ignora quale circuito è difettoso? Dentro di voi ci sono molti circuiti. Talvolta il malfunzionamento è nelle vostre intenzioni o laddove è coinvolta la vostra volontà; talvolta è una distorsione della vostra comprensione o della vostra conoscenza. Oppure potrebbe essere dovuto al fatto che ascoltate la vostra volontà o credete e siete traviati da altri. Talvolta seguite la carne tentando proteggere la vostra reputazione o il vostro stato. Simili malfunzionamenti si verificano di frequente, deviando perciò il lavoro e provocando una perdita all’opera della famiglia di Dio e alla vita dei fratelli e delle sorelle. Che valore ha questo tipo di lavoro? È soltanto interruzione, disturbo e distruzione. Per realizzare il compito affidato dall’Onnipotente è necessario comprendere questi due princìpi. Dovete aderire rigorosamente alle disposizioni di lavoro di cui sopra e prestare attenzione a ubbidire alla guida dello Spirito Santo. Solo una volta afferrati questi due princìpi il vostro lavoro può essere efficace e la volontà di Dio soddisfatta.

Tratto da “I principi fondamentali del lavoro dei capi e dei collaboratori” in “Registrazione dei discorsi di Cristo”

583. Il servizio disgiunto dagli attuali discorsi dello Spirito Santo è un servizio che appartiene alla carne, e alle concezioni, e non è in grado di essere in conformità con la volontà di Dio. Se le persone vivono fra le concezioni religiose, sono incapaci di fare alcunché di adatto alla volontà di Dio, e anche se servono Dio Lo servono in mezzo alle loro fantasie e concezioni e sono totalmente incapaci di servire in conformità con la volontà di Dio. Coloro che sono incapaci di seguire l’opera dello Spirito Santo non capiscono la volontà di Dio, e coloro che non capiscono la volontà di Dio non possono servire Dio. Dio vuole un servizio che sia secondo il Suo cuore; non vuole un servizio che appartenga alle concezioni e alla carne. Se le persone sono incapaci di seguire i passi dell’opera dello Spirito Santo, vivono in mezzo alle concezioni. Il servizio di simili persone interrompe e disturba, e un tale servizio si svolge in senso contrario a Dio. Pertanto coloro che sono incapaci di seguire le orme di Dio sono incapaci di servire Dio; coloro che sono incapaci di seguire le orme di Dio di sicuro si oppongono a Dio e sono incapaci di essere in armonia con Dio.

Tratto da “Conoscere la più recente opera di Dio e seguire le Sue orme” in “La Parola appare nella carne”

584. Una persona che veramente serve Dio è una persona in sintonia con il Suo cuore e adatta all’uso da parte di Dio, in grado di rinunciare alle proprie nozioni religiose. Se desideri nutrirti della parola di Dio per portare frutto, allora devi rinunciare alle tue nozioni religiose. Se desideri servire Dio, allora è ancora più necessario lasciar perdere i concetti religiosi e obbedire alle parole di Dio in ogni cosa. Questo è ciò che chiunque serve Dio dovrebbe possedere. Se manchi di questa conoscenza, nel momento stesso in cui ti metterai a servire causerai interruzioni e interferenze, e se continuerai ad attenerti alle tue nozioni, verrai inevitabilmente atterrato da Dio, per non rialzarti mai più. Prendi il presente, per esempio. Una gran quantità delle affermazioni e dell’opera di oggi sono incompatibili con la Bibbia e incompatibili con l’opera in precedenza svolta da Dio, e se non hai alcun desiderio di obbedire, potresti cadere in qualsiasi momento. Se desideri servire in conformità con il volere di Dio, devi prima rinunciare alle tue nozioni religiose e rettificare il tuo modo di vedere le cose. Molto di ciò che verrà detto in futuro sarà incompatibile con ciò che era stato detto in passato, e se ora manchi della volontà di obbedire, non sarai in grado di percorrere il sentiero che ti si para dinnanzi. Se uno dei metodi dell’opera di Dio ha messo radici in te e non te ne liberi, tale metodo diverrà una tua nozione religiosa. Se ciò che Dio è ha messo radici in te, hai ottenuto la verità, e se le parole e la verità di Dio sono in grado di divenire la tua vita, non avrai più nozioni riguardo a Dio. Coloro che possiedono un’autentica conoscenza di Dio non avranno nozioni e non si atterranno ad alcuna dottrina.

Tratto da “Solo coloro che conoscono l’opera di Dio oggi possono servire Dio” in “La Parola appare nella carne”

