Nephilim, il guardiano dei sogni

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Che tipo di figura è? 

Positiva o negativa?

Qual è la sua funzione?

Minaccia o monito?

Analizziamo più da vicino questa figura, divulgando le informazioni trovate sul web…

Il suo compito è di controllare che non giungano minacce dall’esterno e di avvertire chi è sotto la sua protezione che è in pericolo e infine, se necessario, difenderlo. È il guardiano e, date le funzioni che gli competono, è molto spesso raffigurato come un mostro spaventoso.
In ambito onirico, sognare il guardiano è come entrare in contatto con la parte vigilante di sé e, se il dormiente si vede nell’atto di chiamarlo, come il Re fa con il suo suddito, allora è probabile che il sognatore stesso sia in perfetta sintonia e abbia confidenza con tutti gli aspetti che costituiscono la sua personalità e la visione che ha della realtà, sia interiore che esteriore.
Se invece il dormiente viene catturato dal guardiano, nell’interpretazione dei sogni, non c’è da preoccuparsi: è l’inconscio e la persona si sente sicura.
Invece, vedere un guardiano, come flash o essere di luce, non ha valenza positiva: la vista del guardiano, infatti, segnala che, molto presto, il sognatore dovrà affrontare una perdita piuttosto grave e importante.
Infine, sognare di essere un guardiano, che si appresta a svolgere il turno di guardia stabilito, non vuol dire che i progetti in elaborazione non si realizzeranno ma che, prima di giungere all’obiettivo finale, si dovrà fare più fatica del solito.
Nei racconti di chi ha avuto “visioni” di guardiani notturni, magari nella propria stanza ai piedi del letto, il comune denominatore è esserne spaventati dall’immensa mole.
L’aspetto imponente, tuttavia, se, in un primo momento terrorizza, va successivamente in contrasto col fatto che il guardiano resta ad osservare, assolutamente innocuo, il suo assistito del momento senza lederlo minimamente.

The-Nephilim-and-Fallen-Angels

Ci troviamo, quindi, di fronte ai Nephilim, figli di Angeli caduti.
Molte leggende e molte storie sono narrate su questi esseri.
Descritti come Giganti, esseri con immensa forza, nati dall’unione tra la razza Umana e la razza degli Angeli Guardiani. Alcuni li hanno definiti come “ibridi” tra una razza aliena e quella terrestre (ricordiamo i precedentemente menzionati “esseri di luce”, nella sezione sugli Alieni, descritti come il frutto dell’amore dei Saggi con lo spirito di esseri umani e, quindi, sostanzialmente, degli ibridi. Così come va ricordato che la religione cattolica basa le sue fondamenta su un bambino prescelto, figlio di una donna, vergine in questo caso, non trattandosi di concepimento biologico bensì animico, e dello Spirito Santo).
In ogni leggenda si nasconde il ricordo di qualcosa che resta nel profondo di ogni cuore.
Il racconto sull’origine dei Nephilim comincia con una storia di Angeli caduti: Shemhazai, un Angelo di alto rango, comanda una setta ribelle di Angeli in una discesa sulla Terra per istruire gli umani nella conoscenza del bene.
La tutela viene portata avanti per pochi secoli, ma presto gli angeli cominciano a sedurre le femmine umane. Dopo essersi intrattenuti piacevolmente con loro, gli Angeli caduti istruirono le donne nella magia e nello spergiuro, si accoppiarono con loro, e diedero luogo ad una progenie ibrida: i Nephilim.
La visione tradizionale ebraica era che i padri dei Nefilim, i “figli di Dio”, erano i cosiddetti Grigori (anche noti come i Guardiani)
I Grigori (dal Greco “oi gregoroi”, οι Γρήγοροι, “custodi” o “guardiani”) costituiscono, in una versione popolare, un gruppo di Angeli caduti citati negli Apocrifi dell’Antico Testamento che si sarebbero accoppiati con donne mortali, dando origine a una razza di ibridi nota come Nephilim, descritti come “giganti”, in Genesi 6:4 o “eroi caduti da secoli” (Ez 32:27).
Una concezione diversa relativa ai Grigori compare in alcune tradizioni di stregoneria italiana in cui i Grigori, si dice, provenissero da un antico popolo di provenienza stellare.
I riferimenti ai Grigori angelici sono riscontrabili nei fogli che compongono il Libro di Enoch e nei Giubilei.
In Ebraico essi sono chiamati Irin, “Guardiani” e si trovano menzionati nell’Antico Testamento (Libro di Daniele, capitolo 4).
Alcuni esegeti, trovando sgradevole o blasfema l’idea della copulazione tra Angeli e umani, hanno suggerito interpretazioni più figurative del concetto di Nefilim, proponendo l’idea che fossero una progenie di posseduti dai demoni.
Alla luce delle speculazioni moderne sulle storie dei rapimenti, alcuni hanno inoltre ipotizzato che si trattasse di una descrizione arcaica di una forma d’inseminazione artificiale e di manipolazione genetica da parte di alieni.
In poche parole si parla “Dei Guerrieri dei Sogni”
L’uomo sacrifica le passioni della propria anima, per evitare che i sogni incompiuti si trasformino in mostri che divorino l’umanità: viene così istituito e addestrato un corpo di guerrieri che difendono gli uomini dai mostri generati dalle loro paure e frustrazioni, questi guerrieri, che fino ad oggi erano definiti “Guerrieri dei Sogni”, sono i “Nephilim” della Bibbia.
Si racconta che fossero violenti, che siano stati distrutti da Dio e che, per dare la caccia agli ultimi Nephilim sopravvissuti, siano stati mandati gli Angeli più potenti del Creato.

