Thunder Road, di Bruce Springsteen, è il primo singolo tratto da un capolavoro di album quale Born to run. E a merito Rolling Stones la annovera tra le prima cento nella sua classifica delle cinquecento migliori canzoni di tutti i tempi. Questo è il brano scelto come #GreatestHits della settimana.

Uscita nel 1975, diede al Boss e al suo gruppo, la E-Street Band, la celebrità che, nonostante fossero prodotti di tutto rispetto, i primi due album non erano riusciti a guadagnare loro.

Il brano si apre con delle note di armonica e di pianoforte che si portano dietro un che di nostalgico, un sentore di rivincita che sono l’anima di Thunder Road, sia nelle parole, sia nella musica.  Lo so che è tardi, ma possiamo farcela se corriamo, canta Bruce Springsteen. Come a dire C’è ancora tempo per essere felici. Sì, perché Thunder Road, come altri suoi brani, racconta storie semplici, coraggiose, vite in bilico tra il doversi accontentare di quello che si è avuto in sorte e il voler tentare il tutto per tutto pur di realizzare i propri sogni.
C’è qualcosa che arriva dritto all’anima in questo brano, la sensazione di poter essere felici anche con poche, semplici cose misto a un desiderio di rivalsa, quella che racconta il protagonista, il sogno che condivide, come fosse uno splendido gioiello da regalarle, con la donna che ama.

E c’è qualcosa che, nonostante le difficoltà di una vita fatta di doveri, profuma di libertà nelle note pacate della canzone e nella voce profonda del Boss. Sembra di ascoltare un racconto sincero, toccante. La notte, le strade polverose, i motori, una fuga, due persone che non hanno che loro stesse, reciprocamente, e che condividono un sogno. Non ci sono parole da aggiungere. Quelle di Thunder Road bastano a lasciare senza chiunque cerchi di dire di più. E’ tutto lì, nella musica, nel testo.

A voi un  link della canzone e i miei buon ascolto e buona musica a tutti,
_WordS.