585. Molti servono Dio mossi dalla loro passione, ma non hanno alcuna comprensione dei Suoi decreti amministrativi, ancor meno una vaga idea di ciò che implicano le Sue parole. E così, con le loro buone intenzioni, spesso finiscono col fare cose che intralciano la gestione di Dio. Nei casi gravi vengono cacciati via, privati di ogni ulteriore possibilità di seguirLo, gettati nell’inferno e si conclude ogni rapporto con la casa di Dio. Queste persone lavorano nella casa di Dio mossi dalle loro incolte buone intenzioni e finiscono col far incollerire la Sua indole. Le persone portano nella casa di Dio i loro modi di servire funzionari e signori e tentano di metterli in gioco, credendo invano di poterli applicare anche lì con estrema facilità. Mai hanno immaginato che Dio non avesse l’indole di un agnello ma quella di un leone. Pertanto, coloro che si rapportano con Dio per la prima volta sono incapaci di comunicare con Lui, perché il Suo cuore è diverso da quello dell’uomo. Soltanto dopo aver compreso molte verità potrai giungere senza sosta a conoscere Dio. Questa conoscenza non è fatta di citazioni o dottrine, ma può essere utilizzata come un tesoro per mezzo del quale entrare in stretta confidenza con Dio e come prova che Egli Si delizia in te. Se manchi della realtà della conoscenza e non sei provvisto di verità, allora il tuo servizio appassionato può solo attirare su di te l’odio e l’avversione di Dio.

Tratto da “Tre ammonimenti” in “La Parola appare nella carne”

586. Servire Dio non è un compito semplice. Coloro che non hanno cambiato la propria indole corrotta non potranno mai servire Dio. Se la tua indole non è stata giudicata e castigata dalla parola di Dio, rappresenta ancora Satana. Ciò è sufficiente per provare che il tuo servizio a Dio proviene dalle tue buone intenzioni. È un servizio basato sulla tua natura satanica. Tu servi Dio con la tua inclinazione naturale e secondo le tue preferenze personali; continui a pensare, inoltre, che Dio ami qualunque cosa ti piaccia e che detesti qualunque cosa non ti piaccia, dunque svolgi la tua opera unicamente in base alle tue preferenze. Questo si può forse definire servizio a Dio? Alla fine la tua indole vitale non cambierà di una virgola, anzi, diventerai più testardo perché starai servendo Dio, e così la tua indole corrotta sarà ancora più radicata. In questo modo, svilupperai interiormente regole sul servizio di Dio fondate principalmente sul tuo carattere, e sull’esperienza derivata dal servizio svolto secondo la tua indole. Queste sono le esperienze e gli insegnamenti dell’uomo. È questa la filosofia del vivere nel mondo. Persone di questo genere si possono classificare come farisei e funzionari religiosi. Se non aprono gli occhi e non si pentono, allora si trasformeranno sicuramente in falsi cristi e anticristi che ingannano le persone negli ultimi giorni. I falsi cristi e gli anticristi che furono preannunciati sorgeranno da tali persone. Se coloro che servono Dio seguono il proprio carattere e agiscono secondo la propria volontà, corrono il rischio costante di essere eliminati. Coloro che dedicano molti anni di esperienza al servizio di Dio per irretire i cuori delle persone, per rimproverarle e limitarle, per elevare sé stessi, senza mai pentirsi, confessarsi né rinunciare ai vantaggi della propria posizione, cadranno dinanzi a Dio. Sono individui simili a Paolo, presuntuosi e inclini a fare sfoggio della propria anzianità. Dio non porterà alla perfezione gente di questo tipo. Questo genere di servizio interferisce con l’opera di Dio. Le persone amano aggrapparsi al passato. Si aggrappano alle nozioni del passato, alle cose del passato. Ciò rappresenta un grosso ostacolo al servizio. Se non riesci a liberarti di queste cose, esse soffocheranno tutta la tua vita. Dio non spenderà il minimo elogio per te, nemmeno se ti farai in quattro o se ti spezzerai la schiena per la fatica, nemmeno se sarai condannato al martirio durante il servizio a Dio. Al contrario, Egli dirà che sei un malfattore.

Tratto da “Il servizio religioso deve essere purgato” in “La Parola appare nella carne”