Ma vi è anche un’altra teoria a riguardo… la teoria degli antichi astronauti
Zecharia Sitchin ed Erich Von Daniken hanno scritto libri sostenendo che i Nephilim siano i nostri antenati e che noi siamo stati creati (con l’ingegneria genetica) da una razza aliena (per i sumeri gli Annunaki, per altre credenze i nordici o gli abitanti di Nibiru).
Nei voluminosi libri di Sitchin si impiega l’etimologia della lingua semitica e traduzione delle tavolette in scritta cuneiforme dei Sumeri per identificare gli antichi dei mesopotamici con gli angeli caduti (i “figli degli Elohim” della Genesi).
Osservando che tutti gli Angeli vennero creati prima della Terra, lui constata che non possono essere della Terra… e, dunque, potrebbero tutti essere considerati semanticamente come dei puri “extraterrestri”.
Nei suoi libri David Icke presenta una teoria simile nella quale esseri interdimensionali rettiliani, servendosi dell’ingegneria genetica, danno luogo a una progenie con tratti fisici di alta statura, pelle chiara, e suscettibilità a qualsiasi forma di suggestione ipnotica (che, a suo parere, avviene quando i “demoni” posseggono la loro progenie e pretendono fedeltà), e afferma che questa linea di sangue è rimasta in controllo del mondo dai giorni dei Sumeri fino a oggi.
Va detto, per completezza, che le teorie di David Icke sono considerate da alcune comunità di ufologi come vera e propria disinformazione.
Fonte: il Web.

Nineil ed Enililut conosciuti come Lilith ed Enlil

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LILITH ed ENLIL

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Lilith o Nineil è una Saggia primordiale facente parte della CONFEDERAZIONE DI LUCE. Essa si innamorò di Enililut, ex Saggio, divenuto entità negativa e facente parte della FRATELLANZA OSCURA. Entrambi si rendevano conto che avrebbero avuto problemi con la loro unione. Decisero allora di tenere all’oscuro la loro relazione. I loro incontri avvenivano lontani dai loro mondi di appartenenza, spesso in ore notturne e al riparo da occhi indiscreti. Furono però scoperti e questo portò alla cacciata di Enililut dalla FRATELLANZA OSCURA e di Lilith dalla CONFEDERAZIONE. Le riproposero di rientrare ma lei rifiutò, asserendo che l’Amore apre la via al perdono ed insegna la giusta via.

Tale suo comportamento, portò i saggi a capire il loro errore e a proporre una nuova soluzione: accettare anche Enlilut, a patto che avesse intrapreso la strada della purificazione. Enililut accettò e modificò il proprio nome in Asud da cui prende nome il suo gruppo di recupero delle anime nere, menzionato precedentemente nella classificazione degli Angeli.

Dalla loro unione nacque una nuova stirpe.

Lilith è spesso associata alla tempesta per il suo carattere rivoluzionario, perchè con il suo atteggiamento insegnò il perdono, ed anche alla civetta, a causa dei suoi “appuntamenti notturni” con il suo amato. Lilith si dice porti al collo una “F” di “Freedom”, libertà, con coda circolare.

Dall’unione delle parole “Nineil”, “Enililut” ed il singolare arabo “jinn” (genio), nasce il nome della stirpe di Lilith ed il suo amato.

NEILUTJINNA – LA STIRPE MALEDETTA

Tale stirpa è definita “maledetta” perchè, secono “false” leggende, Lilith divenne un demone dopo la cacciata dal Paradiso terrestre. Tale affermazione è errata, come già spiegato in precedenza. Sicuramente dall’unione di Nineil ed Enililut nacquero esseri meno puri, dal carattere a volte presuntuoso ed arrogante e non sempre socievoli. Essi amano poco la compagnia umana, considerando tali esseri soggetti estremamente vulnerabili, inaffidabili e dei miseri mercenari. Tra loro sono annoverati Goblin, Folletti, Ninfe, Fate e Fairy.

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Adamo rappresentato sia con Eva che con Lilith

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Lilith, tra le civette, ed Enlil