L’Autonomia differenziata segnerà la fine del sud

banda-briganti-1000Chi potrà salvarci dalla catastrofe che da qui a pochi mesi ci travolgerà tutti, subito dopo l’approvazione della legge Calderoli ? Nessuno. Il dado è tratto e la strada venne aperta già dal 2001 con la riforma del Titolo V della Costituzione, con un governo a guida Berlusconi-Fini. Da allora è stata una via in discesa verso la legge Calderoli che la cosiddetta sinistra istituzionale non ha mai cercato davvero di fermare se non con parole.  Ora siamo al traguardo ed i leghisti preparano già la gran festa che naturalmente faranno ai meridionali che come al solito resteranno a guardare. Il Ministro Calderoli ha dato delle rassicurazioni a tutti mettendo negli articoli la creazione dei Lep ( livelli essenziali di prestazione ) che dovrebbero salvaguardare le disparità fra le varie regioni, ma che comunque questi livelli verranno sempre decisi dal governo, il quale accontenterà comunque le regioni ricche come il Veneto, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Lombardia, e cioè quelle stesse  regioni che hanno spinto per la autonomia differenziata.  Al sud resteranno le molliche di pane, qualche regalino, tipo il Ponte sullo stretto con i fantomatici 100 mila posti di lavoro, e le solite promesse alle quali siamo tutti ben abituati. I poveri resteranno poveri i ricchi diventeranno più ricchi. Una storia che si ripete da secoli. Ma ora verrà ufficializzata la rottura del nord con le regioni meridionali dalle quali non si sentono voci di dissenso se non qualcuna velata, ma niente di veramente sconvolgente , anche perchè le stesse regioni del sud, a parte la Campania retta da uno squilibrato, sono in maggioranza governati da partiti di destra nelle quali c’è una forte presenza leghista e già 45 senatori del sud hanno votato per la legge, e fra questi il governatore  della Calabria Occhiuto. All’interno di questo quadro la Calabria sarà la regione che soccomberà per prima dati i livelli di povertà, di disservizi, di diseguaglianza, di mancanza di una progettualità minima che possa garantire alla popolazione di vedersi migliorare servizi essenziali quali la sanità, l’istruzione, la qualità della vita. Partirà l’assalto alla diligenza da parte delle privatizzazioni,  delle clientele, dell’assistenzialismo in mano ai poteri forti, alle logge massoniche , ai partiti di governo e non. Su tutti  e tutto trionferà la ‘ndrangheta forte ancora delle 200 famiglie che la compongono, delle migliaia di  suoi aderenti , degli addetti in colletti bianchi infiltrati nelle banche, nelle agenzie di lavoro, nei municipi, nelle decine e decine di piccole istituzioni sparse nelle varie province, nelle piccole aziende che hanno necessità di finanziamenti per non chiudere, e tutta quella imprenditoria corrotta che ha investito in strutture turistiche e che gestisce migliaia di posti di lavoro quasi tutti al nero . Penserà la ‘ndrangheta a mantenere gli equilibri nei territori e l’ordine pubblico, a sorvegliare su coloro che vorrebbero uscire dai quartieri ghetti  per autofinanziarsi , a fermare eventuali contestazioni di popolo che potrebbero mettere in discussione le decisioni dello Stato. I partiti faranno il resto, faranno qualche piccola manifestazione di protesta, qualche convegno, e poi si allineeranno anche loro alle nuove direttive. Fine della storia.

 

Francesco Cirillo – Diamante (CS)

L’Autonomia differenziata segnerà la fine del sudultima modifica: 2024-02-02T10:03:54+01:00da sciroccorosso