587. Nel regno della religione, molti patiscono in misura significativa per tutta la vita, sottomettendo il corpo o portando la croce, addirittura soffrendo e sopportando fino all’ultimo respiro! Alcuni stanno ancora digiunando nel mattino della loro morte. Per tutta la vita si privano di cibo gradevole e bei vestiti, sottolineando solo il patimento. Sono capaci di sottomettere il corpo e di rinunciare alla carne. La loro volontà di sopportare la sofferenza è encomiabile. Tuttavia, il loro pensiero, le loro nozioni, il loro atteggiamento mentale e invero la loro vecchia natura, non sono stati minimamente affrontati. Non hanno una vera comprensione di sé stessi. La loro immagine mentale di Dio è quella tradizionale di un Dio astratto, vago. La loro determinazione a soffrire per Dio deriva dal loro zelo e dalla loro natura positiva. Sebbene credano in Dio, non Lo comprendono né conoscono la Sua volontà. Si limitano a operare ciecamente e a soffrire ciecamente per Dio. Non attribuiscono alcun valore al discernimento e poco si curano di come assicurare che il loro servizio soddisfi effettivamente la volontà di Dio. Tanto meno sanno come raggiungere una comprensione di Dio. Il Dio che servono non è Dio nella Sua immagine originale, bensì un Dio che essi stessi hanno evocato, un Dio di cui hanno sentito parlare o un Dio leggendario trovato negli scritti. Usano quindi la loro vivida immaginazione e il loro cuore devoto per soffrire per Dio e per farsi carico per Lui dell’opera che Egli desidera compiere. Il loro servizio è assai impreciso, a tal punto che praticamente nessuno di loro è realmente capace di prestare servizio in modo conforme alla volontà di Dio. A prescindere da quanto siano disposti a soffrire, la loro prospettiva originale del servizio e la loro immagine mentale di Dio restano immutate, poiché non sono stati sottoposti al giudizio e al castigo di Dio e al Suo affinamento e alla Sua perfezione e poiché nessuno li ha guidati con la verità. Sebbene credano in Gesù Salvatore, nessuno di loro Lo ha mai visto e Lo conoscono solo attraverso la leggenda e per sentito dire. Pertanto il loro servizio non equivale ad altro che servire in modo casuale con gli occhi chiusi, come un cieco che serve il proprio padre. In definitiva, che cosa si può ottenere con questo genere di servizio? E chi lo approverebbe? Dal principio alla fine, il loro servizio resta completamente immutato. Ricevono solo le lezioni create dall’uomo e fondano il servizio sulla loro naturalezza e su ciò che essi stessi amano. Così facendo, quale ricompensa si potrebbe ottenere? Nemmeno Pietro, che vide Gesù, sapeva come servire in modo da compiere la volontà di Dio. Fu solo alla fine, in tarda età, che arrivò a comprendere. Questo cosa dice degli uomini ciechi che non hanno ricevuto alcun trattamento o potatura e che non hanno avuto nessuno che li guidasse? Il servizio odierno di molti di voi non è forse simile a quello dei ciechi? Tutti quelli che non hanno ricevuto il giudizio, né la potatura e il trattamento e non sono cambiati, non sono forse conquistati in maniera incompleta? Di che utilità sono tali individui? Se il tuo pensiero, la tua comprensione della vita e la tua comprensione di Dio non mostrano alcun nuovo cambiamento e non portano nemmeno a una piccola vera conquista, non conseguirai mai nulla di rimarchevole nel tuo servizio!

Tratto da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in “La Parola appare nella carne”

588. Ciò che avete sperimentato e visto supera quello dei precedenti santi e profeti, ma siete in grado di fornire testimonianze maggiori di quelle degli antichi santi e profeti? Ciò che ho elargito su di voi ora supera Mosè ed è più grande di Davide, così allo stesso modo vi chiedo che la vostra testimonianza superi quella di Mosè e che le vostre parole siano più grandi di quelle di Davide. Vi ho donato cento volte tanto, così vi chiedo di ripagarMi allo stesso modo. Dovete sapere che Io sono Colui che dona la vita al genere umano e siete voi che ricevete la vita da Me e dovete renderMi testimonianza. Questo è il vostro dovere, che Io vi ho assegnato e che voi dovete compiere per Me. Vi ho concesso tutta la Mia gloria, e ho donato a voi la vita che il popolo eletto, gli Israeliti, non ha mai ricevuto. Per diritto, dovete renderMi testimonianza e dedicarMi la vostra giovinezza e sacrificare la vostra vita per Me. Chiunque al quale Io conceda la Mia gloria, dovrebbe renderMi testimonianza e donare la sua vita per Me. Questo è stato predestinato da tempo. È stata la vostra fortuna che Io elargissi la Mia gloria su di voi, e il vostro dovere è quello di testimoniare la Mia gloria. Se credete in Me solo per ottenere cose positive, allora la Mia opera non avrebbe molto significato, e voi non avreste adempiuto il vostro dovere. Gli Israeliti videro solo la Mia misericordia, il Mio amore e la Mia grandezza e i Giudei testimoniarono esclusivamente la Mia pazienza e la Mia redenzione. Videro solamente una piccola, piccolissima parte dell’opera del Mio Spirito, tanto da comprendere nient’altro che un decimillesimo di ciò che voi avete sentito e visto. Ciò che voi avete visto supera perfino quello dei sommi sacerdoti nel loro insieme. Oggi, la verità che avete compreso supera la loro; quello che avete osservato in questi giorni oltrepassa quello che è stato visto nell’Età della Legge, così come nell’Età della Grazia, e ciò che avete sperimentato oltrepassa perfino quello che videro Mosè ed Elia. Perché ciò che gli Israeliti compresero fu solo la legge di Jahvè e ciò che videro furono solo le terga di Jahvè; quello che i Giudei capirono fu solo la redenzione di Gesù, quello che ricevettero fu soltanto la grazia elargita da Gesù, e ciò che videro fu soltanto l’immagine di Gesù all’interno della casa dei Giudei. Quello che vedete voi ai vostri giorni è la gloria di Jahvè, la redenzione di Gesù e tutte le Mie opere odierne. Avete anche udito le parole del Mio Spirito, apprezzato la Mia saggezza, imparato a conoscere la Mia meraviglia, e appreso della Mia indole. Vi ho anche riferito tutto il Mio piano di gestione. Quello che avete visto non è semplicemente un Dio amorevole e misericordioso, ma Uno che è pieno di giustizia. Avete visto la Mia meravigliosa opera e compreso che sono pieno di fiera collera e di maestosità. Inoltre, avete compreso che un tempo riversai la Mia irosa furia sulla casa di Israele, e oggi è arrivata per voi. Dei Miei misteri celesti, voi avete capito più di Isaia e Giovanni; della Mia bellezza e venerabilità avete più conoscenza di tutti i santi delle generazioni precedenti. Ciò che avete ricevuto non è soltanto la Mia verità, la Mia via, la Mia vita, ma la visione e la rivelazione più grandi di quelle di Giovanni. Avete compreso molti più misteri e avete anche visto il Mio vero volto; avete accettato di più del Mio giudizio e conosciuto di più riguardo alla Mia giusta indole. Dunque, anche se siete nati negli ultimi giorni, la vostra comprensione è la stessa degli antichi e del passato; avete anche sperimentato ciò che è di oggi e questo è stato realizzato per mano Mia. Quello che vi chiedo non è irragionevole, giacché vi ho concesso troppo e tanto avete visto da Me. Pertanto, vi chiedo di rendere testimonianza per Me ai santi di ogni epoca, e questo è l’unico desiderio del Mio cuore.

Tratto da “Che cosa sai della fede?” in “La Parola appare nella carne”

589. Quello che cerco è la tua lealtà e obbedienza in questo momento, il tuo amore e la tua testimonianza in questo momento. Anche se ora non sai di quale testimonianza o di quale amore si tratti, dovresti portarMi tutto ciò che è tuo e consegnarMi gli unici tesori che hai: la tua lealtà e obbedienza. Devi sapere che la dimostrazione della Mia sconfitta di Satana sta nella lealtà e obbedienza dell’uomo, così come la dimostrazione della Mia completa conquista dell’uomo. Il dovere della tua fede in Me è di renderMi testimonianza, di essere leale verso di Me e nessun altro, e di essere obbediente sino alla fine. Prima che inizi il passo successivo della Mia opera, come Mi renderai testimonianza? Come sarai leale e obbediente nei Miei confronti? Dedichi tutta la tua lealtà alla tua funzione o rinuncerai semplicemente? Preferiresti sottometterti a ogni Mia disposizione (sia essa la morte o la distruzione) o fuggiresti a metà strada per evitare il Mio castigo? Io ti castigo affinché tu possa renderMi testimonianza ed esserMi fedele e obbediente. In più, il castigo attuale ha il fine di svelare il passo successivo della Mia opera e permetterne l’avanzamento senza ostacoli. Pertanto ti esorto a essere saggio e a non trattare la tua vita o il significato della tua esistenza come sabbia senza valore. Puoi sapere esattamente quale sarà la Mia opera a venire? Sai come opererò nei giorni a venire e come si svolgerà la Mia opera? Dovresti conoscere il significato della tua esperienza della Mia opera e ancor di più il significato della tua fede in Me. Ho fatto così tanto; come potrei abbandonare tutto a metà come immagini? Ho svolto un’opera molto estesa; come potrei distruggerla? In verità sono venuto a porre fine a quest’età. Questo è vero ma, oltre a ciò, devi sapere che devo iniziare una nuova età, una nuova opera e, soprattutto, diffondere il Vangelo del Regno. Quindi dovresti sapere che l’opera ora consiste soltanto nel cominciare una nuova età e gettare le fondamenta per la diffusione del Vangelo nel tempo a venire e porre fine all’età in futuro. La Mia opera non è così semplice come pensi, e non è nemmeno così inutile o senza senso come potresti credere. Quindi devo dirti ancora: devi dedicare la tua vita alla Mia opera e ancor di più devi dedicare te stesso alla Mia gloria. Inoltre, il tuo renderMi testimonianza è ciò che ho lungamente atteso, e ancor di più ho desiderato che tu diffonda il Mio Vangelo. Devi comprendere ciò che è nel Mio cuore.

Tratto da “Che cosa sai della fede?” in “La Parola appare nella carne”

590. Sebbene la vostra fede sia molto sincera, nessuno tra voi è in grado di descriverMi pienamente, né di rendere piena testimonianza di tutte le realtà che vedete. Pensateci: oggi la maggior parte di voi è negligente nei propri doveri e ricerca invece le cose della carne, sazia la carne e gode avidamente di essa. Possedete poca verità. Come potete allora rendere testimonianza di tutto ciò che avete visto? Siete davvero sicuri di poter essere Miei testimoni? Se arriverà il giorno in cui non sarai in grado di testimoniare tutto ciò che hai visto oggi, allora avrai perso la funzione di un essere creato, e la tua esistenza non avrà alcun significato. Saresti indegno di essere un umano. Addirittura si potrebbe dire che non sarai un essere umano! Ho compiuto un’opera incommensurabile su di voi, ma poiché al momento non stai imparando nulla, non sei consapevole di nulla e sei inefficace nei tuoi sforzi, quando sarà tempo di ampliare la Mia opera, te ne starai con lo sguardo assente, ammutolito, e sarai del tutto inutile. Ciò non farà di te per sempre un peccatore? Quando quel momento verrà, non proverai il più profondo rammarico? Non sprofonderai nello sconforto? Tutta la Mia opera oggi non è frutto di noia e indolenza, ma è compiuta per gettare le fondamenta della Mia futura opera. Non è perché Mi trovo a un punto morto e devo escogitare qualcosa di nuovo. Dovresti comprendere l’opera che svolgo; non è qualcosa compiuto da un bambino che gioca per strada, bensì è un’opera svolta in rappresentanza del Padre Mio. Dovreste sapere che non sto facendo tutto questo da solo, bensì rappresento il Padre Mio. Il vostro ruolo, nel frattempo, consiste strettamente nel seguire, obbedire, cambiare e rendere testimonianza. Ciò che dovreste capire è perché dovete credere in Me; per ciascuno di voi, è la cosa più importante da capire. Il Padre Mio, a motivo della Sua gloria, vi ha predestinati tutti per Me fin dal momento in cui creò il mondo. È stato solo per il bene della Mia opera, e a motivo della Sua gloria, se Egli vi ha predestinati. È a causa del Padre Mio se voi credete in Me; è a causa della predestinazione del Padre Mio se Mi seguite. Nulla di tutto questo è una vostra scelta. Ancora più importante è che capiate di essere coloro che il Padre Mio ha riservato a Me, allo scopo di renderMi testimonianza. Poiché Egli vi ha assegnati a Me, dovreste rispettare le vie che vi riservo nonché le vie e le parole che vi insegno, poiché è vostro dovere attenervi alle Mie vie. Questo è lo scopo originario della vostra fede in Me. Pertanto, vi dico questo: voi siete meramente coloro che il Padre Mio ha riservato a Me per seguire le Mie vie. Tuttavia, voi vi limitate a credere in Me; non siete dei Miei, poiché non siete della famiglia degli Israeliti, ma appartenete invece alla genia dell’antico serpente. Tutto ciò che vi chiedo è di testimoniare per Me, ma oggi dovete percorrere le Mie vie. Tutto ciò è per il bene delle future testimonianze. Se agite solo come persone che ascoltano le Mie vie, allora non avrete alcun valore, e il significato dell’essere stati riservati a Me dal Padre Mio andrà perduto. Ciò che insisto a dirvi è questo: “Dovete camminare nelle Mie vie”.

Tratto da “Qual è la tua comprensione di Dio?” in “La Parola appare nella carne”

591. Sei in grado di trasmettere l’indole espressa da Dio in ogni età in modo pratico, con un linguaggio idoneo a veicolare il significato dell’età stessa? Tu, che fai esperienza dell’opera di Dio degli ultimi giorni, sai descrivere nel dettaglio l’indole giusta di Dio? Riesci a testimoniarla in modo chiaro e accurato? Come tramanderai le cose che hai visto e sperimentato ai miserabili, poveri e devoti credenti religiosi che hanno fame e sete di giustizia e aspettano che tu li pascia? Che tipo di individui attende che tu li pascia? Riesci a immaginarlo? Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del tuo compito e della tua responsabilità? Dov’è il tuo senso storico della missione? Come fungerai da buon maestro per la prossima epoca? Hai un forte senso del ruolo di maestro? Come spiegheresti il concetto di signore di tutte le cose? È davvero il signore di tutte le creature viventi e di tutta la sostanza del mondo? Quali progetti hai per il progresso della fase successiva dell’opera? Quante persone attendono che tu diventi il loro pastore? Il tuo è un compito gravoso? Sono poveri, miserabili, ciechi e smarriti, e nel buio gemono chiedendo: “Dove è la via?”. Quanto bramano che la luce, come una stella cadente, scenda all’improvviso e disperda le forze delle tenebre che hanno oppresso gli uomini per così tanti anni. Chi può sapere con quanta ansia sperino e come si struggano giorno e notte per questo? Questi uomini che soffrono profondamente rimangono imprigionati nelle segrete delle tenebre, senza speranza di liberazione, anche nel giorno in cui la luce sfolgorerà; quando smetteranno di piangere? Questi spiriti fragili, cui non è mai stato concesso alcun riposo, patiscono veramente una tale sventura. Sono stati a lungo isolati dalle corde spietate e dalla storia congelata nell’immobilità. Chi ha mai udito il suono dei loro gemiti? Chi ha mai visto i loro volti infelici? Hai mai riflettuto su quanto sia addolorato e inquieto il cuore di Dio? Come può Egli tollerare di vedere l’umanità innocente, che ha creato con le Sue stesse mani, patire un simile tormento? Dopotutto, gli uomini sono gli sfortunati che sono stati avvelenati. Benché siano sopravvissuti fino a oggi, chi avrebbe pensato che da lungo tempo siano stati avvelenati dal maligno? Hai dimenticato di essere una delle vittime? Per l’amore che provi verso Dio non sei disposto a lottare per salvare coloro che sono sopravvissuti? Non vuoi dedicare tutte le tue energie a ripagare Dio, che ama l’umanità come la Propria carne e il Proprio sangue? Come interpreti il fatto di essere usato da Dio per vivere la tua vita straordinaria? Hai davvero la determinazione e la fiducia necessarie per vivere la vita significativa di un pio servitore di Dio?

da “Come devi portare a termine la tua missione futura?” in “La Parola appare nella carne”

592. Rendere testimonianza a Dio significa principalmente parlare della tua conoscenza dell’opera di Dio, di come Egli conquisti le persone, di come le salvi, di come le cambi; significa parlare di come Egli guidi le persone a entrare nella realtà della verità, consentendo loro di essere conquistate, rese perfette e salvate da Lui. Rendere testimonianza significa parlare della Sua opera e di tutto ciò di cui hai fatto esperienza. Solo la Sua opera può rappresentarLo, e solo la Sua opera può rivelarLo pubblicamente nella Sua interezza; la Sua opera Gli rende testimonianza. La Sua opera e i Suoi enunciati rappresentano direttamente lo Spirito; l’opera che Egli compie è eseguita dallo Spirito, e le parole che Egli pronuncia sono pronunciate dallo Spirito. Queste cose sono semplicemente espresse attraverso la carne incarnata di Dio ma, in realtà, sono espressioni dello Spirito. Tutta l’opera che Egli compie e tutte le parole che Egli pronuncia rappresentano la Sua essenza. Se, dopo esserSi rivestito della carne ed essere venuto in mezzo agli uomini, Dio non parlasse o operasse, e poi vi chiedesse di riconoscere la Sua realtà, la Sua normalità e la Sua onnipotenza, saresti in grado di farlo? Saresti in grado di riconoscere qual è l’essenza dello Spirito e quali sono gli attributi della Sua carne? È solo perché avete sperimentato ogni fase della Sua opera se Egli vi chiede di renderGli testimonianza. Se non ne aveste fatto esperienza, Egli non insisterebbe con questa richiesta. Quindi, quando rendi testimonianza a Dio, non stai solo attestando il Suo aspetto esteriore di umanità normale, ma anche l’opera che Egli compie e il cammino che conduce; stai attestando in che modo sei stato conquistato da Lui, e in quali aspetti sei stato reso perfetto. Questo è il genere di testimonianza che dovresti rendere.

Tratto da “Pratica (7)” in “La Parola appare nella carne”

593. Quando rendete testimonianza a Dio, dovreste soprattutto parlare maggiormente di come Egli giudica e castiga le persone, di quali prove usa per affinare gli esseri umani e cambiarne l’indole. Dovreste parlare anche di quanta corruzione è stata rivelata nella vostra esperienza, di quanto avete sopportato e di come alla fine siete stati conquistati da Dio; di quanta vera conoscenza dell’opera di Dio avete e di come dovete rendere testimonianza per Lui e ripagarLo del Suo amore. Dovete parlare questo tipo di linguaggio in modo più pratico, esprimendovi contemporaneamente in maniera semplice. Non parlate di teorie vuote. Parlate in modo più concreto; parlate con il cuore. È così che dovreste sperimentare. Non armatevi di teorie vuote, apparentemente profonde, solo per mettervi in mostra; questo comportamento vi fa apparire molto arroganti e irragionevoli. Dovreste parlare maggiormente di cose reali tratte dalle vostre esperienze effettive che siano genuine e che provengano dal cuore; questa è la cosa che reca maggiore beneficio agli altri ed è quanto di più adeguato possano vedere. Eravate persone che si opponevano massimamente a Dio, le meno inclini a sottomettervi a Lui, ma ora siete state conquistate. Non dimenticatelo mai. Dovreste meditare e riflettere in modo più approfondito su queste questioni. Una volta che le persone le avranno comprese chiaramente, sapranno come rendere testimonianza; altrimenti saranno propense a compiere azioni vergognose e irragionevoli.

Tratto da “Solo perseguendo la verità si può conseguire un cambiamento di indole” in “Registrazione dei discorsi di Cristo”

594. Passo dopo passo, hai sperimentato il castigo, il giudizio, l’affinamento, le prove, le difficoltà e le tribolazioni, e sei stato conquistato; hai messo da parte le prospettive della carne, le tue motivazioni personali e i segreti interessi della carne. In altri termini, le parole di Dio hanno conquistato totalmente il tuo cuore. Sebbene nella tua vita tu non sia cresciuto quanto Egli richiede, conosci tutte queste cose, e sei totalmente convinto da ciò che Egli compie. Pertanto, questa può chiamarsi testimonianza, una testimonianza che è vera e reale. L’opera che Dio è venuto a compiere, l’opera di giudizio e castigo, ha lo scopo di conquistare l’uomo; ma Egli termina anche la Sua opera, mette fine a quest’età e svolge l’opera conclusiva. Pone fine all’intera età, salva tutta l’umanità liberandola dal peccato una volta per tutte, e guadagna completamente il genere umano che Egli ha creato. Ecco tutto ciò di cui devi rendere testimonianza. Hai sperimentato così tanto dell’opera di Dio, l’hai vista con i tuoi occhi e l’hai vissuta di persona; quando sarai arrivato alla fine, non devi essere incapace di adempiere la funzione che ti spetta. Sarebbe un vero peccato! In futuro, quando verrà diffuso il vangelo, dovresti essere in grado di parlare della tua conoscenza, attestare tutto quel che hai guadagnato nel tuo cuore, e non risparmiare alcuno sforzo. Ecco ciò che un essere creato dovrebbe conseguire. Qual è il significato reale di questa fase dell’opera di Dio? Quale l’effetto? E in che misura viene realizzata nell’uomo? Che cosa dovrebbero fare le persone? Quando saprete parlare con chiarezza di tutta l’opera compiuta da Dio incarnato dopo la Sua venuta sulla terra, la vostra testimonianza sarà completa. Quando saprai parlare con chiarezza di queste cinque cose – il significato, il contenuto, l’essenza della Sua opera, l’indole che l’opera rappresenta e i suoi principi – ciò proverà che sei capace di rendere testimonianza a Dio e che possiedi davvero la conoscenza. Ciò che vi chiedo non è molto, ed è conseguibile da tutti coloro che ricercano veramente. Se sei determinato a essere uno dei testimoni di Dio, devi comprendere ciò che Egli detesta e ciò che Egli ama. Hai sperimentato molto della Sua opera e, tramite essa, devi arrivare a conoscere la Sua indole, a capire la Sua volontà e i Suoi requisiti per l’umanità, e utilizzare questa conoscenza per renderGli testimonianza e adempiere il tuo dovere.

Tratto da “Pratica (7)” in “La Parola appare nella carne”

595. Al fine di rendere testimonianza dell’opera di Dio devi fare affidamento sulla tua esperienza, sulla tua conoscenza e sul prezzo che tu hai pagato. Solo così puoi soddisfare la Sua volontà. Sei una persona che rende testimonianza dell’opera di Dio? Hai questa aspirazione? Se sei in grado di rendere testimonianza del Suo nome e a maggior ragione della Sua opera, e se sei in grado di vivere l’immagine che Egli richiede alla Sua gente, sei un testimone di Dio. Come rendi concretamente testimonianza di Dio? Cercando e desiderando fortemente di vivere la parola di Dio e, tramite la testimonianza resa con le tue parole, permettendo alla gente di conoscere la Sua opera e di vedere le Sue azioni. Se cerchi davvero tutto questo, Dio ti porterà a perfezione. Se non cerchi altro che essere perfezionato da Dio ed essere benedetto in ultimo, la prospettiva della tua fede non è pura. Dovresti cercare il modo per vedere gli atti di Dio nella vita reale, il modo per soddisfarLo quando ti rivela la Sua volontà, dovresti essere in cerca del modo per rendere testimonianza della Sua prodigiosità e saggezza, e per testimoniare come Egli ti disciplina e ti tratta. Sono tutte cose su cui ora dovresti riflettere. Se il tuo amore per Dio è finalizzato solo a metterti in condizione di condividere la Sua gloria dopo che Egli ti avrà perfezionato, significa che è ancora inadeguato e non è in grado di soddisfare i Suoi requisiti. Devi essere capace di rendere testimonianza dell’opera di Dio, di soddisfare le Sue richieste e di sperimentare l’opera che Egli ha compiuto sugli uomini dal punto di vista pratico. Che sia dolore, lacrime o tristezza, devi sperimentare tutte queste cose nella pratica. Sono finalizzate a perfezionarti nel tuo ruolo di testimone di Dio.

Tratto da “Coloro che devono essere resi perfetti devono essere sottoposti a raffinamento” in “La Parola appare nella carne”

596. Le persone che posseggono la verità sono coloro che, nelle loro esperienze reali, restano salde nella loro testimonianza, nella loro posizione, dalla parte di Dio, senza mai tirarsi indietro, e che possono avere un rapporto normale con le persone che amano Dio, le quali, quando qualcosa accade loro, sono in grado di obbedire completamente a Dio e di obbedirGli fino alla morte. La tua pratica e le rivelazioni nella vita reale sono la testimonianza di Dio, sono il vivere dell’uomo e la testimonianza di Dio, e questo è godere realmente dell’amore di Dio; quando fatto esperienza fino a questo punto, l’effetto dovuto sarà stato raggiunto. Sei in possesso della vita vera, e ogni tua azione è considerata con ammirazione da altri. Il tuo abbigliamento e il tuo aspetto esteriore sono ordinari ma vivi una vita di estrema devozione, e quando condividi le parole di Dio sei guidato e illuminato da Lui. Sei in grado di esprimere la volontà di Dio attraverso le tue parole, condividere la realtà, e comprendi di più cosa significhi servire nello spirito. Sei schietto nel parlare, onesto e retto, non sei polemico ma modesto, in grado di obbedire alle disposizioni di Dio e rimani saldo nella tua testimonianza quando ti succede qualcosa, calmo e composto qualunque cosa tu debba affrontare. Questo tipo di persona ha realmente visto l’amore di Dio. Alcune persone sono ancora giovani, ma agiscono come adulti; sono mature, in possesso della verità e ammirate da altri, e queste sono le persone che hanno la testimonianza e sono la manifestazione di Dio.

Tratto da “Coloro che amano Dio vivranno per sempre nella Sua luce” in “La Parola appare nella carne”

597. Oggi puoi cercare di essere reso perfetto, di modificare la tua umanità esteriore o di migliorare la tua levatura, ma ciò che è di fondamentale importanza è che tu capisca che ogni cosa che Dio compie attualmente ha un significato ed è di beneficio: consente a te che sei nato in una terra immonda di sfuggire alla sporcizia e liberartene, ti permette di vincere l’influsso di Satana e di lasciarti alle spalle il suo potere oscuro; concentrandoti su queste cose, sarai protetto anche se vivi su questa terra immonda. In definitiva, quale testimonianza ti verrà chiesto di dare? Nasci in una terra immonda, ma sei in grado di diventare santo e di non essere mai più insudiciato dalla sporcizia, di vivere sotto il dominio di Satana, ma liberarti dal suo influsso, di non farti possedere né tormentare da lui, e di vivere nelle mani dell’Onnipotente. Questa è la testimonianza, la prova della vittoria nella battaglia contro Satana. Sei in grado di abbandonare Satana, ciò che vivi non rivela più un’indole satanica, ma piuttosto vivi ciò che Dio voleva che l’uomo realizzasse quando lo ha creato: l’umanità normale, la razionalità normale, il normale discernimento, la normale determinazione nell’amare Dio e la fedeltà nei Suoi confronti. Questa è la testimonianza resa da una creatura di Dio. Tu dici: “Nasciamo in una terra immonda, ma grazie alla protezione di Dio, alla Sua guida e alla Sua opera di conquista ci siamo liberati dell’influsso di Satana. Il fatto che oggi siamo in grado di obbedirGli è anche conseguenza dell’essere stati conquistati da Lui e non del fatto che siamo buoni, o perché Lo abbiamo amato in modo spontaneo; Dio ci ha scelti e predestinati ed è per questo motivo che oggi siamo stati conquistati da Lui, possiamo renderGli testimonianza e servirLo; inoltre, è perché Egli ci ha scelti e ci ha protetti che siamo stati salvati e liberati dal dominio di Satana, che possiamo abbandonare la sozzura ed essere purificati nella nazione del gran dragone rosso”.

Tratto da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (2)” in “La Parola appare nella carne”

598. Se sei una persona che si prefigge di essere resa perfetta, allora dovrai rendere testimonianza e dire: “In questa opera graduale di Dio, ho accettato l’opera di castigo e di giudizio da parte di Dio e, sebbene abbia sopportato grandi sofferenze, sono arrivato a conoscere come Egli rende l’uomo perfetto, ho ottenuto l’opera compiuta da Dio, ho avuto la conoscenza della giustizia di Dio e il Suo castigo mi ha salvato. La Sua indole giusta si è manifestata a me e mi ha portato benedizioni e grazia; sono il Suo giudizio e il Suo castigo che mi hanno protetto e purificato. Se non fossi stato castigato e giudicato da Dio, e se le dure parole di Dio non fossero arrivate a me, non avrei potuto conoscerLo, né avrei potuto essere salvato. Oggi vedo che, in quanto creatura, non solo si gode di tutte le cose fatte dal Creatore, ma, cosa ancora più importante, che tutte le creature dovrebbero godere dell’indole giusta di Dio e del Suo giusto giudizio, perché l’indole di Dio è degna di essere goduta dall’uomo. In quanto creatura che è stata corrotta da Satana, l’uomo dovrebbe godere dell’indole giusta di Dio. Nella Sua indole giusta vi sono castigo e giudizio e, inoltre, vi è grande amore. Anche se non sono capace di guadagnare completamente l’amore di Dio oggi, ho avuto la fortuna di vederlo e, in questo, sono stato benedetto”. Questo è il percorso compiuto da coloro che sperimentano l’essere resi perfetti e la conoscenza di cui parlano. Queste persone sono come Pietro; hanno vissuto le stesse esperienze di Pietro. Queste persone sono anche quelle che hanno guadagnato la vita e che possiedono la verità. Quando sperimentano fino alla fine, durante il giudizio di Dio saranno inevitabilmente e completamente libere dall’influenza di Satana e saranno guadagnate da Dio.

Tratto da “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio” in “La Parola appare nella carne”

599. Oggi dovresti essere consapevole di come essere conquistato e di come si comportino gli uomini dopo essere stati conquistati. Puoi dire di essere stato conquistato, ma sei in grado di obbedire fino alla morte? Devi essere in grado di seguire Dio fino alla fine, indipendentemente dal fatto che ci siano o meno prospettive, e non devi perdere la fede in Dio, a prescindere dalle situazioni. Infine, devi conseguire due aspetti della testimonianza: la testimonianza di Giobbe, ovvero l’obbedienza fino alla morte, e la testimonianza di Pietro, ossia l’amore supremo verso Dio. Da un lato, dunque, devi essere come Giobbe: egli non possedeva beni materiali e fu afflitto dal dolore della carne, eppure non abbandonò il nome di Jahvè. Questa fu la testimonianza di Giobbe. Pietro invece fu in grado di amare Dio fino alla morte. Quando fu messo in croce e morì, egli non smise di amare Dio; Pietro non pensava alle sue aspettative personali o a seguire gloriose speranze o idee stravaganti, ma cercava soltanto di amare Dio e di obbedire a tutte le Sue disposizioni. Questo è il livello che devi raggiungere prima di poter essere considerato una persona che ha reso testimonianza a Dio, prima di diventare qualcuno che è stato reso perfetto dopo essere stato conquistato.

Tratto da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (2)” in “La Parola appare nella carne”

Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

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Come servire Dio conformemente alla Sua volontàultima modifica: 2021-01-15T23:50:34+01:00da xuehuiyongxin1

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